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Banca dati quesiti

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06 maggio 2005

Un contribuente è deceduto e ha lasciato in eredità l'abitazione ai suoi tre figli. Dei tre solo due hanno la residenza presso l'abitazione in questione e l'altra ha ceduto l'abitazione in comodato d'uso alla sorella che possiede la residenza chiedendo anche di poter usufruire della detrazione per abitazione principale per la parte ceduta in comodato. Il nostro regolamento prevede che l'abitazione principale è anche quella concessa in uso gratuito dal possessore ai suoi familiari ( parenti fino al terzo grado ed affini fino al secondo grado). L'ufficio ha accordato la richiesta e i versamenti vengono intestati ai tre proprietari e ad ognuno viene calcolata la detrazione prima casa è corretto? O sarebbe stato più giusto fare l'intero versamento da chi ha ottenuto l'immobile in comodato d'uso?
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04 maggio 2005

Quali anni si possono recuperare per omesso versamento TOSAP?
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04 maggio 2005

Un contribuente ha sempre versato l’imposta su rendita presunta. Il 15/07/04 la rendita definitiva, inferiore alla presunta, è messa in atti.
Spetta il rimborso per gli anni precedenti?
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28 aprile 2005

Il comune xxx ha emesso avviso di liquidazione anno 1999 a un contribuente per mancato versamento.
Il contribuente, in sede di autotutela ha presentato il bollettino di versamento ICI anno 1999 fatto al comune yyy anzichè al competente comune di xxx. In questa sede il contribuente ha constatato che dal 1994 al 2003 erano stati effettuati versamenti al comune yyy anzichè al comune xxx.
Separatamente quindi il comune xxx ed il contribuente hanno rivolto istanza al comune yyy affinche' riversasse le somme indebitamente incassate al comune xxx almeno dal 1999, anno in cui il comune xxx ha iniziato l'accertamento del suddetto contribuente, e per tutti gli anni seguenti. Il comune yyy ha risposto al contribuente che ai sensi dell'art.13 dlgs 504/92 ha riversato al comune xxx solo gli anni 2001-2002-2003.
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28 aprile 2005

Un contribuente è deceduto lasciando un immobile a tre eredi proprietari tutti per 1/3. Uno degli eredi per usufruire delle agevolazioni fiscali ha dichiarato che prenderà, entro 18 mesi, la residenza presso il suddetto immobile. Questo soggetto può usufruire per intero della detrazione per abitazione principale (probabilmente non pagando imposta) mentre gli altri due devono pagare la propria quota con aliquota prevista per seconda abitazione senza poter usufruire di alcuna agevolazione. Si chiede cortesemente di conoscere il vostro parere sull'interpretazione che l'ufficio ha fornito al contribuente.
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27 aprile 2005

Vorrei sapere se è regolare la spedizione degli avvisi d'accertamento e liquidazione tramite raccomandata ordinaria A/R visto l'art. 3 del decreto legge 15 settembre 1990, n. 261, convertito, con modificazioni, dalla legge 12/11/1990, n. 331, in cui, tra l'altro: al comma 4, si dispone che gli avvisi di accertamento parziale di cui all'art. 41-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, possono essere notificati mediante raccomandata con avviso di ricevimento; al comma 5 si prevede cha la disposizione recata dal precedente comma 4, si applica anche per le notifiche delle richieste di dati e notizie che gli uffici periferici dell'amministrazione finanziaria e i centri informativi inviano in conformità alle singole leggi di imposta.
La firma da parte del Funzionario Responsabile negli avvisi ICI può essere sostituita con la firma informatica?
Entro il 31/12/2004 si sarebbero dovuti notificare gli avvisi di liquidazione 1999 o erano già caduti in prescrizione in base alla finanziaria 2004?
Inoltre l'avviso di liquidazione ici 1999 spedito il 29/12/2004 e notificato il 3 gennaio 2005 deve essere annullato?
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12 aprile 2005

Il Comune ha stipulato una convenzione nell'agosto del 2001 per l'attività di accertamento e di liquidazione fissando come percentuale di fatturazione il 45% dell'accertato al netto di IVA. Vorrei cortesemente sapere se è legale fissare una percentuale peraltro cosi' alta sull'accertato e non sull'incassato.
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12 aprile 2005

Un contribuente non ha versato l'ICI per l'annualità 2003 in quanto ha versato in più per gli anni precedenti. Lo stesso contribuente ha presentato la domanda per compensare l'annualità in questione con i versamenti degli anni passati. Lo stesso ha continuato a versare per l'annualità 2004 quanto dovuto. Il contribuente chiede di non versare per il 2003 la sanzione del 30% in quanto il mancato versamento non è dipeso dalla sua volontà ma dal fatto che le si è fatto credere di poter compensare con i versamenti già fatti l'annualità mancante. Il fatto è che nel nostro regolamento non è prevista la compensazione ma solo il rimborso. Il contribuente si rifiuta di pagare la sanzione ma chiede di poter versare l'imposta con gli interessi dovuti per gli anni 2003/2004.
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04 aprile 2005

Vorrei sapere quali sono le norme di applicazione delle sanzioni aggiornate ad oggi nel caso di accertamento TARSU e quelle che si dovrebbero applicare nel caso di omessa o infedele dichiarazione. Inoltre quali sono i termini esatti per procedere all'accertamento, fino a che anno si può tornare a ritroso?
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31 marzo 2005

È pervenuta una istanza di accertamento con adesione relativa ad un avviso di accertamento Ici per aree edificabili comprese in Zona C di espansione non lottizzate e non dotate di strumenti urbanistici attuativi.
Si chiede quali provvedimenti deve adottare l’ufficio alla luce della sentenza della Corte di Cassazione nr. 21644 del 2004.
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31 marzo 2005

È stato rilevato il mancato pagamento da parte di alcuni ambulanti, frequentatori del mercato settimanale in base alle presenze al mercato stesso; nonostante i solleciti, alcuni contribuenti hanno continuato a non versare quanto dovuto.
Si chiede se è possibile procedere direttamente all’iscrizione a ruolo coattivo delle somme non versate oppure emettere prima gli avvisi di accertamento.
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31 marzo 2005

Una Srl, proprietaria di un immobile classificato D/7, il 1° gennaio 1996 concede in affitto tale immobile ad altra società.
Nel giugno 1996 si apre i fallimento della Srl proprietaria dell’immobile, la procedura fallimentare si chiude il 17/12/2004 con la vendita del sopraccitato immobile.
Il curatore fallimentare ha provveduto entro 3 mesi dalla chiusura del fallimento, come previsto dall’art. 10, c. 6 del D.Lgs. 504/92, a presentare dichiarazione di variazione Ici con allegata dichiarazione sostitutiva, quest’ultima resa dal presidente del consiglio di amministrazione della società affittuaria, con la quale si dichiara che l’immobile di cui sopra sin dall’01/01/1998 era inagibile ed inutilizzabile per la presenza di numerose crepe nei muri portanti.
Il curatore fallimentare ha versato l’Ici, pertanto, per intero, dalla data di apertura del fallimento fino al 31/12/97, e al 50%, come previsto dall’art. 8, c. 1 del D.Lgs. 504/92, dall’01/01/98 alla data di vendita dell’immobile.
Si chiede se tale procedura sia corretta e in particolare chi era tenuto a produrre dichiarazione sostitutiva per inagibilità dell’immobile, il curatore fallimentare o l’affittuario? Entro quale data doveva essere presentata la dichiarazione sostitutiva?
È applicabile nella fattispecie la riduzione di cui all’art. 8, c. 1 del D.Lgs. 504/92?
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Banca dati quesiti pubblici
Quesiti resi pubblici
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Quando la normativa genera più quesiti su una particolare fattispecie o quando il quesito sollevato è ritenuto di specifico interesse per il tema affrontato, Finanza Locale rende pubblico il quesito e  il relativo parere.
Le domande sono rese pubbliche in forma spersonalizzata senza, quindi, indicare il comune che ha posto il quesito.
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