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Banca dati quesiti

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06 dicembre 2006

Un contribuente ha presentato dichiarazione ICI nell’anno 1993 assegnando rendita presunta a 3 immobili di sua proprietà, di cui uno A/5, di fatto iscritti al catasto terreni come rurali e da allora ad oggi ha continuato a versare l’ICI utilizzando quei valori.
Il Comune ha inviato una nota al contribuente ricordandogli l’obbligo di adempiere alle procedure di accatastamento sia richiamando la L. 388/2000, ex art. 64 che la L. 311/2004, commi 336-337.
In questi giorni l’Ufficio è venuto a conoscenza dell’accatastamento effettuato dal contribuente rilevando una discreta differenza di valore (A/5 accatastato A/7).
L’Ufficio ritiene di poter recuperare la differenza d’imposta sulla base dei valori odierni assegnati, ma da quale anno partire:
- dal 2002, considerando che il 31.12.2001 era l’ultimo termine fissato per l’iscrizione in catasto dei fabbricati ex-rurali?
- dal 2003, perché deve intendersi avviso di liquidazione?
- dal 2001, alla pari di un avviso di accertamento vista l’inadempienza del contribuente?
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29 novembre 2006

L’art. 18 – Incentivi al personale del Regolamento I.C.I. recita:

“1. In relazione a quanto consentito dall’art. 3, comma 57, della Legge 23/12/1996 n. 662 e dalla lettera p) del comma 1 dell’art. 59 del D.Lgs 15/12/1997 n. 446, una percentuale del gettito dell’Imposta Comunale sugli Immobili, è destinata al potenziamento degli uffici tributari del Comune, ivi compresa la possibilità di attribuire compensi incentivanti al personale dell’Ufficio Tributi.
2. Per le finalità di cui sopra la Giunta Comunale adotta apposito “Regolamento per la ripartizione del Fondo Speciale per il potenziamento dell’Ufficio Tributi” e determina annualmente la percentuale del gettito I.C.I. per la costituzione del fondo.”

Nonostante che l’ufficio annualmente proponga alla Giunta Comunale l’adozione del Regolamento per la ripartizione del Fondo Speciale per il potenziamento dell’Ufficio Tributi, la proposta viene sempre respinta senza una motivazione precisa ma facendo riferimento a un generico “problemi di bilancio”.

Si precisa che l’Ufficio Tributi emette annualmente (su 4.500 contribuenti) una media annua di 1.500 avvisi di liquidazione e/o accertamento.

Si chiede se è legittimo che la Giunta Comunale non conceda il suddetto incentivo e che cosa è possibile fare al fine della concessione.
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28 novembre 2006

Questo Ufficio ha emesso ruolo coattivo per riscossione Ici riferito a tre persone fisiche.
Il concessionario ha comunicato l’inesigibilità delle partite con la seguente motivazione:
“ IST INSIN. PROC. CONC. TARDIVA CON INT. AVVOCATO”.
Da questa motivazione sembra pertanto evincere che c’è stata un’insinuazione tardiva nella procedura concorsuale.
L’Ufficio ha verificato, da un incrocio di dati (SIATEL), che i contribuenti risultano in attività, quindi possessori di redditi e pertanto ha chiesto al concessionario una verifica ulteriore ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 19 punto 6, del D.Lgs. 112/99.
E’ corretto pretendere dal concessionario la riscossione delle quote attualmente dichiarate inesigibili sul presupposto che l’ICI non pagata era riferita ai fabbricati di proprietà della persona fisica e non alla Società fallita?

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28 novembre 2006

Il proprietario di un immobile abusivo ha fatto richiesta di condono il 27/03/1986. In data 29/06/2005 gli è stata rilasciata concessione in sanatoria. In data 08/09/2005 presenta istanza di autotutela all'Agenzia del Territorio, al fine di ridurre una rendita assegnata fin dal 1991 con classamento automatico di cui non era a conoscenza.
L' 08/11/2005 l'Agenzia del Territorio gli notifica una rendita inferiore con la seguente dicitura: "Variazione rettifica d'ufficio ".
Si chiede
1)se la rendita variata ha efficacia retroattiva fin dal 1993;
2)se, considerato che il contribuente non ha mai presentato denuncia e mai effettuato pagamenti, il Comune può procedere all'accertamento dall'anno 1993;
3) se lo stesso è soggetto a sanzioni e interessi.

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28 novembre 2006

Abbiamo inviato un avviso di accertamento ICI nei confronti di un soggetto che in base ai dati catastali risulta essere proprietario di alcune unità immobiliari.
Il suddetto soggetto ci ha inviato copia della nota di trascrizione alla conservatoria dei registri immobiliari dai quali risulta che gli immobili sono stati pignorati con atto giudiziario del 1999 a favore di una banca.
La stessa persona ci ha riferito, inoltre, che i suddetti immobili sono stati venduti all’asta nel 2006.
Si chiede chi era tenuto al versamento dell’ICI nel periodo intercorrente fra il pignoramento e la vendita all’asta ed il riferimento normativo che eventualmente disciplina la fattispecie.
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17 novembre 2006

Il decreto Milleproroghe n. 273 del 30.12.2005 non ha riproposto la proroga I.C.I. riguardante gli accertamenti del 2001 e seguenti.
Questo Comune con atto consiliare n. 22 del 28.03.2006, prima dell’approvazione del Bilancio 2006, ha modificato il proprio regolamento, vedi art. 11.
Detto regolamento è entrato in vigore il 1° gennaio 2006.
E’ legittimo notificare gli avvisi di accertamento per gli anni 2001 e 2002 ?
Ovvero, cosa può essere ancora notificato ?
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16 novembre 2006

I terreni che non vengono coltivati ma che sono iscritti nel catasto terreni, sono da considerarsi esenti da ICI in quanto incolti o devono versare l'ICI sulla base del reddito dominicale indicato nella visura catastale ?

Si chiede, inoltre, la definizione di terreno incolto e perciò non soggetto ad ICI.
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09 novembre 2006

Un immobile varia di categoria durante l'anno (es. il 01/07/2001 da categoria C6 a categoria C1); cambiando la rendita, è previsto accertare fino a luglio 2001 su una rendita e da luglio in poi su un'altra rendita o si considera la rendita valida al 01/01/2001 per tutto l'anno?

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31 ottobre 2006

Un contribuente ha proposto ricorso avverso un avviso di accertamento, per parziale pagamento dell’imposta, deducendo la prescrizione dell’atto poiché lo stesso doveva essere notificato entro i 3 anni ex lege 504/92 e non i 5 anni così come previsto dal regolamento comunale.
La stessa eccepisce che la notifica quinquennale è prevista solo per le comunicazioni ex lege 446/97 e non per le dichiarazioni ICI secondo la quale vale il termine triennale di prescrizione.
Il Comune ribadisce la congruenza del termine di 5 anni per la notifica previsto dal regolamento comunale; inoltre, lo stesso, contesta alla contribuente che il supplemento di imposta è richiesto in quanto il proprio terreno - che nell’anno della dichiarazione ICI 1993 era agricolo - nell’anno 2001 è divenuto edificabile e, la contribuente, non ha mai effettuato la comunicazione di variazione così come previsto ex lege 504/1992.
Il Comune ha accertato il valore del terreno in esame, a seguito di un atto di vendita per area edificabile acquisito dall’anagrafe tributaria nell’anno 2003, che la contribuente ha regolarmente pagato senza comunicare nulla al suddetto Comune.
Dopodichè il Comune ha regolarmente emesso l’avviso di accertamento per l’anno 2003.
Il Comune ha fatto proprio il D. Lgs. n°446/1997 art. n°59, comma n°1.
Vorrei sapere se, quindi, il termine quinquennale per la notifica prevista dal regolamento comunale è valido e se prevale sul termine di tre anni previsto dalla legge 504/1992 e se la prescrizione di 5 anni vale solo per la comunicazione.
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27 ottobre 2006

Si chiede se, allo stato attuale, sia già operante la disciplina dettata, in materia di Tarsu, dal D.Lgs.152/2006. In particolare, se le attività commerciali svolte in superfici superiori a mq.250 vanno esonerate dal pagamento della Tassa in quanto i loro rifiuti vanno considerati non più assimilabili agli urbani, bensì speciali.
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26 ottobre 2006

Un contribuente, essendosi trasferito in una casa di riposo, ha comunque diritto alla detrazione per l'abitazione principale?
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23 ottobre 2006

Un contribuente ha ricevuto in eredità una abitazione che però risulta collegata alla sua abitazione principale e ne usufruisce come abitazione principale. Può essere in tal caso fatta la detrazione come abitazione principale anche se in catasto ha una rendita separata ?
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Banca dati quesiti pubblici
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