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Banca dati quesiti

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24 ottobre 2003

Qualora un contribuente risulti essere titolare di una pensione INPS (Categ. VR coltivatore diretto) dall’anno 1992 e che da quella data abbia continuato a svolgere in maniera diretta la conduzione del fondo avendo ancora aperte sia la partita I.V.A sia l’iscrizione alla Camera di Commercio come impresa agricola:
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24 ottobre 2003

Nel corso dell’attività di liquidazione svolta per il comune di XXX, è stato emesso un avviso nei confronti di un Consorzio. Da visura camerale risulta nell’oggetto sociale che il Consorzio, senza finalità speculative, si propone lo scopo di realizzare edifici da adibire a diverse finalità e di assegnarli in proprietà individuale ai soci. Il presidente del Consorzio ha prodotto richiesta di annullamento in autotutela degli atti (allegando alla richiesta i verbali di preassegnazione degli immobili, allo stato rustico, sulla base del progetto ai vari soci ed una nota con la quale indicava per ciascun socio le generalità anagrafiche e le coordinate catastali degli immobili posseduti), sostenendo che il Consorzio dovesse essere assimilato alle Cooperative edilizie.
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15 ottobre 2003

Un utente (coltivatore diretto), è proprietario di un lotto di terreno in un Comune diverso rispetto a quello di residenza, non coltivato, sito in periferia del centro abitato e ricadente a tutti gli effetti nel P.U.C. come area fabbricabile, zona B. Si chiede, come sia possibile l’esenzione dal pagamento dell’Imposta Comunale sugli Immobili.
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15 ottobre 2003

Abbiamo in corso un contenzioso per n. 2 avvisi di accertamento eseguiti d’ufficio nell’anno 2000 per mancata presentazione della dichiarazione e omesso versamento dell’imposta per la quota spettante da parte di un comproprietario di un immobile per le annualità 1993 e 1994. Il ricorso è stato presentato in Commissione Tributaria Provinciale di Cagliari in forza dell’art. 3, comma 3, dello Statuto del contribuente (i termini di prescrizione e di decadenza per gli accertamenti d’imposta non possono essere prorogati). L’avviso di trattazione da parte della Commissione Tributaria ci è pervenuto e la convocazione è prevista per il 12/11 p.v.
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15 ottobre 2003

Un contribuente I.C.I. ha venduto il proprio immobile in nuda proprietà ad un suo familiare, riservandosi l’usufrutto vita natural durante per cui il possesso verrà trasferito all’acquirente alla morte dell’usufruttuario, come cita l’atto di compravendita stipulato il 17.06.1996.Detto contribuente ha sempre versato l’I.C.I. relativa all’immobile usufruendo delle agevolazioni per abitazione principale, dato che vi abitava. Da qualche mese, la signora ha acquistato un altro immobile ed ha effettuato il cambio di residenza, sempre all’interno del nostro Comune. E’ sempre tenuta a pagare l’I.C.I. anche sull’immobile che possiede in usufrutto, anche se non vi abita? In tal caso sarebbe 2^ casa?
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15 ottobre 2003

Un fabbricato è posseduto in quota da più comproprietari; uno solo è risiede nel fabbricato in questione.Il Regolamento comunale considera abitazione principale, sia ai fini dell’applicazione dell’aliquota, sia ai fini dell’applicazione della detrazione d’imposta, le unità immobiliari concesse in comodato d’uso gratuito ai figli, nipoti ecc…Visto che il comproprietario residente non utilizza per intero la detrazione, si chiede se gli altri comproprietari (non residenti in tale immobile), possono utilizzare la parte di detrazione non utilizzata dal residente.
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15 ottobre 2003

Il Regolamento ICI del Comune di XXX, prevede che il C.C. con proprio atto, determini il valore delle aree edificabili. Se nell’anno 2003 il C.C. non provvede a determinare tale valore, i contribuenti per il versamento della relativa imposta devono tenere conto del valore delle aree determinato per l’anno 2002?
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08 ottobre 2003

Un contribuente accatastava nel 1991 immobile su due piani e otteneva nel 1999 la rendita definitiva. Tale rendita veniva notificata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno nel luogo di ubicazione dell’immobile, il contribuente non ritirava la raccomandata.Nel 1992 l’immobile otteneva dal comune l’agibilità per il solo piano terra e restava inagibile il piano superiore per difformità edilizie.Il contribuente dichiarava e pagava l’ICI nel modo seguente: rendita presunta per il piano terra, valore area fabbricabile per il piano superiore. Il comune si propone di emettere avviso di liquidazione sulla base della rendita catastale attribuita per l’intero immobile ai sensi dell’art. 74, comma 3.Si chiede se sia corretto il comportamento dell’ufficio e in particolare di precisare se sia possibile a termini di legge concedere per una unità immobiliare l’agibilità per il solo piano terra.
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08 ottobre 2003

In fase di accertamento, per gli anni 98/99 e 2000, a quest'ufficio è pervenuta, in data 11 agosto 2003, domanda di rimborso di somme versate negli anni 93/94/95/96/97/98/99/2000/01/02;Accertato che sono state realmente versate somme in eccedenza, per quali anni l'utente ha diritto al rimborso ? Nell'anno 2000 in fase di accertamento per gli anni 1993/94/95/96/97, a quest'ufficio era pervenuta una domanda di rimborso relativa agli anni in questione. Accertato che erano state realmente versate somme in eccedenza, per quali anni l'utente aveva diritto al rimborso?
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08 ottobre 2003

Questo ufficio vuole sapere il tasso di interesse da applicare agli accertamenti ICI per l’annualità2001.
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06 ottobre 2003

Con riferimento all’articolo 9 del D.Lgs. 504/92 e al 2° comma dell’articolo 58 del D.Lgs. 446/97, si chiede di conoscere se le società posseggano il requisito soggettivo previsto per fruire del regime agevolativi disciplinato dagli articoli sopra citati.
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03 ottobre 2003

Ai fini del riconoscimento della ruralità degli immobili agli effetti fiscali, i fabbricati devono soddisfare determinate condizioni fra le quali quella che prevede che il volume d’affari derivante dall’attività agricola del soggetto che conduce il fondo deve risultare superiore alla metà del suo reddito complessivo. Si chiede se per accertare l’effettivo esercizio dell’attività agricola da parte di un contribuente sia sufficiente verificare il possesso della partita IVA e se qualora il contribuente non sia in possesso di quest’ultima si possa escludere con certezza la ruralità del fabbricato. Si chiede inoltre, se per i fabbricati posseduti da titolari di trattamenti pensionistici corrisposti a seguito di attività svolta in agricoltura, il requisito della ruralità debba essere sempre riconosciuto o possa essere riconosciuto solamente nel caso in cui i possessori svolgano ancora l’attività agricola, il cui effettivo esercizio verrà accertato come sopra detto.
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Banca dati quesiti pubblici
Quesiti resi pubblici
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Quando la normativa genera più quesiti su una particolare fattispecie o quando il quesito sollevato è ritenuto di specifico interesse per il tema affrontato, Finanza Locale rende pubblico il quesito e  il relativo parere.
Le domande sono rese pubbliche in forma spersonalizzata senza, quindi, indicare il comune che ha posto il quesito.
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