01 settembre 2003
Stiamo predisponendo, per la prima volta, la delibera di approvazione dei valori venali in commercio per le aree edificabili. Si pone il problema delle aree di trasformazione urbanistica, in particolare le ex aree industriali da riconvertire in residenziali. In sostanza gli immobili industriali siti in dette aree andrebbero demoliti per costruirvi fabbricati residenziali. Nell'ambito della delibera in oggetto, va prevista una tariffa ad hoc per questa fattispecie, in modo da prevedere l'incremento di valore dell'area anche in presenza dell'immobile industriale, oppure non è necessario disciplinarla, visto che il proprietario deve versare sull'immobile industriale, fintanto che esiste, e poi, in seguito alla sua demolizione, sull'area stessa con un valore che può rientrare nella fattispecie già esistenti?
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01 settembre 2003
Questo Ente deve procedere alla formazione del ruolo coattivo per ICI anni precedenti. Negli avvisi di liquidazione e di accertamento, notificati ai contribuenti e ovviamente non pagati, vi sono comprese le spese di notifica, come previsto dal DM 8 gennaio 2001, disciplinante la ripetibilita' delle spese di notifica.Siamo pertanto a chiedere un vostro autorevole parere circa l'obbligo di questo Ente di indicare nel ruolo tali spese.
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01 settembre 2003
Il Contribuente XXXXXXX nel 1994 ha presentato denuncia ICI con rendita catastale presunta di un immobile cat. A/2 cl 8 pari a £. 900.000 ed ha regolarmente effettuato il relativi versamenti sempre in base alla suddetta rendita, fino all’anno 2002.In data gennaio 2003 al suddetto contribuente è stata notificata da parte dell’Agenzia del Territorio di NUORO la rendita effettiva pari a € 371,85 (inferiore a quella presunta). In data 28 maggio 2003 il contribuente XXXXX ha inoltrato a questo Comune istanza di rimborso per gli anni 1998,1999,2000, 2001 e 2002. Vorrei conoscere se detto rimborso è dovuto oppure no in quanto la rendita catastale è efficace dalla data di notifica e anche perchè nel caso opposto non è possibile il recupero della differenza d’imposta (vedi art. del Sole 24 ore del 23.6.2002 in cui si riporta la sentenza. N.56 del 16.4.2003 Commiss. Prov. Salerno e Commis. Prov. Roma N. 531 del 2002).In caso di risposta affermativa gradirei sapere:
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01 settembre 2003
Un comune non procede al rimborso dell'ICI pagata da un contribuente dopo la separazione dal coniuge assegnatario dell'immobile adibito ad abitazione principale, in quanto sostiene che recenti sentenze e risoluzioni ministeriali hanno chiarito che al coniuge separato convenzionalmente o per sentenza l'assegnazione della casa coniugale non gli attribuisce alcun diritto di abitazione e, pertanto, non può essere considerato soggetto passivo d'imposta.Si chiede se l'impostazione adottata dal comune è corretta e, se effettivamente esistono, i riferimenti normativi e giurisprudenziali che supportano tale impostazione.
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01 settembre 2003
L’ufficio scrivente, ha emesso gli avvisi di accertamento per omessa denuncia ed omesso versamento relativamente a diversi anni di imposta per fabbricati prima accatastati e poi venduti agli attuali proprietari. Per tali annualità, la società non ha dichiarato il trasferimento di proprietà dei suddetti fabbricati ma solo la diminuzione del valore dell’area sul quale poi ha eseguito relativo versamento.Si precisa che il versamento eseguito dal soggetto passivo relativamente alle aree fabbricabili è stato decurtato dall’importo da pagare relativo agli avvisi di accertamento emessi.Ora la società, contesta la tipologia dell’atto che l’ente ha adottato, eccependo che la denuncia non è omessa bensì infedele, in quanto la dichiarazione è stata presentata in maniera errata e che, l’ufficio dovrebbe pertanto accertare la violazione di infedele denuncia con riferimento ai soli anni dal 1998 in poi. Inoltre la ditta medesima rileva che all'atto dell'accatastamento i predetti immobili non erano di fatto ultimati e quindi agibili e chiede pertanto la verifica della data di ultimazione dei lavori come da certificato di agibilità degli immobili non rilevando, secondo la stessa, l'avvenuto accatastamento che per vari motivi le imprese costruttrici possono richiedere per immobili di fatto ancora in costruzione.Alla luce di quanto sopra esposto, si chiede se l’operato di quest’ufficio è corretto, ovvero se è opportuno: a) annullare e riemettere gli atti impositivi in questione come accertamenti in rettifica (per le annualità non decadute); b) se l'accertamento debba comunque riferirsi, in termini di decorrenza delle rendite catastali dei fabbricati, alla data di accatastamento o sempre e comunque alla data di ultimazione dei lavori da verificare tramite la documentazione in possesso dell'Ufficio Tecnico dell'Ente.
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06 agosto 2003
Un contribuente ha richiesto a novembre 2002 il rimborso Tarsu per errata attribuzione dei metri quadri più i relativi interessi. Fino a che anno solare posso rimborsare? E quale tasso di interesse devo calcolare e da quando devo partire con il calcolo?
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06 agosto 2003
Nell'impossibilità da parte del contribuente di fornire il registro dei cespiti al fine della valutazione del valore dichiarato, è possibile prendere in considerazione la documentazione fornita in seguito ad un accertamento con adesione su atto notificato dal ministero delle finanze che contestava il valore dichiarato nell'atto di donazione col quale il contribuente veniva in possesso dell'immobile?
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31 luglio 2003
Un contribuente ha stipulato atto di acquisto di un immobile in data 30.12.2002 (con contrazione di mutuo regionale e deve trasferire la residenza entro 18 mesi). Il problema sta nel fatto che questo immobile è abitato senza alcun titolo da altre persone. Nella dichiarazione di Variazione ICI deve dichiarare l'immobile come abitazione principale o come altri fabbricati?
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28 luglio 2003
Questo comune, come previsto dall’art. 59 del D.Lgs. n. 446/97, ha determinato per zone omogenee i valori venali in comune commercio delle aree fabbricabili, tramite perizia giurata di un consulente esterno. Si chiede se sia possibile derogare ai valori determinati, tramite l’istituto dell’accertamento con adesione previsto dal regolamento delle entrate, e quali requisiti devono sussistere affinché l’accertamento con adesione stesso sia applicabile?
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25 luglio 2003
Si chiede se la riduzione degli interessi disposta con il decreto ministeriale del 27.06.2003 riguarda anche l’attività di liquidazione ed accertamento ICI.
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18 luglio 2003
Un immobile è posseduto per la quota del 50% dalla madre che vi risiede e per la quota del 50% dalla figlia, non residente.La madre, nell’effettuare il versamento dell’ICI per l’anno 2001, si applica per l’intero la detrazione per abitazione principale in quanto la sua quota d’uso è pari al 100%. Anche la figlia si applica, per la quota del 50%, la detrazione comunicando che si tratta di un immobile concesso in comodato gratuito a parenti.Si chiede se è corretto considerare in questo caso la "locazione a parenti" dal momento che così facendo l’immobile in questione godrebbe di una detrazione complessiva ( Lire 300.000) superiore a quella prevista dall’Amministrazione (Lire 200.000) per l’anno considerato.
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17 luglio 2003
Questo Comune ha inserito nel proprio regolamento ICI la norma secondo la quale viene riconosciuta "abitazione principale" anche quella, tra le altre, ceduta in uso gratuito ai figli. Per queste si applica l'aliquota ridotta. Un contribuente ha dichiarato di aver ceduto un'abitazione in uso gratuito alla figlia di anni 4. Data la minore età della bambina è possibile ritenere corretta la dichiarazione e conseguentemente l'applicazione dell'aliquota ridotta per quell'immobile?
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