TARI
07 maggio 2025
Buongiorno,
devo emettere avvisi di accertamento Tari per omesso/parziale versamento. La sanzione si applica solo sul codice tributo 3944 o anche sul codice tributo Tefa? In caso si applichi anche sul Tefa devo poi trasmetterla alla provincia competente?
Ringraziando anticipatamente, si porgono cordiali saluti.
devo emettere avvisi di accertamento Tari per omesso/parziale versamento. La sanzione si applica solo sul codice tributo 3944 o anche sul codice tributo Tefa? In caso si applichi anche sul Tefa devo poi trasmetterla alla provincia competente?
Ringraziando anticipatamente, si porgono cordiali saluti.
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07 maggio 2025
Buongiorno,
Il comandante dell'Unione dei vigili a cui facciamo capo hanno comunicato in via unilaterale che da oggi in poi prima di rilasciare un'autorizzazione per l'occupazione suolo vogliono prima il versamento del tributo.
Il servizio del canone unico è stato dato n appalto ad una società e funziona (o la facciamo funzionare) così. Arriva in comune la richiesta di occupazione, la si gira ai vigili, loro emettono autorizzazione e infine io giro la richiesta e l'autorizzazione alla ditta che produce il bollettino di pagamento.
Domanda, questo nuovo iter che suggeriscono i vigili trova rispondenza con il principio della norma?
E' corretto che un contribuente debba pagare l'occupazione suolo a priori senza sapere se verrà emessa o meno l'autorizzazione. Senza considerare poi che se l'autorizzazione non viene emessa perchè ad esempio è contraria alle norme stradali, devo poi farmi pure carico dei rimborsi. Ringrazio per il confronto
Cordiali saluti
Il comandante dell'Unione dei vigili a cui facciamo capo hanno comunicato in via unilaterale che da oggi in poi prima di rilasciare un'autorizzazione per l'occupazione suolo vogliono prima il versamento del tributo.
Il servizio del canone unico è stato dato n appalto ad una società e funziona (o la facciamo funzionare) così. Arriva in comune la richiesta di occupazione, la si gira ai vigili, loro emettono autorizzazione e infine io giro la richiesta e l'autorizzazione alla ditta che produce il bollettino di pagamento.
Domanda, questo nuovo iter che suggeriscono i vigili trova rispondenza con il principio della norma?
E' corretto che un contribuente debba pagare l'occupazione suolo a priori senza sapere se verrà emessa o meno l'autorizzazione. Senza considerare poi che se l'autorizzazione non viene emessa perchè ad esempio è contraria alle norme stradali, devo poi farmi pure carico dei rimborsi. Ringrazio per il confronto
Cordiali saluti
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28 aprile 2025
Buongiorno, si chiede se un immobile concesso in comodato gratuito con agevolazione al 50%, possa avere un ulteriore agevolazione del 50% per ristrutturazione.
Grazie
Grazie
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28 aprile 2025
Buongiorno, la trasmissione dello schema di atto può considerarsi valida se effettuata esclusivamente via PEC? o devo inviare raccomandata R/R?
Ringrazio e porgo cordiali saluti
Ringrazio e porgo cordiali saluti
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IMU
16 aprile 2025
Buon pomeriggio Dr. Cava,
in data 24/08/2001, un contribuente, proprietario di un immobile non accatastato, e di altri 2 (accatastati), ha presentato una comunicazione nella quale dichiarava l’immobile non accatastato quale abitazione principale con una rendita presunta di € 464,48. Nel corso degli anni , il contribuente non ha mai accatastato l’immobile.
Nel 2009 il contribuente è deceduto, gli eredi (6 figli) non hanno aperto la successione, l’ufficio dal 2010 ha accertato i figli pro quota, compreso l’immobile con rendita presunta . Da allora, gli eredi, hanno regolarmente pagato gli avvisi di accertamento per tutti e 3 gli immobili.
Nel 2024 ( in atti dal 08/01/2024), gli eredi hanno accatastato l’immobile, al quale è stata attribuita una rendita di € 296,45. A dicembre 2024, l’ufficio ha accertato gli eredi per l’anno 2019 (compreso l’immobile che al 1^ gennaio aveva ancora la rendita presunta).
Nei termini, due degli eredi hanno presentato istanza di riesame, comunicando la nuova rendita e chiedendo il rimborso per somme indebitamente riscosse.
Come deve procedere l’Ufficio? La nuova rendita decorre dal 01/01/2025? L’ufficio deve rimborsare le somme riscosse per l’immobile che non era accatastato, anche se il contribuente aveva dichiarato una rendita? Se si deve procedere con rimborso, si rimborsano i 5 anni come previsto dalla normativa?
in data 24/08/2001, un contribuente, proprietario di un immobile non accatastato, e di altri 2 (accatastati), ha presentato una comunicazione nella quale dichiarava l’immobile non accatastato quale abitazione principale con una rendita presunta di € 464,48. Nel corso degli anni , il contribuente non ha mai accatastato l’immobile.
Nel 2009 il contribuente è deceduto, gli eredi (6 figli) non hanno aperto la successione, l’ufficio dal 2010 ha accertato i figli pro quota, compreso l’immobile con rendita presunta . Da allora, gli eredi, hanno regolarmente pagato gli avvisi di accertamento per tutti e 3 gli immobili.
Nel 2024 ( in atti dal 08/01/2024), gli eredi hanno accatastato l’immobile, al quale è stata attribuita una rendita di € 296,45. A dicembre 2024, l’ufficio ha accertato gli eredi per l’anno 2019 (compreso l’immobile che al 1^ gennaio aveva ancora la rendita presunta).
Nei termini, due degli eredi hanno presentato istanza di riesame, comunicando la nuova rendita e chiedendo il rimborso per somme indebitamente riscosse.
Come deve procedere l’Ufficio? La nuova rendita decorre dal 01/01/2025? L’ufficio deve rimborsare le somme riscosse per l’immobile che non era accatastato, anche se il contribuente aveva dichiarato una rendita? Se si deve procedere con rimborso, si rimborsano i 5 anni come previsto dalla normativa?
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16 aprile 2025
Buongiorno,
con la presente desidero sottoporre un quesito in merito alla corretta gestione dell’IMU per un immobile oggetto di successione.
L’immobile in oggetto era di proprietà del Sig. Fabrizio e della moglie, Sig.ra Consolata. Alla morte del Sig. Fabrizio, avvenuta nel 2000, è stata regolarmente presentata successione e la sua quota è passata alla moglie, alle tre figlie e ai tre nipoti (figli di un figlio premorto).
Alla morte della Sig.ra Consolata (avvenuta a fine maggio 2021), è stata presentata successione in data 12/01/2022. In detta successione risultano come eredi le tre figlie e i tre nipoti, secondo quanto risulta anche dalle ispezioni ipotecarie tramite Sister.
Successivamente, la successione è stata rettificata con nota trascritta il 03/11/2023, a seguito della rinuncia all’eredità da parte dei tre nipoti. Mi risulta inoltre (da comunicazione orale) che altre due figlie abbiano formalizzato rinuncia all’eredità nel settembre 2024, ma tale informazione non risulta ancora trascritta (quindi presente su Sister), né aggiornata in Catasto, dove risultano ancora tutti come comproprietari.
Chiedo cortesemente di sapere:
1. A partire da quale data decorrono gli obblighi IMU per i soggetti che hanno rinunciato all’eredità:
- Per i nipoti che hanno formalizzato la rinuncia nel 2023, sono tenuti al pagamento dell’IMU dal 2021 fino alla data di rinuncia?
- Per le figlie che hanno rinunciato nel 2024, si considera accettazione dell’eredità il fatto di aver pagato l’IMU per gli anni precedenti (annualità 2023 e 2024)? E la rinuncia non ancora trascritta ha valenza dalla data di trascrizione?
2. In assenza di aggiornamento catastale e in attesa della rettifica formale, come ci si deve comportare per la dichiarazione e il pagamento dell’IMU?
Ringrazio anticipatamente per la disponibilità e se sono stata poco chiara nell'esposizione lascio un recapito telefonico.
Cordiali saluti
0783/518207
con la presente desidero sottoporre un quesito in merito alla corretta gestione dell’IMU per un immobile oggetto di successione.
L’immobile in oggetto era di proprietà del Sig. Fabrizio e della moglie, Sig.ra Consolata. Alla morte del Sig. Fabrizio, avvenuta nel 2000, è stata regolarmente presentata successione e la sua quota è passata alla moglie, alle tre figlie e ai tre nipoti (figli di un figlio premorto).
Alla morte della Sig.ra Consolata (avvenuta a fine maggio 2021), è stata presentata successione in data 12/01/2022. In detta successione risultano come eredi le tre figlie e i tre nipoti, secondo quanto risulta anche dalle ispezioni ipotecarie tramite Sister.
Successivamente, la successione è stata rettificata con nota trascritta il 03/11/2023, a seguito della rinuncia all’eredità da parte dei tre nipoti. Mi risulta inoltre (da comunicazione orale) che altre due figlie abbiano formalizzato rinuncia all’eredità nel settembre 2024, ma tale informazione non risulta ancora trascritta (quindi presente su Sister), né aggiornata in Catasto, dove risultano ancora tutti come comproprietari.
Chiedo cortesemente di sapere:
1. A partire da quale data decorrono gli obblighi IMU per i soggetti che hanno rinunciato all’eredità:
- Per i nipoti che hanno formalizzato la rinuncia nel 2023, sono tenuti al pagamento dell’IMU dal 2021 fino alla data di rinuncia?
- Per le figlie che hanno rinunciato nel 2024, si considera accettazione dell’eredità il fatto di aver pagato l’IMU per gli anni precedenti (annualità 2023 e 2024)? E la rinuncia non ancora trascritta ha valenza dalla data di trascrizione?
2. In assenza di aggiornamento catastale e in attesa della rettifica formale, come ci si deve comportare per la dichiarazione e il pagamento dell’IMU?
Ringrazio anticipatamente per la disponibilità e se sono stata poco chiara nell'esposizione lascio un recapito telefonico.
Cordiali saluti
0783/518207
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11 aprile 2025
Buongiorno Dott.Cava,
nel 2022 è stato emesso un avviso di accertamento esecutivo IMU per l'anno 2019 regolarmente notificato e consegnato al contribuente. L'avviso non è stato pagato pertanto, decorsi 30 gg dalla notifica del sollecito art.1 c.795, abbiamo provveduto all'affidamento a Agenzia delle Entrate Riscossioni. Avendo ricevuto il sollecito da ADER, il contribuente oggi chiede la rettifica dell'avviso per un errore nell'applicazione delle sanzioni che effettivamente è stato rilevato anche da questo ufficio. Si chiede se sia ancora possibile accogliere la richiesta del contribuente.
Grazie
nel 2022 è stato emesso un avviso di accertamento esecutivo IMU per l'anno 2019 regolarmente notificato e consegnato al contribuente. L'avviso non è stato pagato pertanto, decorsi 30 gg dalla notifica del sollecito art.1 c.795, abbiamo provveduto all'affidamento a Agenzia delle Entrate Riscossioni. Avendo ricevuto il sollecito da ADER, il contribuente oggi chiede la rettifica dell'avviso per un errore nell'applicazione delle sanzioni che effettivamente è stato rilevato anche da questo ufficio. Si chiede se sia ancora possibile accogliere la richiesta del contribuente.
Grazie
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09 aprile 2025
buongiorno
mi trovo a gestire il caso di una contribuente che ha ricevuto avviso di accertamento IMU 2021 per omissione di dichiarazione per immobili precedentemente rurali e iscritti in catasto al momento di deruralizzazione per inizio lavori edili di ristrutturazione; la stessa ha presentato le pratiche necessarie all'UT comunale, ma mai dichiarazione IMU.
Oggi il commercialista che la segue chiede che venga applicata la riduzione del 50% per inagibilità con decorrenza dall'anno 2021 citando le seguenti sentenze e motivazioni:
da varie sentenze della Cassazione (in particolare vedi ordinanza n. 8592/2021 in tema di IMU e nell’ipotesi di immobile inagibile: “l'imposta va ridotta, ai sensi dell'art. 13, comma 3, del d.l. n. 201 del 2011 (conv. con modif. dalla I.n. 214 del 2011), nella misura del 50 per cento anche in assenza di richiesta del contribuente quando lo stato di inagibilità è perfettamente noto al Comune, tenuto conto del principio di collaborazione e buona fede che deve improntare i rapporti tra ente impositore e contribuente di cui è espressione anche la regola secondo cui a quest'ultimo non può essere chiesta la prova di fatti già documentalmente noti al Comune”);
dalle istruzioni della dichiarazione IMU “per quanto riguarda l’obbligo dichiarativo IMU, occorre ricordare il principio generale secondo il quale tale obbligo sorge solo nei casi in cui sono intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni già presentate, nonché nei casi in cui si sono verificate variazioni che non sono, comunque, conoscibili dal comune” (https://www.finanze.gov.it/export/sites/finanze/.galleries/Documenti/Fiscalita-locale/IMU_IMPi_Istruzioni_2024_Definitivo-24.04.2024.pdf);
L'Ufficio ritiene di non poter accogliere la richiesta ma vi chiede comunque un orientamento di massima per migliorare la gestione di casi come questo
grazie per la sempre gentile attenzione
cordiali saluti
Enrica Mangiavacchi
mi trovo a gestire il caso di una contribuente che ha ricevuto avviso di accertamento IMU 2021 per omissione di dichiarazione per immobili precedentemente rurali e iscritti in catasto al momento di deruralizzazione per inizio lavori edili di ristrutturazione; la stessa ha presentato le pratiche necessarie all'UT comunale, ma mai dichiarazione IMU.
Oggi il commercialista che la segue chiede che venga applicata la riduzione del 50% per inagibilità con decorrenza dall'anno 2021 citando le seguenti sentenze e motivazioni:
da varie sentenze della Cassazione (in particolare vedi ordinanza n. 8592/2021 in tema di IMU e nell’ipotesi di immobile inagibile: “l'imposta va ridotta, ai sensi dell'art. 13, comma 3, del d.l. n. 201 del 2011 (conv. con modif. dalla I.n. 214 del 2011), nella misura del 50 per cento anche in assenza di richiesta del contribuente quando lo stato di inagibilità è perfettamente noto al Comune, tenuto conto del principio di collaborazione e buona fede che deve improntare i rapporti tra ente impositore e contribuente di cui è espressione anche la regola secondo cui a quest'ultimo non può essere chiesta la prova di fatti già documentalmente noti al Comune”);
dalle istruzioni della dichiarazione IMU “per quanto riguarda l’obbligo dichiarativo IMU, occorre ricordare il principio generale secondo il quale tale obbligo sorge solo nei casi in cui sono intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni già presentate, nonché nei casi in cui si sono verificate variazioni che non sono, comunque, conoscibili dal comune” (https://www.finanze.gov.it/export/sites/finanze/.galleries/Documenti/Fiscalita-locale/IMU_IMPi_Istruzioni_2024_Definitivo-24.04.2024.pdf);
L'Ufficio ritiene di non poter accogliere la richiesta ma vi chiede comunque un orientamento di massima per migliorare la gestione di casi come questo
grazie per la sempre gentile attenzione
cordiali saluti
Enrica Mangiavacchi
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TARI
09 aprile 2025
Buongiorno Dott. Cava, volevo sottoporre alla sua attenzione la particolare situazione in cui ci troviamo a seguito dell'introduzione del bonus tari da applicare dal 2025: Questo Ente ha già approvato il PEF e le tariffe 2025 contestualmente all'approvazione del bilancio in data 28/02/2025, ed emesso il corrispondente ruolo Tari con scadenze 30/04 - 31/07 - e 01/12/2025.
Sulla base della delibera Arera 133/2025, dovremmo ricalcolare tutte le bollette già emesse inserendo la componete perequativa Ur3 ed il bonus 25% sulla tariffa variabile alle utenze che ne hanno diritto.
Visti i tempi ristretti, la scadenza imminente del 30/04, considerato che ad oggi non sono ancora state comunicate chiare direttive pratiche di attuazione, possiamo comunque inviare gli avvisi bonari già elaborati?
Così facendo sarebbe corretto emettere più avanti un nuovo ruolo per componenti perequative e bonus sociale?
Grazie
Sulla base della delibera Arera 133/2025, dovremmo ricalcolare tutte le bollette già emesse inserendo la componete perequativa Ur3 ed il bonus 25% sulla tariffa variabile alle utenze che ne hanno diritto.
Visti i tempi ristretti, la scadenza imminente del 30/04, considerato che ad oggi non sono ancora state comunicate chiare direttive pratiche di attuazione, possiamo comunque inviare gli avvisi bonari già elaborati?
Così facendo sarebbe corretto emettere più avanti un nuovo ruolo per componenti perequative e bonus sociale?
Grazie
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09 aprile 2025
buongiorno un dubbio i fabbricati categoria D/10 di proprieta' di coltivatori diretti sono tenuti a versare la nuova imu? e i proprietari di fabbricati categoria d/10 che invece non sono coltivatori diretti ma svolgono altra attivita' sono tenuti a versare la nuova imu? grazie
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08 aprile 2025
Buongiorno, si chiede se un soggetto residente in via della Casa Comunale, ma effettivamente che dimora in un camper, sia soggetto al pagamento della Tari. L'ufficio ha emesso il regolare avviso di pagamento, seguendo il principio " Chi inquina paga", calcolando il componente e 5 MQ fittizzi, poichè anche esso produce rifiuti e dovrebbe contribuire alle spese del servizio.
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TARI
08 aprile 2025
Buongiorno, l'Ente ha validato il PEF 2024/2025, per il 2025 c'è un aumento di costi del 16% per le utenze domestiche e del 18% per le utenze non domestiche.
L'amministrazione vorrebbe coprire l'incremento dei costi per tutti i contribuenti con fondi di bilancio, come dovrebbe procedere l'ufficio?
L'amministrazione vorrebbe coprire l'incremento dei costi per tutti i contribuenti con fondi di bilancio, come dovrebbe procedere l'ufficio?
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