16 settembre 2024
Buongiorno, ho notificato uno schema di atto per adempiere al contraddittorio ad una società in possesso di un'area fabbricabile per parziale versamento.
Stamattina il loro commercialista, al telefono mi ha chiesto la possibilità di ravvedersi in autonomia in quanto non è ancora stato notificato l'accertamento e che questa possibilità, secondo lui è prevista.
Chiedo se sia possibile quanto asserito da questo commercialista.
Ringrazio e porgo cordiali saluti
Caterina Del Prete
Stamattina il loro commercialista, al telefono mi ha chiesto la possibilità di ravvedersi in autonomia in quanto non è ancora stato notificato l'accertamento e che questa possibilità, secondo lui è prevista.
Chiedo se sia possibile quanto asserito da questo commercialista.
Ringrazio e porgo cordiali saluti
Caterina Del Prete
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16 settembre 2024
Immobile di proprietà al 100% della moglie che vi ha la residenza anagrafica e vi dimora, alla sua morte, l’immobile viene intestato per 1/3 al marito e 2/3 ai figli.
Il marito che aveva residenza in altro luogo la trasferisce nell’immobile in argomento dopo un paio di mesi dalla morte della consorte.
Potrebbe considerarsi per il marito (che avrebbe esenzione per il suo 33%) come abitazione coniuge superstite?
I figli devono pagare l’ imposta per la loro quota?
Il marito che aveva residenza in altro luogo la trasferisce nell’immobile in argomento dopo un paio di mesi dalla morte della consorte.
Potrebbe considerarsi per il marito (che avrebbe esenzione per il suo 33%) come abitazione coniuge superstite?
I figli devono pagare l’ imposta per la loro quota?
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10 settembre 2024
In merito al precedente quesito si precisa quanto segue.
I figli minori sono stati affidati ad entrambi i genitori, pur vivendo con la madre.
Inoltre già nella sentenza di separazione iniziale, datata giugno 2018, era stato stabilito che, una volta raggiunta l'indipendenza economica, la moglie avrebbe lasciato l'abitazione nella piena disponibilità del marito, che è diventato anche unico proprietario dell'immobile a partire dal 2021.
Alla luce di quanto sopra descritto, è possibile considerare la moglie titolare del diritto di abitazione fino al trasferimento di residenza e successivamente a tale data considerare invece titolare di tale diritto il marito? Grazie
I figli minori sono stati affidati ad entrambi i genitori, pur vivendo con la madre.
Inoltre già nella sentenza di separazione iniziale, datata giugno 2018, era stato stabilito che, una volta raggiunta l'indipendenza economica, la moglie avrebbe lasciato l'abitazione nella piena disponibilità del marito, che è diventato anche unico proprietario dell'immobile a partire dal 2021.
Alla luce di quanto sopra descritto, è possibile considerare la moglie titolare del diritto di abitazione fino al trasferimento di residenza e successivamente a tale data considerare invece titolare di tale diritto il marito? Grazie
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05 settembre 2024
Buongiorno,
abbiamo inviato tramite raccomandata uno schema d'atto per invito al contraddittorio IMU all'indirizzo di residenza verificato su siatel, è stato riconsegnato da poste con destinatario sconosciuto per l'indirizzo di residenza ed etichetta del seguimi apposta dalle poste con indirizzo in altra regione sempre indicato come nome sconosciuto su campanello e cassetta postale.
La data riportata è del 25/07/2024, considerato il mese di agosto di stop, allo scadere dei 60 giorni, per cui 25/10/2024, possiamo procedere con l'atto di accertamento oppure sarebbe opportuno tentare una nuova notifica tramite messo comunale? Grazie
abbiamo inviato tramite raccomandata uno schema d'atto per invito al contraddittorio IMU all'indirizzo di residenza verificato su siatel, è stato riconsegnato da poste con destinatario sconosciuto per l'indirizzo di residenza ed etichetta del seguimi apposta dalle poste con indirizzo in altra regione sempre indicato come nome sconosciuto su campanello e cassetta postale.
La data riportata è del 25/07/2024, considerato il mese di agosto di stop, allo scadere dei 60 giorni, per cui 25/10/2024, possiamo procedere con l'atto di accertamento oppure sarebbe opportuno tentare una nuova notifica tramite messo comunale? Grazie
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03 settembre 2024
Buongiorno, se in una civile abitazione regolarmente occupata dai proprietari e regolarmente iscritta a ruolo TARI come utenza domestica, uno dei residenti esercita all'interno dei locali (come risulta dal SUAP) un'attività artigianale di pasticceria, come devo considera l'immobile ai fini TARI? l'immobile continua ad essere abitazione o diventa sede di attività con relativo cambio di tariffa?
Ringrazio e porgo cordiali saluti
Caterina Del Prete -Comune di Tavazzano
Ringrazio e porgo cordiali saluti
Caterina Del Prete -Comune di Tavazzano
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03 settembre 2024
A seguito di separazione il tribunale assegna la casa coniugale alla moglie affidataria dei figli minori , "salvo diversi accordi tra le parti". Dopo un anno circa come indicato nella sentenza i due coniugi si accordano in modo che la casa coniugale resti nella disponibilità solo del marito, mentre la moglie precedente assegnataria sposta la residenza in altro immobile; il suddetto accordo viene omologato dal tribunale. In questo caso la soggettività passiva Imu a chi resta in carico. Si consideri che entrambi gli ex coniugi avevano la proprietà dell'immobile per il 50%.
Grazie
Grazie
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30 agosto 2024
Buongiorno
si chiede quanto sia la percentuale per la sanzione amministrativa in caso di versamento saldo Imu tardivo. Nel caso concreto si deve accertare un contribuente per parziale versamento Imu che aveva versato a suo tempo parte di acconto e saldo regolarmente nelle scadenze giugno e dicembre 2019. Successivamente nel 2022 effettua un ulteriore versamento spontaneo che va a coprire altra parte della restante Imu dovuta per il 2019. Per questo versamento effettuato nel 2022 (anno d'imposta 2019) si deve calcolare una sanzione amministrativa per saldo tadivo? di quanto?
Grazie
si chiede quanto sia la percentuale per la sanzione amministrativa in caso di versamento saldo Imu tardivo. Nel caso concreto si deve accertare un contribuente per parziale versamento Imu che aveva versato a suo tempo parte di acconto e saldo regolarmente nelle scadenze giugno e dicembre 2019. Successivamente nel 2022 effettua un ulteriore versamento spontaneo che va a coprire altra parte della restante Imu dovuta per il 2019. Per questo versamento effettuato nel 2022 (anno d'imposta 2019) si deve calcolare una sanzione amministrativa per saldo tadivo? di quanto?
Grazie
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07 agosto 2024
Il Comune ha emesso nel 2021 e nel 2022 gli avvisi di accertamento IMU 2016 e 2017 ad un contribuente per terreni agricoli, contribuente non coltivatore diretto. Tali avvisi non sono stati pagati, e successivamente tra maggio e luglio 2024, si è provveduto all’invio all’Agenzia delle Entrate – Riscossione per la riscossione coattiva. Solo dopo l’invio ad Ader, il nipote del contribuente ha chiesto all’ufficio se effettivamente l’IMU andasse pagata, in quanto dal 2016 lo zio gli aveva concesso in comodato d’uso gratuito i suoi terreni e lui è un coltivatore diretto dal 2015. Il contratto di comodato pare sia stato consegnato al nostro ufficio ma non si trova tra la documentazione e neanche sul protocollo, e non sono state inserite annotazioni sull’anagrafica.
Vorrei sapere se, la stipulazione del contratto di comodato d’uso gratuito, attribuiva il diritto all’esenzione IMU sui terreni agricoli, considerato che solo il nipote/comodatario fosse coltivatore diretto e non anche lo zio /comodante; e se oggi il nipote può contestare il ruolo coattivo dal momento che a suo tempo lo zio non impugnò gli avvisi di accertamento.
Nel caso in cui spettasse l’esenzione, dovrei procedere con il discarico delle somme inviate a coattivo?
Grazie.
Cordiali saluti
Vorrei sapere se, la stipulazione del contratto di comodato d’uso gratuito, attribuiva il diritto all’esenzione IMU sui terreni agricoli, considerato che solo il nipote/comodatario fosse coltivatore diretto e non anche lo zio /comodante; e se oggi il nipote può contestare il ruolo coattivo dal momento che a suo tempo lo zio non impugnò gli avvisi di accertamento.
Nel caso in cui spettasse l’esenzione, dovrei procedere con il discarico delle somme inviate a coattivo?
Grazie.
Cordiali saluti
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07 agosto 2024
Gent.mi ho gli eredi di due contribuenti che 45 anni fa fecero scrittura privata per l'acquisto di un immobile nel nostro territorio. Non è mai stata fatta la registrazione dell'atto in catasto per cui di fatto l'imu di tale immobile è stata richiesta con atti di accertamento e ingiunzione fino al 2017 dalla mia precedente collega agli eredi che iscrissero in successione tale immobile nella loro disponibilità. Della compravendita si è saputo solo in epoca attuale e questo ha portato a scoprire che gli acquirenti versavano a partire dal 2018 le somme dovute imu per tale immobile senza aver mai dichiarato tale circostanza.
Oggi il legale della parte erede che vendette l'immobile ci chiede il rimborso di quanto pagato dai suoi assistiti in quanto secondo lui "non dovuto", nonostante ad adesso che vi scrivo in catasto siano sempre loro gli intestati in catasto, poichè sostiene che il comune ha chiesto somme anche all'altra parte che a suo tempo acquistò l'immobile, per l'imu, cosa non vera poichè il collegamento delle somme versate dall'acquirente erano sconosciute al comune poichè autoliquidazioni.
Nessuna delle parti ha mai presentato dichiarazione imu, l'acquirente ci ha fatto avere la settimana scorsa la successione dove anche loro avevano iscritto l'immobile di cui sopra ma di fatto in catasto l'attribuzione di titolarità non è mai stata confermata....
Qual'è il modo corretto di procedere per sanare il pasticcio che le due parti hanno combinato in passato? I rimborsi eventualmente dovuti alla parte che in catasto è ancora titolare possono essere erogati solo dal 2019 in poi (posso avere il riferimento normativo per i rimborsi?grazie). Entrambe le parti sono state invitate a regolarizzare la situazione in catasto ma hanno risposto che si muovono solo dopo che si muove il comune....
Vi ringrazio per la gentile risposta.
Cordiali Saluti
Oggi il legale della parte erede che vendette l'immobile ci chiede il rimborso di quanto pagato dai suoi assistiti in quanto secondo lui "non dovuto", nonostante ad adesso che vi scrivo in catasto siano sempre loro gli intestati in catasto, poichè sostiene che il comune ha chiesto somme anche all'altra parte che a suo tempo acquistò l'immobile, per l'imu, cosa non vera poichè il collegamento delle somme versate dall'acquirente erano sconosciute al comune poichè autoliquidazioni.
Nessuna delle parti ha mai presentato dichiarazione imu, l'acquirente ci ha fatto avere la settimana scorsa la successione dove anche loro avevano iscritto l'immobile di cui sopra ma di fatto in catasto l'attribuzione di titolarità non è mai stata confermata....
Qual'è il modo corretto di procedere per sanare il pasticcio che le due parti hanno combinato in passato? I rimborsi eventualmente dovuti alla parte che in catasto è ancora titolare possono essere erogati solo dal 2019 in poi (posso avere il riferimento normativo per i rimborsi?grazie). Entrambe le parti sono state invitate a regolarizzare la situazione in catasto ma hanno risposto che si muovono solo dopo che si muove il comune....
Vi ringrazio per la gentile risposta.
Cordiali Saluti
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06 agosto 2024
Buongiorno dott. Cava
in riferimento all'argomento in oggetto chiedo, se possibile, un'ulteriore precisazione, ovvero: se le due unità immobiliari non sono di per sè autonome, per esempio bagno e camere in un subalterno e cucina e soggiorno nell'altro, può essere comunque applicato il diniego dell'agevolazione IMU su entrambe le unità?
Il presente quesito perché di recente si è presentato un caso simile istruito da società esterna la quale aveva provveduto all'annullamento dell'accertamento emesso in prima battuta.
grazie per la cortese disponibilità
Cordiali saluti
in riferimento all'argomento in oggetto chiedo, se possibile, un'ulteriore precisazione, ovvero: se le due unità immobiliari non sono di per sè autonome, per esempio bagno e camere in un subalterno e cucina e soggiorno nell'altro, può essere comunque applicato il diniego dell'agevolazione IMU su entrambe le unità?
Il presente quesito perché di recente si è presentato un caso simile istruito da società esterna la quale aveva provveduto all'annullamento dell'accertamento emesso in prima battuta.
grazie per la cortese disponibilità
Cordiali saluti
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05 agosto 2024
Egregio Dott. Cava , abbiamo notificato un avviso di accertamento per omesso versamento ad un contribuente che successivamente ha richiesto l'annullamento dell'atto in autotutela allegando la sentenza del tribunale che stabiliva che la casa coniugale, oggetto dell'avviso di accertamento, veniva assegnata al coniuge affidatario dei figli.
Precisiamo che nessuno dei due coniugi ha presentato la dichiarazione IMU e quindi l'ufficio non era in grado di conoscere la situazione . E' corretto comunque procedere in autotutela all'annullamento dell'atto ?
Precisiamo che nessuno dei due coniugi ha presentato la dichiarazione IMU e quindi l'ufficio non era in grado di conoscere la situazione . E' corretto comunque procedere in autotutela all'annullamento dell'atto ?
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30 luglio 2024
Buongiorno, avrei la necessità di porre due quesiti.
1) si chiede conferma dell'obbligo del contraddittorio preventivo per quanto concerne le aree fabbricabili alla luce del nuovo art.6bis l. 212/2000 e successivo decreto del MEF. La mia preoccupazione è che la delibera della Giunta con cui viene determinato il valore dell'area ai fini IMU, risale al 2012 e nel frattempo rispetto a quella delibera sono cambiate tante cose dal punto di vista urbanistico.
2) procedendo con una verifica dei contribuenti soggetti ad avviso di accertamento per l'anno 2019, mi sono resa conto che ci sono contribuenti che vengono tassati per l'area fabbricabile, ma in realtà si tratta di unità collabenti cat. F/2. E' corretto tassare un immobile con cat. F/2? Qualora non lo fosse, come mi comporto rispetto a tutti gli anni precedenti il 2019 che sono stati accertati e anche inviati al coattivo, e quelli successivi non ancora accertati?
Mi preme evidenziare che sono nuova nel settore tributi in quanto ho iniziato solo a gennaio 2024.
Vi ringrazio.
1) si chiede conferma dell'obbligo del contraddittorio preventivo per quanto concerne le aree fabbricabili alla luce del nuovo art.6bis l. 212/2000 e successivo decreto del MEF. La mia preoccupazione è che la delibera della Giunta con cui viene determinato il valore dell'area ai fini IMU, risale al 2012 e nel frattempo rispetto a quella delibera sono cambiate tante cose dal punto di vista urbanistico.
2) procedendo con una verifica dei contribuenti soggetti ad avviso di accertamento per l'anno 2019, mi sono resa conto che ci sono contribuenti che vengono tassati per l'area fabbricabile, ma in realtà si tratta di unità collabenti cat. F/2. E' corretto tassare un immobile con cat. F/2? Qualora non lo fosse, come mi comporto rispetto a tutti gli anni precedenti il 2019 che sono stati accertati e anche inviati al coattivo, e quelli successivi non ancora accertati?
Mi preme evidenziare che sono nuova nel settore tributi in quanto ho iniziato solo a gennaio 2024.
Vi ringrazio.
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