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13 maggio 2009

Il D.L. n° 93 del 27/05/08 ha stabilito le esenzione per l'abitazione principale nonchè quelle assimilate dal comune con regolamento vigente alla data di entrata in vigore di detto D.L.
Considerato che questo comune ha stabilito, con proprio regolamento ICI, entrato in vigore nel 2007, che gli immobili posseduti da cittadini italiani residenti all'estero sono assimilati all'abitazione principale, la Ns. interpretazione è che anche per questi casi sia prevista l'esenzione.
La risoluzione 1/DF del 04/03/09, che fornisce ulteriori "chiarimenti" in merito all'assimilazione delle abitazioni principali, indica espressamente quali siano i soli casi riconducibili all'assimilazione in discorso e diversamente da quanto indicato nella risoluzione n° 12/DF del 05/06/08, che indica l'esenzione in questione nel caso in cui i regolamenti comunali, vigenti alla data del 29 maggio 2008, ne abbiano espressamente previsto l’assimilazione all’abitazione principale, non prevede tale agevolazione.
Chiediamo pertanto chiarimenti in merito anche in virtù della predisposizione della modulistica x il 2009.
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13 maggio 2009

COME SI DEVE COMPORTARE L'UFFICIO NEI CONFRONTI DI UN CONTRIBUENTE CHE POSSIEDE UN IMMOBILE COMPLETAMENTE ACCATASTATO MA IN REALTA' ALLO STATO GREZZO? IL CONTRIBUENTE PUO' PAGARE L'IMPOSTA COME AREA FABBRICABILE? NEL REGOLAMENTO PUO' ESSERE INSERITO UN ARTICOLO PER DISCIPLINARE SITUAZIONI DI QUESTO TIPO?
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06 maggio 2009

Su un'area edificabile è stata rilasciata concessione edilizia per la costruzione di un fabbricato per civile abitazione.
Dopo circa due anni il fabbricato, ancora grezzo, viene accatastato nel catasto fabbricati con categoria F3.
Come si può determinare l'incremento di valore dell'area, visto che la delibera comunale sulla determinazione del valore venale delle aree edificabili specifica solo il valore del terreno prima della edificazione?
E' corretto emettere un avviso di accertamento su fabbricato grezzo con rendita presunta pari alla metà di quella definitiva?
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30 aprile 2009

Un contribuente presenta istanza di rimborso per gli anni 2004-2005-2006-2007 per maggiore imposta ICI versata a seguito di rendita definitiva superiore a quella presunta (costituzione in atti dal 26/1/2009). Si richiede se unitamente all’imposta debbano essere rimborsati gli interessi, ed in caso affermativo se debbano decorrere dalla data di avvenuto versamento come disposto dal comma 165 Finanziaria 2007.
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21 aprile 2009

COMUNE DI CRACO – UFFICIO TRIBUTI-

Fino al 2004 il Demanio dello Stato è stato proprietario di 80 alloggi di edilizia residenziale, ubicati nel Comune di Craco, costruiti nel 1970 a seguito di trasferimento dell’abitato con leggi speciali, gestiti e quindi assegnati regolarmente agli aventi diritto dall’ istituto autonomo case popolari di Matera e per i quali gli inquilini pagano un fitto. Per tali alloggi l’Agenzia del Territorio ci ha versato l’ICI dovuta fino al 2004.
Per effetto dell’art. 1, comma 441 della legge 30.12.2004, n.311, la proprietà dei citati alloggi è stata trasferita al Comune di Craco; di conseguenza , a decorrere dal 2005, non ci è stata più versata l’ICI.
Attualmente il mio Comune sta vendendo gli alloggi su richiesta degli inquilini ad un costo determinato dall’istituto autonomo case popolari. L’importo così determinato (circa € 20.000,00 per ogni alloggio) viene versato dall’acquirente in un fondo speciale dello stato a disposizione dell’istituto autonomo case popolari. Praticamente il Comune gestisce solo la fase burocratica della vendita .
Domande
Qual è l’imposizione ai fini ICI fino al 2004 e dal 2005 dei citati alloggi?
Fino al 2004 si applica la detrazione per abitazione principale?
E’ da applicare la norma per la quale l’imposta non si applica per gli immobili di cui il Comune è proprietario visto che i fondi non rimangono nelle casse comunali?
Nella certificazione da inoltrare entro il 30 aprile 2009 si devono conteggiare come minor gettito?

Distinti saluti
Il funzionario responsabile dell’ICI: Pasquale Lo Franco
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16 aprile 2009

in data dicembre 2008 è stato notificato un avviso di accertamento ici per omesso versamento dell'imposta per l'anno 2003. in data gennaio 2009 il contribuente ha presentato istanza fornendo le ricevute attestanti il parziale versamento dellimposta dovuta. il comune ha annullato l'atto e in data 27/02/09 ha emesso un nuovo avviso di accertamento per la differenza d'imposta senza far riferimento all'atto precedente. Il contribuente in autotula ha chiesto l'annullamento del nuovo atto per prescrizione dei termini di accertamento relativi all'imposta per l'anno 2003. il contribuente ha ragione? l'atto va annullato oppure esiste qualche possibilita' che il contribuente debba versare la differenza dovuta?
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10 aprile 2009

Con delibera di Consiglio Comunale del 30 settembre 2008 questo comune ha provveduto ad individuare il tipo di pertinenze (tipologia catastale)e il numero massimo delle medesime, alla luce delle sentenze delle varie sezioni di controllo della corte dei conti delle varie regioni che in sostanza affermano che i regolamenti ICI non possono essere modificati a seguito dell'entrata in vigore del d.l. 93/2008.

E' giusto il comportamento adottato dal Comune visto che il decreto

legge 93 non parla affatto di pertinenze e si riferisce soltanto l'esenzione per l'abitazione principale?
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06 aprile 2009

Un ns.contribuente chiede il rimborso ICI 2008 per una quota pagata relativa ad un immobile, ricevuto in eredità dal padre, in comproprietà con la madre dove quest'ultima risiede. Per gli anni precedenti sia lui che la madre hanno pagato il 50% ciascuno, mentre per l'anno 2008, rivendica, al fine di ottenere il rimborso il fatto che la madre quale coniuge superstite ne ha l'uso. La normativa è chiara in merito, in quanto la madre avrebbe dovuto pagare da sempre il 1005 dell'immobile come coniuge superstite. Chiediamo, siamo obbligati a fare il rimborso visto che per il periodo precedente al 2008 non si erano mai avvalsi della norma sopra esposta pagando distintamente per il 50% dell'immobile?.
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03 aprile 2009

Nel nostro Comune sono presenti numerose attività ricettive fra le quali quelle adibite ad esercizio di Bed & Breakfast. La Legge Regionale n. 18 del 27/12/2006, pubblicata sul B.U.R. Umbria il 29/12/2006, all’art. 45 testualmente recita:
“ 1)Sono strutture ricettive a gestione non imprenditoriale la cui attività è finalizzata ad integrazione del reddito familiare:
a) gli esercizi di affittacamere
b) gli esercizi di bed & breakfast
c) le case e gli appartamenti locati ad uso turistico

2) Le strutture ricettive di cui al comma 1 conservano le caratteristiche della civile abitazione e l’esercizio dell’attività di ricezione non comporta il cambio di destinazione d’uso delle unità abitative né l’iscrizione del titolare al registro delle imprese della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura.”

In presenza di immobili classificati in categoria A/7 destinati ad abitazione principale, abitati dal proprietario e dai suoi familiari, dove viene svolta l’attività di cui sopra a seguito di regolare presa d’atto dell’Ufficio Commercio dell’Ente, si chiede se l’abitazione è comunque esclusa dal pagamento dell’ I.C.I. ai sensi del D.L. 93/2008, oppure si può pretendere che il contribuente scorpori, anche catastalmente ,i locali adibiti ad attività ricettiva e quindi assolva il relativo adempimento fiscale.

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03 aprile 2009

Premesso che questo Ente ha deliberato le aliquote per l’Imposta Comunale sugli Immobili nella misura del 5 per mille per l’abitazione principale, relative pertinenze e fabbricati concessi in uso gratuito e nella misura del 7 per mille per tutti gli altri immobili, come deve essere calcolata l’ I.C.I. per i Cittadini Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.) alla luce del D.L. 93/2008, tenuto conto che i sopracitati contribuenti, in presenza di immobili non locati, erano stati da sempre equiparati ai cittadini residenti e quindi godevano dell’applicazione dell’aliquota ridotta e della relativa detrazione.
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31 marzo 2009

Ai fini dell'accertamento Tarsu questo Ente ha preventivamente richiesto informazioni e dati ai contribuenti mediante trasmissione di apposito questionario.
Si richiede dì sapere se in difetto di presentazione degli atti e documenti richiesti la sanzione amministrativa applicabile (art. 76 D.lgs n. 507/93), in assenza di disciplina regolamentare, deve considerarsi esclusivamente nella misura minima di €. 31,65 ?
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26 marzo 2009

Pongo il seguente quesito:
Un contribuente riceve avvisi di accertamento per un'area edificabile ricadente in zona di completamento del P.R.G. vigente e che provvede regolarmente a pagare. Ha nel frattempo presentato istanza in cui assevera che l'area in questione (comunque di piccole dimensioni), è di fatto asservita come pertinenza all'abitazione che confina con l'area stessa ma è distintamente iscritta in catasto. Può quindi quest'area essere asclusa dalla tassazione?
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Banca dati quesiti pubblici
Quesiti resi pubblici
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Quando la normativa genera più quesiti su una particolare fattispecie o quando il quesito sollevato è ritenuto di specifico interesse per il tema affrontato, Finanza Locale rende pubblico il quesito e  il relativo parere.
Le domande sono rese pubbliche in forma spersonalizzata senza, quindi, indicare il comune che ha posto il quesito.
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