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20 febbraio 2025

Buongiorno dott. Cava,
nel 2017 il Consiglio Comunale ha deliberato di affidare all’Agenzia delle Entrate-Riscossione l’attività di riscossione coattiva tramite ruolo delle entrate tributarie e patrimoniali, riservandosi di attivare le ulteriori forme di riscossione coattiva consentite dall’ordinamento previo espletamento delle procedure previste dalla legge.
Negli anni 2018 e 2019, l’ufficio tributi ha notificato gli avvisi di accertamento rispettivamente per gli anni d’imposta 2013 e 2014. Nei confronti dei contribuenti che non hanno pagato l’accertamento ha quindi provveduto a notificare le ingiunzioni di pagamento di cui al R.D. n. 639/1910, e precisamente nel 2021 quelle relative all’anno d’imposta 2013 e nel 2023 quelle riferite all’anno d’imposta 2014.
Intanto, con delibera del 2022 il Consiglio Comunale ha stabilito “di affidare in concessione il servizio di riscossione coattiva delle somme affidate in riscossione e non riscosse spontaneamente, delle entrate tributarie e patrimoniali dell’Ente all’Agenzia delle Entrate-Riscossione e di stabilire che l’affidamento potrà essere revocato anche per motivi di opportunità, purché vengano regolati i rapporti relativi ai carichi debitori creati successivamente alla data di sottoscrizione della convenzione”.
Ora, dovendo procedere nei confronti dei contribuenti che non hanno pagato le ingiunzioni di pagamento, Le pongo i seguenti quesiti:
1) a fronte delle sopracitate deliberazioni del Consiglio comunale e delle procedure adottate dall’ufficio, è possibile attivare le procedure cautelari/l’espropriazione forzata avvalendosi di un concessionario privato oppure è necessario avvalersi dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione?
2) in ogni caso, prima di trasmettere il ruolo l’ufficio deve necessariamente avviare le attività di sollecito previste dal comma 795, art. 1 della Legge n. 160/2019?
La ringrazio anticipatamente.
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20 febbraio 2025

A seguito di notifica di un contraddittorio, un utente si è recato in ufficio chiedendo e ottenendo il modello F24 (suddiviso in 2 rate, una da pagare adesso e l'altra il prossimo mese) per pagare il debito imu 2019.
Il dubbio è: devo comunque emettere l' accertamento? Anche perchè penso che se la persona non dovesse rispettare i pagamenti non potrei poi procedere alla riscossione coattiva, giusto?
Grazie
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20 febbraio 2025

Abbiamo emesso e protocollato avvisi di accertamento imu esecutivi in data 12/12/2024, in data 24/12/2024 abbiamo postalizzato le raccomandate (con timbro postale in pari data), dai flussi siatel ci ritroviamo versamenti in ravvedimento per l’anno accertato in data 24/12/2024 e 28/12/2024. Come dobbiamo comportarci con gli accertamenti emessi?
Dobbiamo annullarli in autotutela o rettificare per la differenza non pagata data dalle sanzioni?
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19 febbraio 2025

Buongiorno Dott. Cava, gradirei avere un suo parere in merito al seguente caso: un immobile A/2, in comunione di beni, viene concesso in comodato d'uso ad un figlio esclusivamente da uno dei genitori. Premesso ciò, ritiene che la riduzione del 50% prevista possa estendersi all'altro genitore che non risulta nel contratto di comodato?
Si ringrazia anticipatamente per la collaborazione e la disponibilità. Cordiali saluti
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17 febbraio 2025

Buongiorno, tra le tipologie di utenze non domestiche individuate nelle categorie previste dal D.Lgs. 158/99 per i Comuni sotto i 5.000 abitanti, non è presente quella che individua "Autorimesse" che per i Comuni sopra i 5.000 abitanti, è invece specificatamente individuata (cat. 2.3). E' possibile modificare il nostro Regolamento Comunale con apposita delibera consiliare che approvi l'inserimento di tale sottocategoria con i corrispondenti coefficienti "Kc " e Kd".?
Grazie
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13 febbraio 2025

Buongiorno, vorrei un ulteriore chiarimento il ordine al quesito in oggetto:
Le maggiori entrate da iscrivere come detrazioni di cui al punto 1.4 della determina 2/2020 che annualità devono riguardare? Ad esempio, nell'elaborazione del PEF 2025 sulla base dei costi 2023, devo portare in detrazione somme derivanti da accertamenti e/o procedure sanzionatorie poste in essere nel corso del 2023 oppure di competenza del 2023?
Grazie
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13 febbraio 2025

Con la presente desidero sottoporre alla vostra attenzione un quesito riguardante una situazione relativa all'intestazione della bolletta TARI di un immobile.
La bolletta TARI, inizialmente intestata alla signora Maria Rita (defunta), è stata successivamente intestata (nel 2019) d'ufficio al marito, il sig. Michele. Il sig. Michele si è recato recentemente presso il nostro ufficio per lamentare il fatto che la bolletta fosse intestata a lui e ha richiesto, presentando apposito modulo, di poter effettuare la variazione dell'intestazione a favore del figlio Giangiuseppe, che è l'erede dell'immobile in questione.
Desidero precisare che Giangiuseppe è incapace, e per tale motivo il padre Michele ne è amministratore di sostegno.
Il quesito che desidero porre è il seguente: è legittima la richiesta del sig. Michele di intestare la bolletta TARI al figlio Giangiuseppe, nonostante quest'ultimo sia incapace e sia assistito da amministratore di sostegno? posso procedere con la variazione? Resto in attesa di un vostro gentile riscontro e vi ringrazio per la disponibilità.
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12 febbraio 2025

Buongiorno, si chiede ai fini dell’applicazione della TARI, di un’attività di somministrazione di alimenti e bevande, se sono assoggettabili i MQ di una veranda con tavolini destinata ai clienti, anche se la stessa è rimovibile e non fissa, considerandola parte integrante dell’attività commerciale, o è possibile escluderla dalla superficie imponibile in quanto strutturalmente non permanente? Grazie
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12 febbraio 2025

Buongiorno, tra le detrazioni di cui al punto 1.4 della determina 2/2020 da inserire come voci di entrata che finanziano indirettamente la TARI, riducendo la somma definitivamente a carico dei contribuenti, rientrano le entrate effettivamente conseguite a seguito dell’attività di recupero dell’evasione e le entrate derivanti da procedure sanzionatorie;
Tali somme "effettivamente conseguite", devono riguradare accertamenti riferiti ad anni precedenti fino ad un massimo di 5?
Sono da considerare come maggiori entrate solo la quota "sanzioni" e interessi" escludendo la quota "tributo"?
Grazie
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11 febbraio 2025

Buonasera,
in data 01.10.2024 è stato notificato ad un contribuente un atto di accertamento IMU 2019 relativo a degli immobili abitativi rurali (cat. A02 e A03).
Il contribuente il 15.11.2024 ha inviato un'istanza in autotutela dove dichiarava che i due immobili sono destinati ad attività agrituristica, senza però presentare altra documentazione a supporto, l'Ufficio risponde con un diniego.
In data 19.12.2024 il contribuente invia una nuova istanza dove richiede di esaminare nuovamente la posizione perchè ritiene infondato l' accertamento e l'ufficio di nuovo motiva il diniego.
Oggi 11.02.2025 il contribuente si reca in ufficio con il tecnico e con la documentazione rilasciata da agenzia delle entrate e da artea, che avrebbe dovuto allegare in autotutela, e che dimostra l'utilizzo dei due immobili per l'attività agrituristica.
Come consiglia di procedere? Con il buonsenso dovremmo annullare, con la legge dovremmo procedere.
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11 febbraio 2025

In merito al quesito di cui all'oggetto l'ufficio ha chiesto delucidazioni con nota scritta all'ente regionale, che ci ha confermato che in catasto risulta la situazione vecchia in quanto non è stato completato l'iter per la trascrizione in conservatoria e che quindi l'unico atto ufficiale al momento è la legge regionale.
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11 febbraio 2025

Abbiamo emesso un avviso di accertamento IMU per l'annualità 2019 per parziale versamento, nelle verifiche successive ci siamo resi conto che ad un immobile presente nell'elenco, è stata attribuita erroneamente un aliquota che esentava lo stesso: immobile cat D8 è stata inserita l'aliquota della cat D10.
Possiamo riemettere l'accertamento in rettifica nelle more della proroga degli 85 giorni riconosciuta dalla stessa "Cassazione" con l’ordinanza n. 960 depositata il 15 gennaio 2025?
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Banca dati quesiti pubblici
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Le domande sono rese pubbliche in forma spersonalizzata senza, quindi, indicare il comune che ha posto il quesito.
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