11 luglio 2025
Un cittadino appartenente alle forze Armate, residente nel nostro Comune beneficia dell’esenzione Imu per abitazione principale. In data odierna ci comunica, che è suo intendimento cambiare la residenza nel Comune di Nascita e non nel Comune dove presta servizio. Nel caso in specie il cittadino perde il diritto dell’esenzione Imu come prima abitazione? in quanto trasferisce la residenza nel Comune in cui è nato e non nel Comune in cui presta servizio.
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11 luglio 2025
Buongiorno dr. Cava
Abbiamo ricevuto richiesta da parte del curatore fallimentare, di quantificazione dei tributi IMU e Tari dovuti per un immobile di proprietà di una società dichiarata fallita dall’01.08.2019.
Premesso che la data di presunta stipula del rogito notarile è il 10.09.2025, come dobbiamo procedere al calcolo dei tributi per l’anno in corso?
Inoltre, per l’anno 2019, avendo proceduto con l’accertamento in quanto l’Ente non era a conoscenza del fallimento, dobbiamo considerare nel calcolo sanzioni, interessi e spese?
La ringrazio, cordiali saluti
Abbiamo ricevuto richiesta da parte del curatore fallimentare, di quantificazione dei tributi IMU e Tari dovuti per un immobile di proprietà di una società dichiarata fallita dall’01.08.2019.
Premesso che la data di presunta stipula del rogito notarile è il 10.09.2025, come dobbiamo procedere al calcolo dei tributi per l’anno in corso?
Inoltre, per l’anno 2019, avendo proceduto con l’accertamento in quanto l’Ente non era a conoscenza del fallimento, dobbiamo considerare nel calcolo sanzioni, interessi e spese?
La ringrazio, cordiali saluti
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10 luglio 2025
Questo comune nell’anno 2023 ha effettuato il censimento di tutti i passi carrabili soggetti al CUP ed a quelli risultati abusivi sono stati emessi avvisi di accertamento esecutivi per l’anno 2022 con una indennità pari al canone maggiorato del 50% ed una sanzione amministrativa del 100% dell’ammontare del canone dovuto (come previsto dal regolamento comunale) poi, dall’anno 2023, è stato richiesto il pagamento del CUP annuale per la sola imposta con avviso di pagamento ordinario.
Purtroppo però alcune vie non sono state censite interamente, e questo ha creato contestazioni da parte di alcuni contribuenti. Abbiamo quindi provveduto a completare il censimento rilevando tutti i passi carrabili ed ora dobbiamo emettere gli avvisi di accertamento. Per non fare disparità di trattamento tra i contribuenti, volevamo recuperare le stesse annualità e con le stesse sanzioni emettendo quindi l’avviso di accertamento esecutivo per l’anno 2022 con indennità, sanzioni ed interessi, per gli anni 2023 e 2024 emettere gli avvisi di accertamento senza sanzioni ma solo interessi e per l’anno 2025 richiedere il pagamento del solo CUP con l’avviso bonario.
Si chiede se tale procedimento è corretto.
Purtroppo però alcune vie non sono state censite interamente, e questo ha creato contestazioni da parte di alcuni contribuenti. Abbiamo quindi provveduto a completare il censimento rilevando tutti i passi carrabili ed ora dobbiamo emettere gli avvisi di accertamento. Per non fare disparità di trattamento tra i contribuenti, volevamo recuperare le stesse annualità e con le stesse sanzioni emettendo quindi l’avviso di accertamento esecutivo per l’anno 2022 con indennità, sanzioni ed interessi, per gli anni 2023 e 2024 emettere gli avvisi di accertamento senza sanzioni ma solo interessi e per l’anno 2025 richiedere il pagamento del solo CUP con l’avviso bonario.
Si chiede se tale procedimento è corretto.
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TARI
10 luglio 2025
Buongiorno Dott. Cava
Avrei un quesito in merito alle tariffe TARI 2025
Premesso che il nostro Comune non ha potuto approvare le tariffe TARI 2025 entro il 30.06.2025 poiché il Nuovo consiglio comunale, a seguito delle ultime votazioni, si è insediato il 07.07.2025, pertanto, saranno valide le tariffe approvate per il 2024.
Abbiamo però un problema perché l’anno scorso nonostante le tariffe regolarmente approvate al momento della bollettazione per errore materiale gli avvisi ordinari, sono stati calcolati con le tariffe del 2023. Dunque, considerato che le aliquote per l’anno 2024 erano già approvate e le stesse sono state anche comunicate al MEF, oggi in fase di bollettazione per l’anno 2025 suppongo che dovremo richiedere la differenza (positiva o negativa) al contribuente.
Le chiedo come posso evidenziare anche questo conguaglio (oltre a quello relativo ai conferimenti per l’indifferenziata in eccedenza) posto che l’anno scorso questo errore non è stato rilevato in nessun provvedimento?
Oggi secondo lei si deve provvedere con una presa d’atto per l’errore commesso l’anno scorso? E, pertanto, poi riportarlo nell’avviso ordinario?
Diversamente l’accertamento contabile per l’anno 2024 è stato assunto il ruolo tari ordinaria effettivamente bollettato (dunque con le tariffe 2023), quindi dovrei accertare e/o rettificare l’eventuale differenza?
Avrei un quesito in merito alle tariffe TARI 2025
Premesso che il nostro Comune non ha potuto approvare le tariffe TARI 2025 entro il 30.06.2025 poiché il Nuovo consiglio comunale, a seguito delle ultime votazioni, si è insediato il 07.07.2025, pertanto, saranno valide le tariffe approvate per il 2024.
Abbiamo però un problema perché l’anno scorso nonostante le tariffe regolarmente approvate al momento della bollettazione per errore materiale gli avvisi ordinari, sono stati calcolati con le tariffe del 2023. Dunque, considerato che le aliquote per l’anno 2024 erano già approvate e le stesse sono state anche comunicate al MEF, oggi in fase di bollettazione per l’anno 2025 suppongo che dovremo richiedere la differenza (positiva o negativa) al contribuente.
Le chiedo come posso evidenziare anche questo conguaglio (oltre a quello relativo ai conferimenti per l’indifferenziata in eccedenza) posto che l’anno scorso questo errore non è stato rilevato in nessun provvedimento?
Oggi secondo lei si deve provvedere con una presa d’atto per l’errore commesso l’anno scorso? E, pertanto, poi riportarlo nell’avviso ordinario?
Diversamente l’accertamento contabile per l’anno 2024 è stato assunto il ruolo tari ordinaria effettivamente bollettato (dunque con le tariffe 2023), quindi dovrei accertare e/o rettificare l’eventuale differenza?
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08 luglio 2025
Dovendo emettere avviso di accertamento esecutivo per tardivo versamento IMU 2021 in acconto e a saldo per un ritardo di 7 giorni, quale percentuale di sanzione va applicata?
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08 luglio 2025
Buongiorno Dott. Cava, mi scusi ma vorrei essere certa di operare correttamente,
gli avvisi di accertamento esecutivi devono essere intestati e inviati alla figlia specificando
nell'avviso stesso: "in qualità di coobbligata di..." o è sufficiente solo il suo nominativo?
Mi scusi ancora.
La ringrazio.
gli avvisi di accertamento esecutivi devono essere intestati e inviati alla figlia specificando
nell'avviso stesso: "in qualità di coobbligata di..." o è sufficiente solo il suo nominativo?
Mi scusi ancora.
La ringrazio.
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07 luglio 2025
Buongiorno, una società ha costruito un distributore di bio gas. Ha seguito dei lavori di costruzione impianti e il catasto ha attribuito all'edificio la categoria E3. Poichè il programma IMU che utilizzo non ha impostata questa categoria, devo farlo io. Chiedo, innanzitutto se è corretto applicare la nostra aliquota ordinaria che nel nostro caso è del 10,6% anche se in delibera approvazione aliquote non l'abbiamo contemplata specificatamente e inoltre chiedo che moltiplicatore applicare a questa categoria. Ringrazio e porgo cordiali saluti
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04 luglio 2025
Con la presente si richiedono chiarimenti in merito alla corretta applicazione della riduzione del 50% dell’IMU prevista per gli immobili concessi in comodato gratuito a parenti in linea retta, ai sensi dell’art. 1, comma 747, della Legge n. 160/2019 .
In particolare, il caso riguarda un immobile sito nel nostro Comune, di proprietà indivisa per 1/3 ciascuno tra la madre e i due figli. Attualmente, uno dei figli vi risiede stabilmente, usufruendo dell’immobile tramite contratto di comodato d’uso gratuito.
Il precedente collega aveva provveduto ad inserire la riduzione al 50% dell’IMU nel gestionale per la madre e per l’altra figlia (non residente nell’immobile), in quanto comproprietarie, mentre il figlio residente, non è tenuto al versamento.
Si richiede pertanto un parere sui seguenti punti:
È corretto applicare la riduzione del 50% dell’IMU anche alla sorella non residente, comproprietaria per 1/3, in quanto non rientrante nel rapporto diretto genitore-figlio previsto dalla normativa per la validità del comodato ai fini della riduzione?
È corretto applicare la riduzione alla madre, anch'essa comproprietaria per 1/3, pur non essendo l’unica proprietaria dell’immobile oggetto di comodato al figlio?
In caso di applicazione non corretta della riduzione per uno o entrambi i soggetti (madre e/o sorella), come si deve procedere per le annualità pregresse in cui l’IMU è stata versata con riduzione del 50%, su indicazione del collega allora incaricato?
Grazie
In particolare, il caso riguarda un immobile sito nel nostro Comune, di proprietà indivisa per 1/3 ciascuno tra la madre e i due figli. Attualmente, uno dei figli vi risiede stabilmente, usufruendo dell’immobile tramite contratto di comodato d’uso gratuito.
Il precedente collega aveva provveduto ad inserire la riduzione al 50% dell’IMU nel gestionale per la madre e per l’altra figlia (non residente nell’immobile), in quanto comproprietarie, mentre il figlio residente, non è tenuto al versamento.
Si richiede pertanto un parere sui seguenti punti:
È corretto applicare la riduzione del 50% dell’IMU anche alla sorella non residente, comproprietaria per 1/3, in quanto non rientrante nel rapporto diretto genitore-figlio previsto dalla normativa per la validità del comodato ai fini della riduzione?
È corretto applicare la riduzione alla madre, anch'essa comproprietaria per 1/3, pur non essendo l’unica proprietaria dell’immobile oggetto di comodato al figlio?
In caso di applicazione non corretta della riduzione per uno o entrambi i soggetti (madre e/o sorella), come si deve procedere per le annualità pregresse in cui l’IMU è stata versata con riduzione del 50%, su indicazione del collega allora incaricato?
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IMU
02 luglio 2025
Buongiorno, in data odierna ho ricevuto una istanza di rimborso IMU dall'acconto del 2020 fino al saldo del 2024. Ho già verificato che il rimborso è dovuto. Posso escludere dal rimborso l'acconto del 2020 essendo già scaduti i termini di 5 anni?
Ringrazio e porgo cordiali saluti
Ringrazio e porgo cordiali saluti
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TARES
27 giugno 2025
Buongiorno abbiamo inviato gli avvisi di pre accertamento anno 2020 tari a febbraio di quest'anno, adesso volevamo elaborare gli avvisi di accertamento veri e propri ma il programmatore ci dice che non essendo passato ancora un annodall' invio degli avvisi di pre accertamento non e' possibile applicare la sanzione del 30% negli avvisi e' corretto? oppure possiamo comunque elaborare gli avvisi con la sanzione? grazie
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25 giugno 2025
Pongo il seguente quesito:
un nostro contribuente (persona fisica) possiede un C1 che affitta ad uso bar ad altro soggetto.
Le nostre aliquote prevedono:
1. per il 2024: per gli immobili di cat. C1 e C3, non produttivi di reddito fondiario ai sensi dell’art. 43 del DPR 917/86, lo 0.76% (anziché l’aliquota del 1.04% come per gli altri immobili) previa dichiarazione IMU.
2. per il 2025: Altri fabbricati (fabbricati diversi dall'abitazione principale e dai fabbricati appartenenti al gruppo catastale D) con le caratteristiche:
Immobili di categoria C Categoria catastale:
- - C/1 Negozi e botteghe
- - C/3 Laboratori per arti e mestieri
- Fabbricati a disposizione o utilizzati: Immobili utilizzati direttamente dal soggetto passivo;
- Destinazione d'uso: Utilizzato per attività produttiva e/o commerciale o per l'esercizio di arti e professioni.
Visto che il soggetto passivo non utilizza direttamente l’immobile né è un’impresa commerciale,
è corretto applicare l’aliquota al 10.40 per il caso specifico nei due anni di riferimento?
In attesa di un cortese riscontro.
Cordialmente.
Maura Rossi
Ufficio Tributi
Comune Castiglione d’Orcia
Tel. 0577884033
un nostro contribuente (persona fisica) possiede un C1 che affitta ad uso bar ad altro soggetto.
Le nostre aliquote prevedono:
1. per il 2024: per gli immobili di cat. C1 e C3, non produttivi di reddito fondiario ai sensi dell’art. 43 del DPR 917/86, lo 0.76% (anziché l’aliquota del 1.04% come per gli altri immobili) previa dichiarazione IMU.
2. per il 2025: Altri fabbricati (fabbricati diversi dall'abitazione principale e dai fabbricati appartenenti al gruppo catastale D) con le caratteristiche:
Immobili di categoria C Categoria catastale:
- - C/1 Negozi e botteghe
- - C/3 Laboratori per arti e mestieri
- Fabbricati a disposizione o utilizzati: Immobili utilizzati direttamente dal soggetto passivo;
- Destinazione d'uso: Utilizzato per attività produttiva e/o commerciale o per l'esercizio di arti e professioni.
Visto che il soggetto passivo non utilizza direttamente l’immobile né è un’impresa commerciale,
è corretto applicare l’aliquota al 10.40 per il caso specifico nei due anni di riferimento?
In attesa di un cortese riscontro.
Cordialmente.
Maura Rossi
Ufficio Tributi
Comune Castiglione d’Orcia
Tel. 0577884033
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TARI
24 giugno 2025
Buongiorno
si chiede se esiste la possibilità di suddividere la Tari relativa a un immobile, tra più eredi.
E' previsto dalla normativa? o rimane un tributo indivisibile?
Grazie
si chiede se esiste la possibilità di suddividere la Tari relativa a un immobile, tra più eredi.
E' previsto dalla normativa? o rimane un tributo indivisibile?
Grazie
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