08 febbraio 2022
Buongiorno, qualora per il 2022 si volessero confermare le tariffe del Canone Unico patrimoniale già approvate per il 2021, è comunque obbligatoria una delibera oppure la conferma è tacita?
Grazie
Grazie
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TARI
03 febbraio 2022
Nel nostro Comune diversi contribuenti hanno presentato istanza di rimborso per versamenti in eccesso relativi alla TARI anno 2021. Per tale annualità però il codice tributo relativo al TEFA era distinto e quindi i soldi non sono stati incassati dal Comune. A Vostro parere il Comune deve comunque rimborsare anche il TEFA e poi rivalersi sulla Provincia, oppure dobbiamo invitare il contribuente a presentare l'istanza per il rimborso del TEFA direttamente all'ente provinciale? Grazie
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IMU
03 febbraio 2022
Buongiorno...un contribuente comproprietario di un immobile ha richiesto l'inagiblità ai fini IMU per poter beneficiare della riduzione del 50%. Dopo aver fatto le opportune verifiche tramite il servizio urbanistica ci è stato confermato che l'immobile si trovava in una situazione di degrado e che effettivamente lo stesso poteva essere considerato inagibile. A Vostro parere anche gli altri comproprietari, essendo l'inagibilità una caratteristica oggettiva, possono effettuare il pagamento ridotto del 50%, pur non avendo presentato alcuna dichiarazione, oppure non possono beneficiare di alcuna riduzione? Grazie
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01 febbraio 2022
Buongiorno, abbiamo sottoscritto un accertamento con adesione su aree edificabili, concordando e riducendo il valore originario delle aree in questione. In caso di mancato versamento delle rate successive alla prima, l'originario avviso di accertamento Imu riprende efficacia per intero, compresi i valori originari compresi quelli delle aree contenuti nell'Avviso "concordato"? E le sanzioni devono essere portate al 60% del residuo debito? Quindi nei ruoli coattivi cosa si dovrebbe iscrivere? Grazie
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01 febbraio 2022
Buongiorno,
un contribuente proprietario di un’area ricadente in zona F non urbanizzata, con un debito con l’Agenzia delle Entrate Riscossioni per cartelle di pagamento che riguardano ICI e IMU, al netto della definizione agevolata, di valore pari a €. 39.524, comprensivi di interessi di mora e aggio ex art.17 di €.5.121,00, e con un debito di valore superiore ai 20.000 euro con il Comune per omesso versamento dell’IMU dal 2017 al 2021, chiede all’ufficio tributi, trovandosi in situazione di obiettiva difficoltà economica, che gli venga data la possibilità di conciliare direttamente con il Comune e regolarizzare la Sua posizione includendo nel piano di rientro anche i carichi iscritti a ruolo presso l’ADER.
Il Comune può formulare una proposta di rateizzazione escludendo dal carico totale a ruolo gli interessi di mora e l’aggio per un importo pari a €.5.121,00 (come da estratto di ruolo delle cartelle aperte del sig. XY inviato su ns richiesta dall’Agenzia Entrate-Riscossioni)?
Oltre a questa soluzione se percorribile, quale altra possibilità il Comune può prospettare al contribuente al fine di chiudere in tempi brevi la pendenza del debito tributario?
un contribuente proprietario di un’area ricadente in zona F non urbanizzata, con un debito con l’Agenzia delle Entrate Riscossioni per cartelle di pagamento che riguardano ICI e IMU, al netto della definizione agevolata, di valore pari a €. 39.524, comprensivi di interessi di mora e aggio ex art.17 di €.5.121,00, e con un debito di valore superiore ai 20.000 euro con il Comune per omesso versamento dell’IMU dal 2017 al 2021, chiede all’ufficio tributi, trovandosi in situazione di obiettiva difficoltà economica, che gli venga data la possibilità di conciliare direttamente con il Comune e regolarizzare la Sua posizione includendo nel piano di rientro anche i carichi iscritti a ruolo presso l’ADER.
Il Comune può formulare una proposta di rateizzazione escludendo dal carico totale a ruolo gli interessi di mora e l’aggio per un importo pari a €.5.121,00 (come da estratto di ruolo delle cartelle aperte del sig. XY inviato su ns richiesta dall’Agenzia Entrate-Riscossioni)?
Oltre a questa soluzione se percorribile, quale altra possibilità il Comune può prospettare al contribuente al fine di chiudere in tempi brevi la pendenza del debito tributario?
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01 febbraio 2022
Salve
Un contribuente ha fatto fare una suddivisione dell’immobile dove abita e risiede passando da 1 a 2 unità immobiliari (Sub 1 e Sub 2), la stessa casa quindi è stata divisa in due unità ed è accatastata a nome della stessa persona. L’agenzia delle entrate ha ricevuto tale suddivisione e di conseguenza ha provveduto ad aggiornare le rendite catastali. Nel sub 1 risiede come prima abitazione principale l'utente intestatario dell'intero immobile mentre nel sub 2 risiede sempre come abitazione principale il figlio con la famiglia. La domanda del contribuente è pertanto questa. Va pagato l’IMU su una delle due unità immobiliari oppure le due unità immobiliari (Sub 1 e Sub 2) valgono come un’unica casa visto che trattasi di un unico edificio e quindi prima casa e inoltre bisogna fare qualche variazione/comunicazione al Comune?
La ringrazio
Un contribuente ha fatto fare una suddivisione dell’immobile dove abita e risiede passando da 1 a 2 unità immobiliari (Sub 1 e Sub 2), la stessa casa quindi è stata divisa in due unità ed è accatastata a nome della stessa persona. L’agenzia delle entrate ha ricevuto tale suddivisione e di conseguenza ha provveduto ad aggiornare le rendite catastali. Nel sub 1 risiede come prima abitazione principale l'utente intestatario dell'intero immobile mentre nel sub 2 risiede sempre come abitazione principale il figlio con la famiglia. La domanda del contribuente è pertanto questa. Va pagato l’IMU su una delle due unità immobiliari oppure le due unità immobiliari (Sub 1 e Sub 2) valgono come un’unica casa visto che trattasi di un unico edificio e quindi prima casa e inoltre bisogna fare qualche variazione/comunicazione al Comune?
La ringrazio
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31 gennaio 2022
Il nostro ufficio ha ricevuto una dichiarazione di esenzione IMU per la prima rata dell'anno 2021 ,ai sensi dell'articolo 6-sexies del Decreto Legge n.41 del 22/03/2021, per un immobile di categoria D1 usato in parte per attività artigianale e in parte per l'esposizione dei manufatti prodotti. A nostro avviso nessuna esenzione è dovuta, poichè non si possiede i requisiti richiesti dalla norma citata, chiediamo parere sulla nostra interpretazione.
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ALTRO
28 gennaio 2022
Buongiorno, mi trovo nella seguente situazione:
Abbiamo a suo tempo approvato il regolamento Canone Unico con la disciplina da applicare alle pubbliche affissioni.
Per quanto riguarda i manifesti abbiamo previsto il versamento di un importo per ogni manifesto fino a 100x70 cm. Una delle Agenzie Funebri che opera nel nostro territorio ha deciso di inserire all'interno di un unico foglio della misura suddetta 2 necrologi anziché uno, con la pretesa di pagare per un manifesto anziché 2 (sarebbero 2 annunci). E' corretto il suo ragionamento o nella definizione di manifesto è sottinteso che debba riconoscersi in ognuno un annuncio distinto e unitariamente identificabile? L'appaltatore del servizio affissioni asserisce che ogni necrologio va considerato a se stante e, pertanto, indipendentemente da quanti fogli l'agenzia utilizzi, pur rimanendo all'interno delle misure indicate, deve considerarsi come unità sulla quale richiedere il pagamento.
Quale posizione è corretta a vostro avviso?
Cordiali Saluti
Abbiamo a suo tempo approvato il regolamento Canone Unico con la disciplina da applicare alle pubbliche affissioni.
Per quanto riguarda i manifesti abbiamo previsto il versamento di un importo per ogni manifesto fino a 100x70 cm. Una delle Agenzie Funebri che opera nel nostro territorio ha deciso di inserire all'interno di un unico foglio della misura suddetta 2 necrologi anziché uno, con la pretesa di pagare per un manifesto anziché 2 (sarebbero 2 annunci). E' corretto il suo ragionamento o nella definizione di manifesto è sottinteso che debba riconoscersi in ognuno un annuncio distinto e unitariamente identificabile? L'appaltatore del servizio affissioni asserisce che ogni necrologio va considerato a se stante e, pertanto, indipendentemente da quanti fogli l'agenzia utilizzi, pur rimanendo all'interno delle misure indicate, deve considerarsi come unità sulla quale richiedere il pagamento.
Quale posizione è corretta a vostro avviso?
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28 gennaio 2022
Buon giorno dt Cava, Una ditta, in posizione di concordato preventivo, ha chiesto di verificare la sua posizione debitoria nei confronti del Comune. Risulta debitrice di Imu e Tari. La società che precedentemente gestiva i tributi per conto del Comune ha iscritto un'ipoteca sui debiti. Da un controllo degli atti risulta che ai fini dell'IMU gli stessi risultano corretti, ai fini TAri sono palesemente errati avendo applicato una tariffa non corretta per il tipo di attività, portando quindi ad una enorme lievitazione del debito. Si tratta di accertamenti (poi ingiunzioni con iscrizione di ipoteca) riguardante gli anni dal 2015 in poi ai quali il debitore non si è opposto nei termini previsti dalla legge. Che margini di manovra abbiamo alla data odierna visto che il debitore solo ora li sta contestando? Altra cosa l'ipoteca è stata messa in base ad ingiunzione contenente oltre agli accertamenti TARI (palesemente errati) anche gli accertamenti IMU corretti, quindi il debito della ditta permane, E' opportuno lasciare iscritta l'ipoteca, anche se su un valore palesemente errato, fino a che il debitore non saldi il debito? La ringrazio
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26 gennaio 2022
Buongiorno Dott. Cava,
abbiamo notificato, erroneamente, ad un cittadino iscritto all'Aire l'avviso bonario Imu 2016 presso il vecchio indirizzo, nel nostro Comune. Tale avviso è stato ritirato dalla mamma. Successivamente in fase di emissione di avvisi di accertamento esecutivo emessi a seguito degli avvisi bonari, abbiamo notificato l'accertamento esecutivo con sanzioni e interessi all'indirizzo corretto in Germania. Quest'ultima notifica (in Germania) può ritenersi valida? Abbiamo l'obbligo di inviare un avviso bonario preventivo o possiamo direttamente mandare l'accertamento esecutivo con sanzioni e interessi?
Il contribuente ci contesta il mancato perfezionamento del primo avviso che a nostro parere non era obbligatorio trattandosi di Imu, imposta in autoliquidazione.
Un ulteriore dubbio riguarda il perfezionamento dell'a notifica (esempio Imu 2016): questo avviene nel momento della consegna alle poste da parte dell'Ufficio (effettuata entro il 31/12/2021) o al momento dell'effettiva consegna al contribuente?
Cordiali Saluti
abbiamo notificato, erroneamente, ad un cittadino iscritto all'Aire l'avviso bonario Imu 2016 presso il vecchio indirizzo, nel nostro Comune. Tale avviso è stato ritirato dalla mamma. Successivamente in fase di emissione di avvisi di accertamento esecutivo emessi a seguito degli avvisi bonari, abbiamo notificato l'accertamento esecutivo con sanzioni e interessi all'indirizzo corretto in Germania. Quest'ultima notifica (in Germania) può ritenersi valida? Abbiamo l'obbligo di inviare un avviso bonario preventivo o possiamo direttamente mandare l'accertamento esecutivo con sanzioni e interessi?
Il contribuente ci contesta il mancato perfezionamento del primo avviso che a nostro parere non era obbligatorio trattandosi di Imu, imposta in autoliquidazione.
Un ulteriore dubbio riguarda il perfezionamento dell'a notifica (esempio Imu 2016): questo avviene nel momento della consegna alle poste da parte dell'Ufficio (effettuata entro il 31/12/2021) o al momento dell'effettiva consegna al contribuente?
Cordiali Saluti
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26 gennaio 2022
Buongiorno,
ho due casi simili di due persone fisiche che occupano i loro rispettivi immobili come abitazione principale e denunciano la loro utenza domestica a i fini tari e pagano regolarmente. la mia amministrazione ha indetto un bando per erogare contributi alle attività commerciali e ai possessori di partita iva a patto che questi siano in regola con i pagamenti tributari verso il comune. Nel contesto di questo controllo ho scovato queste due persone fisiche che aderiscono al bando dichiarando di avere uno studio di geometra e l'altro soggetto un'attività di noleggio videogames che tiene nel loclae c2 annesso alla sua civile abitazione. Chiedo: se un geometra all'interno della sua abitazione principale destina una stanza a studio di progettazione ma presenta denuncia per civile abitazione, posso effettuare una contestazione della denuncia e tassare come utenza non domestica il locale adibito a studio? Lo stesso quesito vale per il soggetto noleggiatore di video games che utilizza il suo C2 come deposito della merce ma che nella denuncia originaria tari dichiara come pertinenza.
Ringrazio e porgo cordiali saluti
ho due casi simili di due persone fisiche che occupano i loro rispettivi immobili come abitazione principale e denunciano la loro utenza domestica a i fini tari e pagano regolarmente. la mia amministrazione ha indetto un bando per erogare contributi alle attività commerciali e ai possessori di partita iva a patto che questi siano in regola con i pagamenti tributari verso il comune. Nel contesto di questo controllo ho scovato queste due persone fisiche che aderiscono al bando dichiarando di avere uno studio di geometra e l'altro soggetto un'attività di noleggio videogames che tiene nel loclae c2 annesso alla sua civile abitazione. Chiedo: se un geometra all'interno della sua abitazione principale destina una stanza a studio di progettazione ma presenta denuncia per civile abitazione, posso effettuare una contestazione della denuncia e tassare come utenza non domestica il locale adibito a studio? Lo stesso quesito vale per il soggetto noleggiatore di video games che utilizza il suo C2 come deposito della merce ma che nella denuncia originaria tari dichiara come pertinenza.
Ringrazio e porgo cordiali saluti
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25 gennaio 2022
Due coniugi, proprietari di un'unica abitazione , hanno la residenza in due unità diverse. Il marito risiede con i genitori in altra abitazione adiacente all'attività economica in area non urbana.
Il concessionario ha emesso avviso di accertamento IMU per l'esercizio 2016 a carico del coniuge non residente.
Si richiede se il presupposto della dimora abituale presso l'unico immobile di proprietà, ancorché non coincidente con la residenza, dà diritto all'esenzione IMU.
Il concessionario ha emesso avviso di accertamento IMU per l'esercizio 2016 a carico del coniuge non residente.
Si richiede se il presupposto della dimora abituale presso l'unico immobile di proprietà, ancorché non coincidente con la residenza, dà diritto all'esenzione IMU.
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