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22 ottobre 2002

Nel dicembre 2001 il sig. XXXXX ha regolarmente ricevuto un avviso di accertamento ai fini ICI (minore versamento) per gli anni 95-98. Nel suddetto avviso sono contenuti i seguenti immobili:1)fino al giugno 1995, un fabbricato (comprendente casa e garage) che, in Catasto, era censito con rendita unica;2)dal giugno 1995 in poi, due fabbricati (che sono lo stesso fabbricato sopra citato) che è stato riaccatastato con rendita separata per casa e garage. Le rendite dei due nuovi subalterni in oggetto hanno, data "messa in atti" dal 15.07.1997, data di efficacia dal 23.06.1995, data di notifica 14.08.1997. Il contribuente sostiene che la nuova rendita deve essere applicata dal 1.01.1998. Quale data deve essere presa in considerazione, ai fini dell’applicazione dell’ICI?
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22 ottobre 2002

In riferimento al nuovo regime sanzionatorio introdotto con i D.Lgs. 471/472/473 del 1997 si richiede quanto segue: ai contribuenti che omettono di dichiarare e di versare, deve applicarsi esclusivamente la sanzione per omessa dichiarazione con possibilità di godere della riduzione ad ¼ e quindi con possibilità (in caso di applicazione del minimo pari al 100%) di erogare una sanzione del 25% ? oppure si deve sommare alla sanzione per omessa dichiarazione anche la sanzione per omesso versamento pari al 30%, in modo che in caso di sanzione minima ridotta ad ¼ si applichi una sanzione complessiva pari al 55%?  Lo stesso dicasi in caso di dichiarazione infedele: l’avviso di accertamento in rettifica deve erogare esclusivamente la sanzione per infedele dichiarazione o a quest’ultima deve sommarsi anche la sanzione per omesso versamento?
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22 ottobre 2002

L’art. 74, comma 1, del collegato alla Finanziaria 2000 dispone che ai fini ICI è solo la rendita attribuita e notificata ovvero quella proposta dal contribuente secondo la procedura DOCFA che permette di assolvere correttamente all’obbligazione tributaria. Poiché le rendite iscritte in catasto con la procedura DOCFA non necessitano di notificazione, si chiede, nel caso di omessa presentazione della denuncia ICI da parte del soggetto passivo, sulla base di quali elementi il Comune rilevi innanzitutto tale omissione e possa procedere nei confronti del contribuente inadempiente.
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22 ottobre 2002

Il Comune di XXXXXXXXX ha dato in gestione l'imposta comunale sulla pubblicità alla ditta XXXXXXXX a seguito di regolare gara di appalto per la gestione della imposta, la gara si è conclusa in novembre. Prima che il Comune abbia recepito l'aumento delle tariffe previsto con DPCM 16.02.2002, la nuova ditta ha dei problemi a calcolare le relative imposte. La ditta concessionaria ha chiesto proroghe per il pagamento dell'imposta della pubblicità permanente, già deliberate una prima volta con scadenza 31.03 ed una con scadenza 30.04. In data 26.04.2002 ha chiesto un'ulteriore proroga al 31.05, nel frattempo il Comune ha già ricevuto due diffide da parte dei contribuenti a non applicare le sanzioni e gli interessi per il ritardato pagamento dell'imposta. Gli utenti infatti vorrebbero pagare ma è sconosciuto sia il conto corrente su cui versare l'imposta che l'importo dovuto, come si può intervenire? Se il Comune non facesse questa ulteriore deliberazione di proroga gli utenti sarebbero passibili di sanzioni o interessi?
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22 ottobre 2002

A seguito di alcuni avvisi di liquidazione notificati al curatore di una ditta in fallimento lo stesso ci comunica che in base alla normativa (D.Lgs. 30/12/92, n. 504, art. 10) provvederà al pagamento dell'ICI dovuta al momento dell'incasso del corrispettivo della vendita immobiliare, senza aggravio di sanzioni e interessi, invitandoci ad annullare gli avvisi emessi comprensivi di sanzioni e interessi. Quale delle due interpretezioni è corretta?
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22 ottobre 2002

Ai fini dell'ICI, i valori venali in comune commercio delle aree fabbricabili possono essere stabiliti con determinazione del Responsabile dell'ufficio tecnico comunale anzichè con regolamento adottato ai sensi degli artt. 52 e 59 del D.Lgs n. 446/97 ?
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22 ottobre 2002

Una persona (coerede di immobile del quale non è stato fatto atto di successione e pertanto alcuna voltura al catasto), pretende di dichiarare l'immobile al 100%; noi abbiamo fatto presente che per poter dichiarare il 100% dell'immobile, è obbligatorio fare l'atto di successione, registrarlo all'ufficio del registro, fare la voltura al catasto. Successivamente occorre che con atto pubblico acquisti le altre quote, con successiva registrazione e voltura catastale.   E' corretta la nostra interpretazione?  Essendo a conoscenza della situazione possiamo rifiutare la dichiarazione presentata in tal modo? Esclusi i casi di titolarità di diritti reali, deve sempre corrispondere l'intestazione catastale di un immobile con la relativa dichiarazione ICI? La variazione catastale è possibile solo a seguito di contratto di acquisto o atto di successione?
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22 ottobre 2002

Questo Ente ha modificato per l'anno 2002 il regolamento comunale sui rifiuti, introducendo una nuova categoria soggetta alla tassa rifiuti: " Case vuote, ma utilizzabili". Un contribuente ha gia' comunicato che intende non pagare gli avvisi di pagamento relativi alla casa vuota e fare ricorso alla modifica del Regolamento TARSU (nuova categoria di cui sopra). Si chiede se è da ritenersi illegittima la nuova categoria introdotta nel regolamento Comunale ed in caso di risposta negativa, quali presupporti legislativi supportano tale decisione.
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22 ottobre 2002

Si chiede per quali annualità è possibile effettuare attività di controllo TARSU nel corso del 2002: A) Omessa denuncia; B)I nfedele denuncia.Quali sanzioni, inoltre, sono previste per tardiva denuncia?
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22 ottobre 2002

Ai fini della TARSU, in caso di omessa denuncia, da quale anno possiamo emettere l'accertamento relativo?
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22 ottobre 2002

Nel nostro Comune si è stabilito che, ai fini dell'applicazione dell'aliquota ridotta e della detrazione di cui all'art. 8, comma 3, del D.Lgs. del 30 Dicembre 1992 n. 540, sono considerate abitazioni principali quelle concesse in uso gratuito con scrittura privata a parenti in linea retta o collaterale. Un contribuente che risiede nel nostro Comune,vuole concedere in uso gratuito con scrittura privata ai propri genitori l'immobile, ubicato in luogo diverso dalla sua residenza, per il quale nell'anno 2001 ha pagato per l'immobile di cui trattasi come seconda casa. Si chiede di conoscere se la dichiarazione deve essere presentata da entrambi, cioè da chi cede l'immobile e da chi lo acquisisce? Infine, da chi deve essere effettuato il versamento per avere diritto alla detrazione?
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22 ottobre 2002

Sono esenti ICI gli immobili posseduti da un Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale, Ente Pubblico costituito ai sensi delle disposizioni di cui all'art. 50 Testo Unico Legge sugli interventi nel Mezzogiorno approvato con D.P.R. 218/1978, di cui fanno parte attualmente alcuni Comuni e la Camera di Commercio, ma al quale per Statuto potrebbero accedere anche ad esempio istituti di credito? In caso di risposta affermativa, il diritto al rimborso dell'imposta versata e non dovuta entro che termine si prescrive (3 anni o 10 anni)?
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Banca dati quesiti pubblici
Quesiti resi pubblici
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