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16 giugno 2025

A seguito di separazione ad un coniuge è stata assegnata con sentenza l'abitazione coniugale. Diversi anni dopo l'ex coniuge non assegnatario è deceduto e a seguito di successione i figli eredi sono subentrati nella sua quota . A nostro parere i figli diventano soggetti passivi IMU dal momento del decesso del padre non assegnatario. E' corretta tale interpretazione? Grazie
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13 giugno 2025

Buongiorno Dott. Cava,
nell'anno 2022 un contribuente ha ceduto in comodato un'area edificabile alla Società Agricola I.A.P. di cui è socio e chiede se può usufruire dell'esenzione IMU in quanto, pur avendo un impiego nel settore pubblico, essendo socio della Società agricola I.A.P. ritiene di avere i requisiti necessari.
In caso di risposta positiva, l'eventuale presentazione della dichiarazione sanzionata come "omessa", può dare diritto al beneficio anche per le annualità precedenti?
Grazie.
Cordiali saluti
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12 giugno 2025

Abbiamo questo caso:
la signora AAAA è coniuge superstite con diritto di abitazione sul foglio 37 particella 216 sub.3.
Tale immobile di fatto risulta comprendere anche i sub 11 e 8, ma catastalmente non è stato possibile la riunione delle rendite in quanto i proprietari dei 3 immobili non risultavano con le stesse percentuali di proprietà per tutti gli immobili.
- Il signor BBB (coniuge di AAA deceduto nel 2024) era titolare del 100% della proprietà dell'immobile di cui al sub. 3 e al 50% degli immobili sub. 11 e 8
Si chiede se il diritto di abitazione e quindi l'esenzione da imu sia possibile considerarla su tutti gli immobili sopradescritti, visto che di fatto siamo di fronte ad una singola unità immobiliare, come viene anche specificato nelle annotazioni catastali dell'immobile al foglio 37 part 216 sub 3, che così riportano ".... porzione di uiu unita di fatto con quella del foglio 37 part. 216 sub 11 e sub 8 ...... rendita attribuita alla porzione uiu ai soli fini fiscali".
Grazie
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12 giugno 2025

Buongiorno dr. Cava, un contribuente ha presentato una dichiarazione sostitutiva di certificazione con la quale dichiara di essere titolare di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l'Italia (art. 1 comma 48 L. 178/2020), chiedendo la riduzione del 50%, senza allegare alcuna documentazione dalla quale si evinca lo stato di pensionato in regime di convenzione. In che modo l'Ente può effettuare le dovute verifiche ? La ringrazio
Buona giornata
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12 giugno 2025

Un contribuente Ta.Ri. (celibe), deceduto lo scorso mese di ottobre e residente nell’immobile di proprietà di una sorella (residente fuori regione), risulta che non abbia assolto al pagamento della tassa relativa alle annualità 2023 e 2024.
A seguito dell’attività di sollecito è emerso che la stessa sorella e proprietaria del’u.i.u., dopo il decesso del fratello, abbia tramite studio notarile fatto rinuncia all’eredità del fratello.
Considerato che la Tassa compete all’occupante o al “detentore” dell’immobile si chiede di conoscere se, nonostante l’avvenuta rinuncia all’eredità, la tassa dovuta per il 2023 e 2024 deve/possa essere assolta dalla sorella proprietaria quest’ultima dell’immobile.
Grazie
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06 giugno 2025

Buongiorno
abbiamo emesso avviso di accertamento per parziale pagamento IMU 2020 per un contribuente che aveva affittato l'immobile in oggetto con contratto a canone concordato, omettendo di dichiararlo; il contribuente ha provveduto subito al pagamento con atteggiamento di collaborazione nei confronti del Comune, salvo poi approfondire e verificare, come da voi ribadito in più quesiti, che in questi casi la dichiarazione IMU non è obbligatoria.
Si chiede quale sia il comportamento da tenere nei confronti del cittadino che attende un chiarimento.
cordiali saluti
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05 giugno 2025

Egr. Dott. Cava, vorrei sottoporre alla sua attenzione il seguente quesito:
Il titolare di un esercizio pubblico (bar) ha presentato domanda di occupazione temporanea del suolo pubblico per posizionare sedie e tavolini lungo la sede stradale prospiciente l’attività per un periodo pari a tre mesi.
L’occupazione interessa sia il suolo comunale (per la parte limitata al marciapiede), sia parte della strada provinciale che attraversa il paese (il nostro è un comune sotto i 10.000 abitanti).
Come dovremmo comportarci? Chiedere il nulla osta alla provincia per l’occupazione della sede stradale provinciale e successivamente rilasciare un'unica autorizzazione comprensiva anche del suolo di proprietà del Comune?
Il canone va pagato ad entrambi gli enti per la quota di competenza?
Ed ancora, è necessario aprire una pratica tramite lo sportello SUAPE per le occupazioni superiori ai 15 gg? (così come ci è stato comunicato in via del tutto informale da incaricati della provincia).
Cordiali saluti
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03 giugno 2025

Buongiorno,
dal 2022 è previsto nel nostro comune che la riscossione della tari venga effettuata direttamente dal Comune, attraverso l’emissione di un atto formale di richiesta di pagamento da notificarsi al contribuente tramite raccomandata e/o Pec.
Per il 2025 la riscossione della tari passa attraverso un doppio invio uno in acconto con le tariffe 2024 e l’altro a saldo con le tariffe approvate per il 2025, il che comporterebbe, per il contribuente l’applicazione della doppia imposizione delle spese di notifica sugli atti di richiesta di pagamento: onde evitare quanto enunciato al punto precedente, si può procedere all’invio dell’avviso tari 2025 in acconto attraverso posta ordinaria e al saldo attraverso posta raccomandata con ricevuta di ritorno considerando il saldo effettivamente l'atto formale di richiesta di pagamento per il 2025?. Cordiali Saluti
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03 giugno 2025

Buongiorno, una domanda sulle tempistiche. Ho notificato degli schemi di atto. Ho avuto le controdeduzioni da parte delle società in questione (prima della scadenza del 60esimo giorno). Posso generare gli atti "personalizzati" anche se non sono ancora trascorsi i 60 gg dalla notifica dello schema? In realtà io considero come data di notifica quella che è scritta sulla cartolina di ritorno della raccomandata perché se invece guardo la tata e il protocollo del documento, allora è già scaduto. Non mi è mai parso corretto considerare la data dell'accertamento/schema di atto in quanto dalla numerazione e protocollazione del documento al momento della postalizzazione c'è sempre un tempo tecnico di lavorazione. Qual è la modalità corretta? Ringrazio e porgo cordiali saluti
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28 maggio 2025

Gentilissimo Dott. Cava, scusi se ritorno sull'argomento ma, dovendo liquidare il progetto per le violazioni IMU-TARI 2024 si chiede se è corretto effettuare il calcolo considerando anche per questa annualità le riscossioni da ravvedimento.
la ringrazio
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26 maggio 2025

Buongiorno Dott. Cava.
L'Ufficio Tributi ha ricevuto un ricorso in opposizione ad una cartella ADER di intimazione al pagamento e contestuale comunicazione di iscrizione ipotecaria. La suddetta comunicazione riguarda diverse cartelle tra le quali una relativa ad un accertamento emesso da noi, ufficio tributi del Comune di Orosei.
Le altre cartelle sono riferite ad IVA e ad altre imposte che non ci competono.
Il ricorrente contesta i termini di notifica della comunicazione, ma non quello delle singole cartelle.
Considerato che il ricorso è stato proposto anche contro il comune di Orosei, individuato come resistente, dobbiamo provvedere all'elaborazione di una risposta per quanto di nostra competenza, ovvero la notifica dell'avviso di accertamento? O rilevato che oggetto di contenzioso è il termine di notifica dell'intimazione elaborato da Ader, non siamo tenuti a predisporre una risposta? Grazie
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23 maggio 2025

Buongiorno Dott. Cava,
in data 07.05.2025 il nostro regolamento incentivi, già vigente dall'anno 2022, è stato integrato con l'art.1 comma 1091/bis della L.207/2024 relativamente ai chiarimenti per il calcolo della percentuale comprendendo anche le somme incassate con ravvedimento. Si chiede se, trattandosi di un chiarimento su una norma già in vigore, si possono considerare tra le somme riscosse per accertamenti emessi nell'anno 2024 anche quelle riscosse tramite ravvedimento operoso nel medesimo anno.
Saluti
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Banca dati quesiti pubblici
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Quando la normativa genera più quesiti su una particolare fattispecie o quando il quesito sollevato è ritenuto di specifico interesse per il tema affrontato, Finanza Locale rende pubblico il quesito e  il relativo parere.
Le domande sono rese pubbliche in forma spersonalizzata senza, quindi, indicare il comune che ha posto il quesito.
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