22 marzo 2023
L'ufficio deve procedere al recupero del canone unico per occupazione abusiva di suolo pubblico (nello specifico) con strutture dehor da parte di alcuni locali. Il servizio di Vigilanza ha già provveduto a sanzionare suddette attività con apposito verbale (regolarmente trasmesso all'ufficio tributi) e relativa multa. Ora, nel pratico come dovremmo procedere? Nel senso: il Regolamento prevede in caso di occupazioni abusive la previsione di un'indennità pari al canone maggiorato del 50%; potremmo fare un avviso di accertamento vero e proprio per l'importo del canone dovuto per il periodo di occupazione abusiva maggiorato appunto del 50% e relativi interessi? Nel caso utilizzare lo schema di un accertamento esecutivo IMU ad esempio? Oppure procedere con una sorta di intimazione con l'importo da pagare? Grazie
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IMU
21 marzo 2023
Un contribuente acquista un immobile a/2 nel febbraio 2020 posto in un condominio. Nel dicembre 2020 acquista una pertinenza c/6 in un altro condominio parecchio distante dal precedente (a circa 600/800 metri). Nell'atto di acquisto di questo c6 c'è scritto che viene acquistato come pertinenza dell'abitazione posta nel condominio distante. Può questo box essere considerato pertinenza dell'abitazione principale? Ringrazio e porgo cordiali saluti?
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IMU
15 marzo 2023
Buon giorno, abbiamo una contribuente coltivatrice diretta che possiede tre immobili in campagna, dove ha stabilito anche la sua residenza col marito, suo contitolare con gli immobili. Le categorie catastali sono A7 (dove vivono e chiedono il beneficio di prima casa), c2 (pertinenza dell'A7) e D1. Tutti e tre i fabbricati sono registrati in catasto con annotazione di ruralità. Si possono confermare come abitazione principale e pertinenza l'A7 e il C2? Quanto al fabbricato D1 è corretto considerarlo ridotto all'aliquota 1 per mille sia in IMU che TASI?
Inoltre, il marito ha una quota di possesso su un ulteriore fabbricato prima A6 e oggi F1 non rurale, che a suo tempo fu ceduto con scrittura privata a una famiglia che ci vive ma che non ha mai fatto il passaggio registrato dal notaio e in catasto. Purtroppo sono tanti i contribuenti che pur di non pagare il catasto, si fanno le variazioni private, non le dichiarano in ufficio tributi, e di conseguenza vorrebbero poi sanare oggi con regolare dichiarazione IMU (parte acquirente) e non pagando IMU (parte cedente poichè non più in godimento del bene), qual'è il miglior modo di procedere per sanare la reale situazione e costringerli alla variazione catastale? Grazie Cari Saluti
Inoltre, il marito ha una quota di possesso su un ulteriore fabbricato prima A6 e oggi F1 non rurale, che a suo tempo fu ceduto con scrittura privata a una famiglia che ci vive ma che non ha mai fatto il passaggio registrato dal notaio e in catasto. Purtroppo sono tanti i contribuenti che pur di non pagare il catasto, si fanno le variazioni private, non le dichiarano in ufficio tributi, e di conseguenza vorrebbero poi sanare oggi con regolare dichiarazione IMU (parte acquirente) e non pagando IMU (parte cedente poichè non più in godimento del bene), qual'è il miglior modo di procedere per sanare la reale situazione e costringerli alla variazione catastale? Grazie Cari Saluti
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IMU
15 marzo 2023
Buon giorno grazie del riscontro, premetto che il contribuente non presentò a suo tempo dichiarazione, potrebbe farlo adesso per il 2016 che fu l'anno di costruzione? Seppure tardiva avrebbe efficacia la dichiarazione? Oppure presentandola adesso godrebbe del beneficio da adesso in poi? Grazie Cari Saluti
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15 marzo 2023
Buongiorno Rag. Cava, in data 01/03/2023 ho notificato un atto di accertamento esecutivo IMU per l'anno 2017, ad una societa'. Sono stata contattata telefonicamente dal consulente , il quale mi ha fatto notare che l'immobile soggetto a IMU è stato inserito due volte nell'avviso di accertamento. A seguito di controlli, ho appurato che aveva ragione, pertanto la mia domanda è questa. Posso, in autotutela, rettificare l'atto d'ufficio , facendo riferimento al vecchio avviso? Oppure devo annullare il vecchio atto, comunicare l'annullamento al contribuente e riemettere un nuovo avviso? Qual'è la procedura corretta da adottare?
La ringrazio anticipatamente e Le auguro una buona giornata.
Cordiali saluti
La ringrazio anticipatamente e Le auguro una buona giornata.
Cordiali saluti
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IMU
14 marzo 2023
Gent.mi, abbiamo un contribuente proprietario di due immobili nel nostro comune che sostiene essere due immobili merce. Tale circostanza non viene riportata in catasto. Il contribuente è titolare di una ditta individuale che sostanzialmente costruisce e rivende. La visura su SISTER aggancia i due fabbricati al codice fiscale come persona fisica e non trova riscontro come persona giuridica. La commercialista del contribuente sostiene che gli immobili fanno parte dei beni della ditta individuale, ma non ha prodotto atti a conferma. Noi abbiamo emesso avviso di accertamento esecutivo. E' corretto pretendere il pagamento? Eventualmente quale corretta documentazione dovrebbe farci avere il contribuente per giustificare la richiesta di annullamento dell'atto? Grazie Cari Saluti
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14 marzo 2023
I fabbricati iscritti in catasto in categoria A6 e D10 sono da considerarsi rurali a tutti gli effetti anche se il proprietario non è coltivatore diretto o IAP ?
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14 marzo 2023
Egr. Dott. Cava, come dobbiamo comportarci nei confronti di un contribuente che ha presentato dichiarazione sostitutiva attestante l’inagibilità e l’inabitabilità dell’immobile presso il quale ha stabilito la propria residenza anagrafica?
Non avendo comunicato dove di fatto abbia stabilito la propria dimora abituale, dovremmo considerare tale immobile come abitazione principale ai fini IMU ed applicare contestualmente le Tari (benché dichiarato unilateralmente inagibile)?
Può, l’ufficio anagrafe, in caso di accertata inagibilità e/o inabitabilità, non concedere o revocare la residenza, obbligando il cittadino al relativo cambio?
Grazie
Non avendo comunicato dove di fatto abbia stabilito la propria dimora abituale, dovremmo considerare tale immobile come abitazione principale ai fini IMU ed applicare contestualmente le Tari (benché dichiarato unilateralmente inagibile)?
Può, l’ufficio anagrafe, in caso di accertata inagibilità e/o inabitabilità, non concedere o revocare la residenza, obbligando il cittadino al relativo cambio?
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14 marzo 2023
Gentilissimo Dott. Cava, avrei necessità del suo aiuto per districarmi da una situazione complicata che si è verificata con un contribuente: nel 2013 la Società "Tizio s.r.l." è stata iscritta nelle liste di carico Tari per l'occupazione di un locale utilizzato per la degustazione di vini e piccola ristorazione. Detta Società non paga e quindi vengono emesse richieste di pagamento e avvisi di accertamento esecutivi per gli anni dal 2013 al 2019.
A fine dicembre 2019 viene costituita una nuova società: "Tizio 2 s.r.l.s" (soci e amministratore sono i figli del titolare della Tizio 2) che nel 20121 subentra nell'occupazione dei locali per la medesima attività. Purtroppo, per errore, anzichè creare una nuova anagrafica, si è proceduto a modificare la precedente che invece è rimasta attiva, per cui si sono verificati una serie di errori:
1) la richiesta di pagamento 2017 e relativo avviso di accertamento esecutivo sono stati intestati alla
società "Tizio 2 s.r.l.s.";
2) la richiesta di pagamento 2016 (intestata alla Società "Tizio s.r.l.) e relativi avvisi di accertamento
emessi nel 2021 alla società "Tizio 2 s.r.l.s" così come anche l'iscrizione a ruolo;
3) l'iscrizione a ruolo della Tari anni 2015 (relativa ad accertamenti intestati alla società "Tizio s.r.l."
divenuti esecutivi il 15.03.2021) effettuata a nome della Società "Tizio 2 s.r.l.s".
La Società "Tizio 2 s.r.l.s" chiede ora l'annullamento degli avvisi in quanto la società è stata costituita solo a fine 2019 e solo nel 2021 è subentrata nell'occupazione dei locali oggetto degli avvisi (per la quale non ha presentato dichiarazione).
Per gli avvisi 2018, 2019 e 2020 non ci sono problemi poichè ho il tempo di annullarli e riemetterli correttamente ma per le altre annualità cosa posso fare? Per l'anno 2017 andrei oltre i termini perchè dovrei emettere sia la richiesta di pagamento sia l'avviso di accertamento, c'è la possibilità di rettifica? e per le somme iscritte a ruolo?
Mi scuso per la lunghezza del quesito, dopo quasi trent'anni di lavoro nei tributi non capisco ancora come ho fatto a prendere questo abbaglio. Forse dovrebbero diminuire i termini pensionistici!
La ringrazio per l'attenzione che vorrà dedicarmi.
Cordiali saluti.
A fine dicembre 2019 viene costituita una nuova società: "Tizio 2 s.r.l.s" (soci e amministratore sono i figli del titolare della Tizio 2) che nel 20121 subentra nell'occupazione dei locali per la medesima attività. Purtroppo, per errore, anzichè creare una nuova anagrafica, si è proceduto a modificare la precedente che invece è rimasta attiva, per cui si sono verificati una serie di errori:
1) la richiesta di pagamento 2017 e relativo avviso di accertamento esecutivo sono stati intestati alla
società "Tizio 2 s.r.l.s.";
2) la richiesta di pagamento 2016 (intestata alla Società "Tizio s.r.l.) e relativi avvisi di accertamento
emessi nel 2021 alla società "Tizio 2 s.r.l.s" così come anche l'iscrizione a ruolo;
3) l'iscrizione a ruolo della Tari anni 2015 (relativa ad accertamenti intestati alla società "Tizio s.r.l."
divenuti esecutivi il 15.03.2021) effettuata a nome della Società "Tizio 2 s.r.l.s".
La Società "Tizio 2 s.r.l.s" chiede ora l'annullamento degli avvisi in quanto la società è stata costituita solo a fine 2019 e solo nel 2021 è subentrata nell'occupazione dei locali oggetto degli avvisi (per la quale non ha presentato dichiarazione).
Per gli avvisi 2018, 2019 e 2020 non ci sono problemi poichè ho il tempo di annullarli e riemetterli correttamente ma per le altre annualità cosa posso fare? Per l'anno 2017 andrei oltre i termini perchè dovrei emettere sia la richiesta di pagamento sia l'avviso di accertamento, c'è la possibilità di rettifica? e per le somme iscritte a ruolo?
Mi scuso per la lunghezza del quesito, dopo quasi trent'anni di lavoro nei tributi non capisco ancora come ho fatto a prendere questo abbaglio. Forse dovrebbero diminuire i termini pensionistici!
La ringrazio per l'attenzione che vorrà dedicarmi.
Cordiali saluti.
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TARI
09 marzo 2023
Una società che svolge attività nel settore della lavorazione del sughero, ha presentato denuncia TARI dichiarando esclusivamente i mq riferiti all’area adibita agli uffici amministrativi.
Dall’ufficio scrivente è stata richiesta la documentazione integrativa che attesti lo smaltimento o recupero di rifiuti speciali, a loro cura, tramite operatori specializzati, nonché la documentazione attestante, in presenza di magazzini, che gli stessi siano funzionalmente ed esclusivamente collegati al reparto produttivo di rifiuti speciali.
A fronte della nostra richiesta la società contribuente ha dichiarato di occuparsi prevalentemente della lavorazione del sughero come materia prima, senza arrivare al prodotto finito (quale tappi, pannelli, etc.) sostenendo di non produrre alcun rifiuto se non mera polvere.
Ha escluso inoltre dalla dichiarazione la parte del capannone adibita allo stoccaggio/lavorazione del sughero (quest’ultima, a quanto dichiarato, rappresentata dal ritaglio del pedaccio della plancia del sughero, scarto lavorativo che viene poi rivenduto).
Si chiede se sia accoglibile (stante anche la mancata presentazione di documentazione integrativa), la richiesta della società di tassare esclusivamente l’area adibita a uffici.
Dall’ufficio scrivente è stata richiesta la documentazione integrativa che attesti lo smaltimento o recupero di rifiuti speciali, a loro cura, tramite operatori specializzati, nonché la documentazione attestante, in presenza di magazzini, che gli stessi siano funzionalmente ed esclusivamente collegati al reparto produttivo di rifiuti speciali.
A fronte della nostra richiesta la società contribuente ha dichiarato di occuparsi prevalentemente della lavorazione del sughero come materia prima, senza arrivare al prodotto finito (quale tappi, pannelli, etc.) sostenendo di non produrre alcun rifiuto se non mera polvere.
Ha escluso inoltre dalla dichiarazione la parte del capannone adibita allo stoccaggio/lavorazione del sughero (quest’ultima, a quanto dichiarato, rappresentata dal ritaglio del pedaccio della plancia del sughero, scarto lavorativo che viene poi rivenduto).
Si chiede se sia accoglibile (stante anche la mancata presentazione di documentazione integrativa), la richiesta della società di tassare esclusivamente l’area adibita a uffici.
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07 marzo 2023
Buongiorno,
un contribuente segnala che i fabbricati di categoria A/2 con annotazione di ruralità accertata e oggetto di contratto di affitto di fondo rustico vengono utilizzati come costruzioni strumentali in quanto su di essi è esercitata attività agrituristica.
Si chiede se sussistono i requisiti per poter riconoscere i benefici ai fini imu.
il contribuente precisa che tali immobili derivano da un frazionamento catastale di un vecchio sub sul quale veniva esercitata e tuttora sui nuovi immobili viene esercitata attività agrituristica.
grazie
un contribuente segnala che i fabbricati di categoria A/2 con annotazione di ruralità accertata e oggetto di contratto di affitto di fondo rustico vengono utilizzati come costruzioni strumentali in quanto su di essi è esercitata attività agrituristica.
Si chiede se sussistono i requisiti per poter riconoscere i benefici ai fini imu.
il contribuente precisa che tali immobili derivano da un frazionamento catastale di un vecchio sub sul quale veniva esercitata e tuttora sui nuovi immobili viene esercitata attività agrituristica.
grazie
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IMU
06 marzo 2023
Il nostro ufficio deve procedere alla notifica tramite raccomandata A/R di avvisi di accertamento esecutivi IMU ( busta bianca). Tale spedizione può essere effettuata anche da operatori postali privati ? Tali operatori per effettuare tale servizio devono essere muniti di licenze particolari oppure tarattandosi di spedizioni con busta bianca e non di atti giudiziari non sono previste autorizzazioni particolari. Grazie
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