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18 novembre 2005

Per il calcolo dell'ICI 2€/mq, i mq soggetti a condono sono da prendere a base in egual misura sulla superficie residenziale e quella non residenziale o si prende la superficie complessiva e quindi, quella non residenziale, calcolata allo 0,60%?
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14 novembre 2005

Espongo il seguente quesito al fine di verificare se è corretto procedere ad un rimborso ICI oppure se un eventuale provvedimento di rimborso oltre i termini cagionerebbe danno erariale all’Ente:
Il 13 giugno 2003 è stato notificato ad un contribuente avviso di accertamento, motivato dal mancato versamento dell’ICI su alcune aree fabbricabili regolarmente pagato in data 5 agosto 2003. In data 31 marzo 2005 il contribuente trasmette istanza di rimborso in quanto una delle aree in questione è pertinenziale ad un fabbricato per il quale viene regolarmente corrisposta la relativa imposta. Premesso che, dalle verifiche effettuate e dalle recenti sentenze di cassazione si ritiene legittima l’istanza del contribuente vorrei verificare la correttezza dei termini. Devo considerare il termine di 60 giorni dalla notifica dell’atto accertativo entro il quale il contribuente avrebbe dovuto presentare le proprie memorie difensive oppure posso ritenere l’istanza valida considerando il termine dei 3 anni dal pagamento (5 agosto 2003) entro il quale il soggetto può richiedere l’ICI indebitamente versata ?
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11 novembre 2005

Nel 1994 un contribuente ha dichiarato, a questo Comune, un fabbricato per il quale ha regolarmente pagato l'ICI fino all'anno 2004. Nel 2005 presenta una domanda di rimborso per l'ICI versata in tutti questi anni in quanto l'immobile denunciato nel 1994 non è ubicato nel nostro Comune ma in un altro.
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10 novembre 2005

Madre e figlia risultano comproprietari al 50%. Alla morte della madre, la proprietà dell'immobile viene così suddivisa:
- la figlia comproprietaria per il 66,67%;
- l'altra figlia per il 16,67%;
- il marito per il 16,67%.
Il marito unico occupante, non risiede più nell'immobile oggetto di imposizione, ma è alloggiato presso una casa di riposo dove è stata trasferita anche la residenza. Il nostro Regolamento I.C.I. considera abitazione principale con l'applicazione dell'aliquota ridotta e relativa detrazione, le unità immobiliari concesse in uso gratuito tra affini di 1° grado ed anche le unità immobilari possedute a titolo di proprietà o usufrutto da soggetti residenti in istituti di ricovero, purchè non locate.
Qual'è la procedura esatta per il calcolo dell'imposta I.C.I. tra i diversi comproprietari?
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10 novembre 2005

In riferimento alle istruzioni dettate annualmente con decreto del Ministero dell'Economia e Finanze circa le modalità per la presentazione della dichiarazione ICI, laddove è stabilito che il comune, anche se non richiesto, deve rilasciare ricevuta, vorremo delucidazioni in merito a detta formalità.
In particolare ci si chiede se sia obbligatorio emettere ricevuta su blocchetti prenumerati o sia sufficiente il timbro di accettazione con la data rilasciato dall'ufficio protocollo su copia della denuncia del contribuente."
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09 novembre 2005

A giugno 2005 è stato modificato il PRG. E' corretto informare i contribuenti che hanno un terreno che è diventato fabbricabile e chiedergli il pagamento dell'ICI dall'approvazione del PRG?
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31 ottobre 2005

Quando gli immobili sono venduti con scrittura privata, non registrata, chi deve pagare l'ICI?
L'ufficio tributi, nel caso, ci fosse comunicazione ICI del proprietario, che ha acquistato con scrittura privata, ma non venisse pagata l'imposta, a chi deve intestare gli avvisi di liquidazione?
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31 ottobre 2005

Un fabbricato, suddiviso in diversi subalterni, risulta originariamente posseduto al 100% dal marito deceduto il 22/03/1963. In base alle risultanze catastali risulta che la moglie è usufruttuaria di 1/3 e i tre figli proprietari di 1/3 ciascuno.
Questo ufficio, per il calcolo ICI, ha ripartito la quota di possesso in questo modo: coniuge (usufruttuaria) 33,33%, ciascuno dei figli 22,22% di possesso (soggetto ICI) e 11,11% nudo proprietario (non soggetti ICI). Si precisa che la moglie abita in uno dei subalterni.
E’ corretta la ripartizione delle quote di possesso effettuata dal Comune?
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28 ottobre 2005

Quest’ufficio deve procedere all’attività di accertamento I.C.I. per le aree fabbricabili per l’anno 2001.
In considerazione del fatto che in data 05/08/2001 è stato approvato il nuovo P.R.G., che ha reso inedificabili alcune aree, ha ampliato l’estensione di altre, mentre altre aree sono incluse in nuova Zona, si chiede come sia più giusto procedere per l’emissione degli accertamenti:
- calcolare l’I.C.I. per 7 mesi sull’area edificabile così come risulta inclusa nel vecchio P.R.G. considerando il vecchio valore, e per 5 mesi sulla nuova situazione che si è venuta a creare con il nuovo P.R.G. (inedificabilità dell’area, aumento di valore o diminuzione di valore per mutata classificazione della Zona in cui rientra l’area edificabile o estensione della stessa;
- oppure, tenendo presente l’art. 5, comma 5 del D.lgs. n.504/92 il quale dispone:
“Per le aree fabbricabili, il valore è costituito da quello venale in comune commercio al 1° gennaio dell’anno di imposizione, avendo riguardo alla zona territoriale di ubicazione, …omissis …”
devo calcolare l’imposta dovuta per tutto l’anno 2001 sulle Zone del vecchio Piano Regolatore con i relativi valori per l’anno 2001.
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12 ottobre 2005

L’art. 7 del D.Lgs. 504/92 prevede l’esenzione dall’imposta comunale sugli immobili per le pertinenze dei fabbricati destinate esclusivamente all’esercizio del culto.
Si chiede se la casa parrocchiale data in locazione a terzi e quindi non utilizzata dai parroci è soggetta all’imposta.
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12 ottobre 2005

L'ufficio sta valutando le dichiarazioni Tarsu di alcuni contribuenti e siccome è stata dichiarata una decorrenza d'uso antecedente l'anno 2000, si chiede se è possebile emettere un avviso di accertamento per omessa denuncia Tarsu relativa all'anno 2000 entro il 31.12.2005.
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10 ottobre 2005

E' necessario che l'Amministrazione approvi con norma regolamentaria la volontà di addebito delle spese di notifica negli atti di liquidazione o di accertamento determinandone anche l'importo oppure è sufficiente il decreto ministeriale 08/01/2001 che impone ai comuni l'obbligo di indicare l'importo delle suddette spese nell'atto da notificare?
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Le domande sono rese pubbliche in forma spersonalizzata senza, quindi, indicare il comune che ha posto il quesito.
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