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Banca dati quesiti

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23 marzo 2005

Aliquota ICI applicabile sulla prima casa
Ad un contribuente è stato accertato un minore versamento d’imposta emerso da un raffronto tra la dichiarazione ICI ed i versamenti corrisposti. Il contribuente ha richiesto l’annullamento del provvedimento in quanto sostiene che l’immobile accertato è da considerarsi abitazione principale pur essendo stato commesso un errore nella compilazione della dichiarazione ICI.
In sostanza il dubbio sorge sulla corretta applicazione del concetto di abitazione principale, in quanto il contribuente suddetto, premesso che anagraficamente è residente in altro Comune ed appartenendo alle forze di Polizia presta servizio ancora in un terzo Comune, sostiene che l’immobile gode delle agevolazioni fiscali previste in materia di ICI. La controparte sottopone all’attenzione dell’Ufficio anche quanto stabilisce l’art.66 della L.342/2000 che prevede delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa da parte degli appartenenti alle Forze dell’ordine ai fini dell’applicazione dell’IRPEF o dell’IVA. Considerato che ai fini ICI è rilevante la sussistenza del requisito di “dimora abituale” nell’immobile, vista l’eccezionalità del caso in cui il soggetto per motivi di lavoro è sottoposto a spostamenti sussistono le condizioni per poter annullare l’accertamento in autotutela?
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22 marzo 2005

Un contribuente ha presentato il 07/03/2005 al Comune istanza di rimborso Ici dal 1993 al 2004. Questo utente era già in possesso di una rendita definitiva già dal 1993, la quale rispetto alla reale situazione dell'immobile era troppo elevata, quindi ha presentato a dicembre del 2004 richiesta all'ufficio del catasto per un cambiamento di rendita, più idonea alle caratteristiche del suo immobile ( si precisa che l'immobile è rimasto invariato non vi è stata alcuna modifica strutturale). In data 03/03/2005 ha ricevuto una comunicazione da parte del catasto con l'ammontare della nuova rendita nettamente inferiore rispetto alla precedente.
Ho letto l'articolo da "Italia Oggi" del 09/03/2005 della Ctp di Campobasso che parla di rimborso ici dall'anno 1993.
Vorrei sapere se devo provvedere al rimborso dell'imposta versata in più:
? dall'anno 1993 all'anno 2004?
? dall'anno 2002 all'anno 2004 cioè i tre anni precedenti all'istanza di rimborso?
Oppure nulla è dovuto in quanto la nuova rendita ha valore semplicemente a partire dalla data della notifica? (in questo caso il contribuente ha ricevuto solo una comunicazione della nuova rendita e non la notifica).
La notifica della nuova rendita verrà effettuata anche al Comune?
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22 marzo 2005

L'imposta sulla pubblicità di cui in oggetto è dovuta per le targhe mediche di piccole dimensioni indicanti il nome del medico e l'orario delle visite ?
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15 marzo 2005

Un contribuente, all'atto dell'attribuzione definitiva (anno 1993) propose ricorso alla commissione tributaria. Detto ricorso e' stato accolto e l'Agenzia del Territorio ha notificato la nuova rendita al contribuente (inferiore a quella precedente) in data 28 febbraio 2005. Il contribuente a questo punto ha richiesto al Comune il rimborso delle somme pagate in piu' a titolo di ICI: come deve operare l'ufficio tributi? Deve procedere al rimborso? In caso affermativo, per quante annualita'? Oppure vale il disposto del comma 2 dell'art. 74 della legge 342/2000, il quale prevede, tra l'altro, che "non si fa luogo in alcun caso a rimborso di importi comunque pagati"?
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04 marzo 2005

E' giusto che una cooperativa a proprietà indivisa paghi l'ICI sui fabbricati per conto dei soci assegnatari, riconoscendosi la detrazione prima casa, abitazione principale su tutte le abitazioni?
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04 marzo 2005

I contribuenti che non provvedono entro i termini stabiliti al versamento delle somme accertate e liquidate dall'amministrazione comunale a titolo di ICI possono vedersi successivamente richiedere un ulteriore sanzione oltre a quella irrogata ?
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03 marzo 2005

Ai fini della ruralità degli immobili:
- trattasi di un immobile accatastato nel 2000;
- l'immobile destinato ad edilizia abitativa, soddisfa tutte le condizioni dettate dall'art.2 D.P.R. 139/98;
- iscrizione del soggetto, che utilizza l'immobile per uso abitativo, alla Camera di commercio con attribuzione della partita I.V.A.
- titolarità del soggetto di pensione cat.VR e cancellazione dagli elenchi nominativi INPS con conseguente non pagamento dei contributi volontari.
Con queste condizioni il soggetto interessato gode comunque della esenzione dal pagamento I.C.I.? Oppure vale la stessa logica del terreno non edificabile, coltivato dal soggetto pensionato, non più iscritto all'albo e, non in regola con i versamenti contributivi, che perde il beneficio per l'esenzione dal pagamento I.C.I.?
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02 marzo 2005

Si richiedono informazioni sui riferimenti legislativi relativi all'introduzione della dichiarazione di successione come sostituto della presentazione della dichiarazione ICI.
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01 marzo 2005

Premesso che questo Comune ha mantenuto la TOSAP, si chiede di conoscere se le aziende di erogazione dei pubblici servizi (Enel, Gas, Telecom) oltre a corrispondere annualmente €. 0,775 a utenza per TOSAP (art. 63 D.Lgs. 446/97), possono essere tenute alla corresponsione anche di un canone di concessione annuo. Se sì, su che base e come disciplinarlo?
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28 febbraio 2005

Un fabbricato risulta originariamente posseduto al 100% da uno dei coniugi . Successivamente in seguito al decesso del marito, ai fini del controllo ICI, l'ufficio suddivide la proprietà, in base alle risultanze catastali, tra il coniuge superstite e gli eredi nella misura rispettivamente di 1/3 e di 2/3 suddivisi in parti uguali tra i figli. Dalla visura non risulta costituito nessun diritto di usufrutto. L'elaborazione per l'anno 1999 porta all'emissione degli avvisi di accertamento e liquidazione per i figli in quanto non hanno mai denunciato l'immobile né comunicato che sullo stesso la madre gode del diritto di abitazione. Gli avvisi vengono contestati vantando il riconoscimento del diritto di abitazione alla madre. E' legittimo in questo caso l'annullamento degli atti? Se sì, quale è il giustificato motivo? Si chiede inoltre se il soggetto che gode del diritto di abitazione è tenuto a darne comunicazione al Comune e come tale diritto si costituisce.
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25 febbraio 2005

Questo ufficio ha emesso lo scorso mese di dicembre avvisi di accertamento per le annualità 1998, 1999, 2000 e 2001 per infedele denuncia ad un contribuente possessore di un’area fabbricabile di mq 1.000 ubicata nel nostro Comune. Il contribuente aveva dichiarato l’area fabbricabile nel 1993 per un importo di Lire 35.000.000 e da allora aveva sempre versato l’I.C.I. in base al valore dichiarato nel 1993. Detto contribuente ha rivenduto il terreno nel 2001 per un importo di € 129.000,00.

Facendo riferimento ed applicando i valori minimi per metro quadro per le aree fabbricabili stabiliti annualmente dalla Giunta Comunale (al di sotto dei quali l’ufficio procede ad accertamento), sono stati emessi gli avvisi di accertamento sopra elencati. Il contribuente chiede ora l’annullamento dell’avviso riferito all’annualità 1998 sostenendo che l’accertamento andava notificato entro il 31.12.2003 e che quindi si tratta di un’annualità prescritta.

L’ufficio ritiene di avere potuto emettere l’avviso in quanto il contribuente avrebbe dovuto presentare una nuova denuncia per l’anno 1998 con un nuovo valore dell’area fabbricabile entro luglio 1999.Si chiede se tale ragionamento può essere ritenuto corretto oppure no.
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25 febbraio 2005

Con il Concessionario della Riscossione stiamo procedendo alla predisposizione e meccanizzazione delle liste ruoli coattivi canone acqua e quota depurazione e fognatura anni 1992/93/94/95/96/97/98/99 (prescrizione a suo tempo interrotta con raccomandate a.r. e successivamente avvisi di pagamento inviati con notifica).

Il regolamento comunale del servizio idrico non parla di sanzioni per omesso versamento e tuttavia si ritiene che per gli anni per i quali gli attuali canoni depurazione e reflua avevano natura tributaria, si debba applicare la sanzione di legge del 30% per omesso versamento.

Chiediamo se riteniate corretta questa impostazione ed in caso affermativo quali siano fra quelli indicati (periodo 1992/1999) gli anni per i quali la quota depurazione e fognatura aveva natura tributaria.
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Banca dati quesiti pubblici
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