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10 maggio 2022

Le delibere di approvazione delle tariffe relative al canone unico patrimoniale e canone mercatale non vanno pubblicate sul sito del MEF?
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09 maggio 2022

Buongiorno,
avrei un dubbio di carattere pratico da sciogliere.
Bisognerebbe aggiornare gli applicativi informatici con l’inserimento delle date di notifica degli avvisi di accertamento. Sappiamo che in materia tributaria vige il principio del doppio termine di perfezionamento della notifica. Per il notificante la notifica si perfeziona nel momento in cui l’atto viene consegnato al soggetto che si occuperà della notificazione (messo speciale, ufficiale giudiziario, ufficiale postale, messo comunale); per il destinatario il momento del perfezionamento varia a seconda della procedura seguita e delle circostanze che si sono presentate durante le operazioni di notifica.
In alcuni casi la notifica viene eseguita con tempo, per cui anche inserendo la data in cui si è perfezionata per il destinatario non dovrebbe comportare particolari conseguenze; anzi sarebbe una informazione di maggiore dettaglio. E se consideriamo che “Informaticamente” la logica di quel dato è anche funzionale a identificare il momento in cui dovrà essere notificata la cartella di pagamento ai contribuenti che non hanno pagato gli avvisi, potrebbe essere il dato corretto da prendere come riferimento. Nel caso di notifica mediante raccomandata, il dato, in base alla tipologia della convenzione con Poste, potrebbe essere gestito informaticamente in forma massiva; nel senso che le Poste potrebbero aggiornare o restituire sotto forma di flusso di dati le informazioni per il completamento di esito e data di notifica. Tuttavia nella maggior parte dei casi l’aggiornamento dovrebbe avvenire manualmente e dal punto di vista operativo questo comporta un maggior impiego di tempo ed il rischio che l’aggiornamento di qualche posizione possa perdersi. Infatti il dover attendere le ricevute di ritorno o la restituzione degli atti da parte di messi comunali/ufficiali giudiziari implica che non vi possa essere un aggiornamento contestuale di tutte le posizioni. Inoltre per gli atti notificati in zona cesarini, poiché la notifica per il destinatario si perfezionerà sicuramente l’anno successivo, quando si elaborerà il ruolo, la notifica dell’atto prodromico sembrerebbe essere stata fatta fuori termine.
Poiché la richiesta, per quanto banale, ha dei risvolti operativi concreti, sarebbe utile avere informazioni sulla procedura corretta da seguire o, più semplicemente la linea da voi seguita nell'attività di supporto.
Si ringrazia anticipatamente.
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06 maggio 2022

Buongiorno,
ho bisogno solo di un conforto.
Il nostro comune ha deliberato l'aliquota dello 0,6 per mille per tutti i fabbricati rurali strumentali all'agricoltura compresi i D10.
I proprietari di tali immobili, se sono agricoltori (iscritti alla previdenza agricola .........) possono essere esentati.
I proprietari che NON sono agricoltori invece, devono applicarsi l'aliquota deliberata anche se in catasto alcuni di questi immobili hanno l'annotazione di ruralità.
Chiedo un Suo gentile parere.
Cordiali saluti

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05 maggio 2022

Buongiorno,
in relazione alla validazione del Pef 2022/2025, considerato che l'ente medesimo.
1) è ente territorialmente competente (essendo l'EGATO non operativo)
2) ente gestore delle sole tariffe, ed
3) si è avvalso attraverso l'Unione dei Comuni a cui appartiene, del supporto di uno studio privato per la verifica della coerenza degli elementi di costo riportati nel PEF rispetto ai dati contabili dei gestori, del rispetto della metodologia prevista dal MTR – 2, di cui alla delibera n. 363/2021/R/rif del 03 agosto 2021, per la determinazione dei costi riconosciuti e del rispetto dell’equilibrio economico finanziario del gestore:

Puo'il Revisore validare il Pef 2022/2025, incaricato con Decreto di nomina del sindaco ? e se si attraverso la predisposizione di una relazione da allegare alla delibera di consiglio comunale di approvazione del Pef 2022/2025?

Scusandomi per il disturbo rimango in attesa di un riscontro

A disposizione

Ufficio tributi
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03 maggio 2022

Salve,
pongo alla Vs cortese attenzione il seguente quesito.
Un ns contribuente residente all’estero, pensionato in regime di convenzione internazionale, possiede due immobili di cat. Catastale A, uno in cui risiedono i suoi figli, l’altro a disposizione, non locato né dato in uso gratuito.
Ha diritto, su quest’ultimo, all’agevolazione IMU per il 2021 al 50% e per il 2022 al 62.5%, visto che la normativa parla di “una sola unità immobiliare a uso abitativo…” non specificando che il titolare debba possedere una sola abitazione in Italia?
E per quanto riguarda la TARI ha diritto alla riduzione ad 1/3 sempre su questo immobile?
Rimango in attesa di un gentile riscontro, ringraziando fin d’ora per la Vs disponibilità.
Rossi Maura
Ufficio Tributi
Comune Castiglione d’Orcia (Si)
0577 884033
maura.rossi@comune.castiglionedorcia.siena.it
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03 maggio 2022

Buongiorno, l’ufficio scrivente in seguito alle numerose sentenze delle varie Corte di Cassazione ha notificato gli accertamenti esecutivi IMU anno 2016, per omesso pagamento, ai contribuenti coniugati, iscritti in anagrafe con nucleo familiare monocomponente, che usufruiscono della doppia esenzione per abitazione principale in due Comuni.
Diversi contribuenti non hanno adempiuto al pagamento aspettando la pronuncia della Consulta, altri con istanze scritte chiedono l’annullamento in autotutela, accampando varie motivazioni non suffragate da normativa.
L’ufficio alla luce dell’ordinanza n. 94/22 del Consiglio di Stato, (che ci ha mandato ancora più in confusione) come deve come comportarsi? Deve confermare gli atti emessi, (con imposta, sanzioni ed interessi) continuare con l’attività di accertamento anche per gli anni successivi o agire con cautela e in quale maniera.
Tante grazie cordiali saluti



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02 maggio 2022

Buongiorno, un contribuente chiede l'esenzione per l'abitazione principale nel comune dove ha stabilito la propria residenza, separata da quella della moglie e del figlio. Il nucleo familiare è stato scisso per ragioni di lavoro, il marito e proprietario dell'immobile risiede in un Comune la moglie e il figlio risiedono in un altro comune in un immobile che non è di loro proprietà. Il marito in tal caso può godere dell'abitazione principale visto che il co. 2 dell'art. 13 del DL 6/12/2011 N. 201 STABILISCE CHE per abitazione principale si intende l'immobile........ nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente? Considerato il fatto che la famiglia non gode di detrazione in nessun'altra abitazione?
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22 aprile 2022

Gent.mo dr. Cava
un nostro contribuente ritiene che l’immobile di sua proprietà, classificato in categoria catastale C/2, sia pertinenza della propria abitazione principale, sulla base del requisito oggettivo della categoria catastale (e intende presentare dichiarazione IMU in tal senso). Questo Ufficio Tributi non ravvisa nell’immobile i requisiti per poterlo considerare una pertinenza dell’abitazione principale.
Il contribuente è proprietario:
• dell’abitazione principale (cat. A/2) per una quota di 1/7 (i fratelli e sorelle sono comproprietari delle altre 6 quote);
• dell’immobile cat. C/2 al 100%;
• di altro immobile cat. A/10 al 100%.
L’immobile cat. C/2:
• ha una superficie totale di mq. 541 (tre vani + cortile esterno) e una consistenza di mq. 476;
• ha una rendita catastale di euro 1.057,08;
• è ubicato fuori dal centro abitato, ad una distanza di circa 1 km dall’abitazione principale del contribuente;
• nel 2017 è stato oggetto di cambio di destinazione d’uso da cat. C/6 a cat. C/2 (ad uso magazzino), insieme (nello stesso DOCFA) ad altro immobile adiacente, di proprietà dello stesso contribuente, che ha subito la modifica da cat. A/3 a cat. A/10 (ad uso ufficio).

1) Sulla base delle indicazioni fornite negli anni dalla Corte di Cassazione sull’accertamento dei presupposti di cui all’art. 817 c.c., nel caso di specie, è corretto affermare che non si ravvisano i requisiti di pertinenza per i seguenti motivi? :
• la Corte di Cassazione rileva che può esistere un vincolo pertinenziale tra due immobili a condizione che il proprietario sia lo stesso, in quanto non può ritenersi applicabile un vincolo di pertinenza tra immobili di soggetti diversi. Perciò nel nostro caso non sussisterebbe il “requisito soggettivo” in quanto i proprietari dell’abitazione sono diversi dal proprietario della pertinenza;
• secondo l’insegnamento della Corte di Cassazione il bene deve essere effettivamente posto, da parte del proprietario del fabbricato principale, a servizio (o ad ornamento) del fabbricato medesimo e non sia possibile una diversa destinazione senza radicale trasformazione, poiché, altrimenti, sarebbe agevole per il proprietario al mero fine di godere dell’esenzione creare una destinazione pertinenziale che possa facilmente cessare senza determinare una radicale trasformazione dell’immobile stesso. Nel nostro caso non sussisterebbe il “requisito dell’asservimento” al bene principale: il proprietario può cessare in qualunque momento la pertinenza e utilizzare l’immobile senza operare radicali trasformazioni (non presenta pertanto un vincolo di accessorietà durevole).
2) E’ possibile far eseguire un sopralluogo, da parte di un tecnico dell’Ufficio Tecnico comunale, al fine di verificare i requisiti dell’immobile ed il suo effettivo utilizzo da parte del proprietario?
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21 aprile 2022

Buongiorno,
ho appena scoperto che non inviamo più i dati tari all'anagrafe tributaria dal 2014. Chiedo a cosa si va incontro con questa mancanza e come potrei risolvere il problema
Ringrazio e porgo i più cordiali saluti
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20 aprile 2022

Buongiorno, si chiede con quali parametri assoggettare a Tari una Società che ha chiesto di usufruire del servizio in un'area dove sorge un impianto fotovoltaico posto che, a parte i pannelli, l'unica struttura presente sarebbe una sorta di gabbiotto che funge da ufficio. Grazie
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19 aprile 2022

Il consiglio comunale nel 2021 ha regolarmente approvato il PEF 2021 è stato così come le tariffe, il PEF non è mai stato inviato ad ARERA e le tariffe non sono state pubblicate entro i termini sul portale del MEF.
Posto le che gli avvisi bonari a TARI 2021 non sono stati ancora postalizzati, si chiede quale procedura bisogni adottare considerato che il consiglio entro il 30 aprile dovrà approvare il PEF 2022/2025 e le relative Tariffe.
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19 aprile 2022

Un contribuente nel dicembre del 2020 ha effettuato un versamento IMU per un fabbricato di categoria D, erroneamente indica il codice tributo 3930 (incremento non applicato da questo Ente) in luogo del 3925 (quota stato) e come importo inserisce 1580 invece di 790.
Fa istanza oggi di rimborso dell’intera somma per poter riversare con il codice 3925 l’importo esatto.
Si chiede quale importo va rimborsato.
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Banca dati quesiti pubblici
Quesiti resi pubblici
Accedendo al portale è possibile consultare oltre 3.000 risposte a quesiti che gli Uffici tributi hanno posto a Finanza Locale, con modalità di ricerca, anche per tematiche, semplici e immediate.
Quando la normativa genera più quesiti su una particolare fattispecie o quando il quesito sollevato è ritenuto di specifico interesse per il tema affrontato, Finanza Locale rende pubblico il quesito e  il relativo parere.
Le domande sono rese pubbliche in forma spersonalizzata senza, quindi, indicare il comune che ha posto il quesito.
Finanza Locale Management S.r.l.

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