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Banca dati quesiti

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22 ottobre 2002

Un contribuente in data 24/10/2001 ha presentato a questo ente domanda, per ottenere il rimborso del 50% dell'ICI pagata negli anni dal 1994 al 1999. In quanto il contribuente in data 17/12/1999 ha presentato presso questo Comune dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà, dove dichiarava l'immobile inagibile. Considerato inoltre che il contribuente nell'anno 2000 non ha presentato denuncia di variazione ICI per l'anno d'imposta 1999, può questo Ente procedere al rimborso delle annualità richieste?
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22 ottobre 2002

Un contribuente con visura catastale del 27/06/2001 è venuto a conoscenza che la rendita catastale (in atti dal 23/02/2000 classamento Dm 701/94)è inferiore alla rendita utilizzata per il calcolo e il versamento dell'ici. Chiede il rimborso dal 1993 fino al 2000. Spetta il rimborso dal 2000( data di messa in atti), o dal 1993 così come chiesto dal contribuente?
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22 ottobre 2002

In riferimento alla richiesta di rimborso di un contribuente presentata in data 12/01/20001, relativa all'ICI versata per gli anni 93 e 95 si chiede se è ammissibile l'accoglimento considerato che:
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22 ottobre 2002

Si chiede di conoscere se il tasso di interesse sugli accertamenti e rimborsi dei tributi locali sia sempre del 2,5% (L. 146/98 art. 17) o se sia stato modificato da norme successive.
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22 ottobre 2002

Nel 1986, un fabbricato classificato in E/7 (chiesa) è stato accatastato in B/6 (museo) con attribuzione della relativa rendita catastale. Il fabbricato è tutt'ora destinato all'esercizio del culto, ma non in forma esclusiva, in quanto è chiuso al pubblico e viene utilizzato solo saltuariamente per la celebrazione della messa. L'apertura al pubblico, per la maggior parte turisti, viene effettuata solo su richiesta al diretto responsabile dell'immobile, che sino a due anni fa era l'Associazione Pro - Loco che l'aveva in gestione ed ora è il Parroco. Si precisa che gli interessati non hanno mai denunciato la mancanza di reddito ai sensi del 5° comma dell'art. 38 del T.U.I.R., come stabilito dal comma 1, lettera c dell'art. 7 D.Lgs. 504. L'immobile di cui sopra, pertanto, è da considerarsi esentato dal pagamento dell'ICI?
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22 ottobre 2002

Un contribuente ha presentato ricorso contro questo Ente, chiedendo alla Commissione Tributaria Provinciale l’annullamento di un avviso di liquidazione ICI, relativo all’anno 1994, notificato il 18.10.2001, adducendo le seguenti motivazioni: a) i termini per la liquidazione dell’imposta dovuta, sulla base della rendita definitiva attribuita, effettuata dall’Ufficio accertatore del Comune, sono scaduti al 31.12.1994 ai sensi dell’art. 74 della legge  342/2000, in quanto il recupero del tributo, in questi casi, deve avvenire entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello di comunicazione del classamento da parte dell’Ufficio del Territorio; b)ai sensi dell’art. 18, comma 4, della legge n. 388/2000 la deroga all’art. 3, comma 3, della legge  212/2000, per il recupero della maggiore imposta è limitata alle annualità d’imposta 1995 e successive. E’ intendimento di questo Comune costituirsi in giudizio e, a tal fine, si chiede cortesemente di volere esprimere un parere sulle motivazioni addotte dal ricorrente.
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22 ottobre 2002

Si chiede se alle aree edificabili di proprietà delle Cooperative edilizie, per il calcolo ICI, devono considerarsi i valori venali in comune commercio, senza tener conto dei vincoli esistenti sugli immobili costruiti (non commerciabili per X anni). Il calcolo ICI è riferito ad una area sulla quale oggi esistono dei fabbricati costruiti in cooperativa. Come riportiamo il valore odierno al 1995?
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22 ottobre 2002

Un contribuente occupa un'abitazione dall'1/01/1998 e presenta dichiarazione tardiva il 25/09/2001. Si mette regolarmente a ruolo ordinario 2001 senza sanzioni e interessi. Nell'avviso di accertamento degli anni 1998/1999/2000 quali sanzioni e interessi devono essere applicati? Per l'anno 2000 si applica il ravvedimento operoso? Se sì, in quale misura si applicano sanzioni e interessi?
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22 ottobre 2002

Due coniugi comproprietari di diversi immobili iscritti al catasto fabbricati hanno sugli stessi versato l’ICI dal 1993 al 2000. In data 7/12/1994 la moglie presenta domanda di ruralità degli immobili, che è stata accolta dall’Ufficio delle Entrate di XXXXXX in data 23/12/2000 riconoscendo la sussistenza dei requisiti oggettivi e reddituali per l’intera consistenza delle unità immobiliari per gli anni dal 1995 al 1999. Conseguentemente, in data 30/03/2001, i contribuenti presentano domanda di rimborso per gli anni dal 1995 al 2000, qualificandosi la moglie coltivatore diretto ed il marito coltivatore diretto in quanto collaboratore famigliare della moglie. E’ da precisare che entrambi i coniugi, nel corso degli anni, non hanno presentato altro che denunce di variazione relativamente alla percentuale di possesso degli stessi immobili. Si chiede di conoscere: 1) se il Comune è tenuto comunque al rimborso di tutte le annualità richieste (1995-2000) o solo di quelle indicate nel provvedimento (1995-1999); 2) se la domanda di ruralità, in questo caso accolta fino al 1999, debba essere ripresentata anche per il 2000 e per gli anni successivi; 3) quale può essere la motivazione per la quale è stata riconosciuta la ruralità solo per gli anni dal 1995 al 1999 e non anche per il 2000 considerato che la domanda è stata accolta dall’Ufficio delle Entrate in data 23/12/2000.
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22 ottobre 2002

La ditta concessionaria, che ha iniziato l'attività 01/01/2002, chiede provvedimento di G.M. per posticipare il pagamento della tassa dal 31/01/2002 al 31/03/2002; le motivazioni sono diverse in quanto non hanno la possibilità di controllare il ruolo e c'è incertezza dal punto di vista degli utenti che sono soggetti alla tassa. La vecchia ditta infatti non ha ancora consegnato l'elenco e  non vi sono ancora i bollettini in Euro. E' possibile fare un provvedimento di G.M. in tal senso?
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22 ottobre 2002

Un contribuente in data 26 novembre 2001 presenta a questo Ufficio una istanza di autotutela perché il fabbricato di sua proprietà è stato accatastato in data 18/07/2001 come ctg. A/2, classe 5 rendita €. 542,28, sostenendo che: 1)"la categoria, la classe e la rendita presunta dell’unità in oggetto è stata attribuita per confronto con le unità di zona"; 2)"la categoria attribuita non corrisponde alla realtà della zona". Chiede, quindi la sospensione dell’accertamento ICI sino alla definizione della rendita effettiva dell’immobile sopra citato. Questo Ufficio in data 30 gennaio u.s. rispondeva di non avere alcuna competenza in materia di classamento degli immobili; che la presentazione dell’istanza di ricorso o autotutela non ha alcun effetto sulle scadenze previste dalla disciplina tributaria e che, pertanto, si sarebbe proceduto ad emanare atti di accertamento in base alla rendita attribuita sino all’anno d’imposizione 2001 (€. 201,42) e, a decorrere dall’anno d’imposizione 2002 sulla base della rendita di €. 542,28. Si chiede se la risposta è stata corretta
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22 ottobre 2002

Questo ente deve trasformare le tariffe dei tributi locali TARSU, ICI, TOSAP, ecc. da lire in euro. Intende convertire l'importo in lire secondo il tasso fisso di conversione utilizzando due cifre decimali, trattandosi di importi originariamente espressi in migliaia di lire. L'importo finale in euro della tariffa per calcolare il tributo dovuto sara' arrotondato al centesimo di modo che se il terzo decimale e' inferiore a cinque l'importo della tariffa da applicare sara' arrotondato per difetto, mentre se e' uguale o superiore a cinque l'importo sara' arrotondato per eccesso.  Vi preghiamo di dare il vostro parere in merito alla correttezza di tale metodo, indicarci se tale metodo e' applicabile alla conversione delle tariffe del civico acquedotto e per le sanzioni da calcolare in misura percentuale, mentre, si nutrono dubbi per le sanzioni espresse in misura fissa sempre in merito all'arrotondamento che parrebbe doversi eseguire per troncamento eliminando i decimali. Si chiede inoltre se sul metodo utilizzato per l'arrotondamento e la conversione dalla lira in euro e' necessario l'atto deliberativo e se vanno contabilizzate le differenze derivanti durante la trasformazione dalla lira in euro.
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Banca dati quesiti pubblici
Quesiti resi pubblici
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Quando la normativa genera più quesiti su una particolare fattispecie o quando il quesito sollevato è ritenuto di specifico interesse per il tema affrontato, Finanza Locale rende pubblico il quesito e  il relativo parere.
Le domande sono rese pubbliche in forma spersonalizzata senza, quindi, indicare il comune che ha posto il quesito.
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