14 aprile 2010
si chiede un vostro autorevole parere in merito all'emissione di un avviso ici 2004 agli eredi , in quanto il contribuente deceduto non ha mai fatto la dichiarazione ici per area edificabile , col presupposto che la dichiarazione doveva essere fatta nel 2005 per il 2004 e quindi l'anno 2004 in questo caso puo essere ancora notificato e quindi non prescritto.
cordiali saluti
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09 aprile 2010
Questo Ente ha inviato degli Avvisi di Accertamento Ici a tre soggetti comproprietari dei seguenti tre immobili accatastati a dicembre 2008:
sub. 2 cat A/3 CL 2 Rendita 178,95
sub. 3 cat A/3 CL 2 Rendita 178,95
sub. 4 cat D/10 CL 2 Rendita 444,00
I tre soggetti sono titolari di un’azienda agricola.
Tra le note dell’Accatastamento il tecnico ha scritto la seguente dicitura: “fabbricato ex rurale i cui requisiti sono stati persi nell’anno 2000. Il sub 4 è costituito da fabbricati accessori strumentali all’attività agricola con destinazione cantina, rimessa e magazzino a servizio del fondo rustico.”
Questo Ente, premesso di non aver mai ricevuto alcuna dichiarazione ICI relativa a questi immobili, ha provveduto ad inviare degli avvisi di Accertamento ICI per gli anni 2005-2006-2007-2008 ai tre soggetti, ciascuno per la propria quota di possesso, considerando la rendita di tutti e tre gli immobili retroattivamente.
A seguito della notifica degli Accertamenti si è presentato presso i nostri Uffici il loro commercialista sostenendo, documentazione alla mano, che per il sub 2 sussistono tutt’ora i requisiti di ruralità poiché vi abita e vi ha la residenza anagrafica un dipendente dell’azienda agricola di cui i tre soggetti sono titolari , che il sub 3 ha effettivamente perso i requisiti di ruralità e, pertanto, sono consapevoli di dover versare l’imposta ICI arretrata, mentre, il sub 4 è un fabbricato strumentale all’attività agricola svolta dall’impresa di che trattasi.
Si precisa che nessuno dei tre soggetti riveste la qualifica di imprenditore agricolo.
Alla luce di quanto esposto Questo Ente chiede se gli Avvisi di Accertamento inviati ai contribuenti in parola sono da ritenersi legittimi, in base al D.L. 557/93 e soprattutto considerando quanto specificato nel D.L. 159/07 in cui viene precisato che il soggetto proprietario dell’immobile deve rivestire la qualifica di imprenditore agricolo, tali immobili, infatti, non sono di proprietà dell’impresa agricola ma dei singoli soggetti titolari dell’impresa agricola i quali svolgono altre professioni ,di gran lunga più redditizie di quella agricola, come comprovato anche dalle dichiarazioni dei redditi dei soggetti in questione.
sub. 2 cat A/3 CL 2 Rendita 178,95
sub. 3 cat A/3 CL 2 Rendita 178,95
sub. 4 cat D/10 CL 2 Rendita 444,00
I tre soggetti sono titolari di un’azienda agricola.
Tra le note dell’Accatastamento il tecnico ha scritto la seguente dicitura: “fabbricato ex rurale i cui requisiti sono stati persi nell’anno 2000. Il sub 4 è costituito da fabbricati accessori strumentali all’attività agricola con destinazione cantina, rimessa e magazzino a servizio del fondo rustico.”
Questo Ente, premesso di non aver mai ricevuto alcuna dichiarazione ICI relativa a questi immobili, ha provveduto ad inviare degli avvisi di Accertamento ICI per gli anni 2005-2006-2007-2008 ai tre soggetti, ciascuno per la propria quota di possesso, considerando la rendita di tutti e tre gli immobili retroattivamente.
A seguito della notifica degli Accertamenti si è presentato presso i nostri Uffici il loro commercialista sostenendo, documentazione alla mano, che per il sub 2 sussistono tutt’ora i requisiti di ruralità poiché vi abita e vi ha la residenza anagrafica un dipendente dell’azienda agricola di cui i tre soggetti sono titolari , che il sub 3 ha effettivamente perso i requisiti di ruralità e, pertanto, sono consapevoli di dover versare l’imposta ICI arretrata, mentre, il sub 4 è un fabbricato strumentale all’attività agricola svolta dall’impresa di che trattasi.
Si precisa che nessuno dei tre soggetti riveste la qualifica di imprenditore agricolo.
Alla luce di quanto esposto Questo Ente chiede se gli Avvisi di Accertamento inviati ai contribuenti in parola sono da ritenersi legittimi, in base al D.L. 557/93 e soprattutto considerando quanto specificato nel D.L. 159/07 in cui viene precisato che il soggetto proprietario dell’immobile deve rivestire la qualifica di imprenditore agricolo, tali immobili, infatti, non sono di proprietà dell’impresa agricola ma dei singoli soggetti titolari dell’impresa agricola i quali svolgono altre professioni ,di gran lunga più redditizie di quella agricola, come comprovato anche dalle dichiarazioni dei redditi dei soggetti in questione.
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09 aprile 2010
Un unita' immobiliare costruita negli anni ‘70 con materiali economici e caratteristiche costruttive mediocri, non possiede cortile circostante, un lato del fabbricato e' in aderenza ad un confine di altro proprietario, infine l'unita' non e' indipendente in quanto nel fabbricato vi sono altre unita' immobiliari al piano superiore; a tale fabbricato e' stato attribuito la classe catastale a/7 cl.1° sia al piano terra che a quello superiore con rendita di €. 856,03 piano terra e 654.61 piano 1°;al contribuente nel settembre 2004 e' stato notificato l'avviso di liquidazione ICI per attribuzione di rendita catastale messa in atti prima del 31/12/1999;il contribuente, al quale non era stata ancora notificata la rendita dei due immobili come suesposto, anziche' presentare ricorso al catasto in data 21/10/2004 ha presentato due denunce di variazione DOCFA variando il fabbricato al piano terra (ex sub 1) in due appartamenti con categoria a/3 e dichiarando il piano superiore fabbricato in corso di costruzione classificato quindi come f/3, l'efficacia di queste rendite e' stata naturalmente attribuita dal 21/10/2004.
Successivamente il contribuente in data 17/11/2004 ha presentato istanza di autotutela ai sensi del d.m. 37 del 11/02/1997 presso l'agenzia del territorio, chiedendo il declassamento degli immobili suddetti (sub 1 e sub 2 A/7) con efficacia retroattiva, ma il catasto ha respinto la richiesta.
Il contribuente sostiene che nonostante l’Agenzia del Territorio abbia respinto la sua richiesta di declassamento retroattivo il comune dovrebbe accertare comunque il fatto che non potevano essere considerate A/7.
Alla luce di quanto esposto si vuole sapere se si possa accogliere la richiesta del contribuente
Successivamente il contribuente in data 17/11/2004 ha presentato istanza di autotutela ai sensi del d.m. 37 del 11/02/1997 presso l'agenzia del territorio, chiedendo il declassamento degli immobili suddetti (sub 1 e sub 2 A/7) con efficacia retroattiva, ma il catasto ha respinto la richiesta.
Il contribuente sostiene che nonostante l’Agenzia del Territorio abbia respinto la sua richiesta di declassamento retroattivo il comune dovrebbe accertare comunque il fatto che non potevano essere considerate A/7.
Alla luce di quanto esposto si vuole sapere se si possa accogliere la richiesta del contribuente
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31 marzo 2010
Dobbiamo fare alcuni rimborsi di cui uno di importo elevato, si chiede se gli interessi decorrono dalla data dell'eseguito versamento oppure ci sono novità in merito.
Ringraziandovi anticipatamente si porgono distinti saluti.
Ringraziandovi anticipatamente si porgono distinti saluti.
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30 marzo 2010
In materia di TARSU, nel caso di omessa denuncia di cessazione - variazione del presupposto impositivo da parte del contribuente, ove lo stesso dimostri e documenti successivamente l'assenza di tale presupposto, è possibile provvedere allo sgravio di partite già iscritte a ruolo e fino a quale anno per i periodi pregressi? Nei termini di cinque anni di prescrizione per la notifica degli avvisi di accertamento TARSU o nei termini di dieci anni di prescrizione ordinaria dei tributi?
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23 marzo 2010
Relativamente agli interventi sui regolamenti comunali, entro il 30/04/2010 è possibile inserire l’invito al contradditorio per le aree edificabili nell’articolo riguardante l’accertamento con adesione? Tale invito può essere esteso anche agli immobili? se la risposta è positiva, in quale parte del regolamento va inserito?
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15 marzo 2010
Buongiorno,
desidero porvi il seguente quesito:
l'ufficio ha accertato l'ICI per gli anni d'imposta 2005-2006-2007-2008 notificando al contribuente atti distinti per ogni anno d'imposta.
In ogni atto sono state inserite le spese di notifica per il recupero delle stesse. Glia atti sono stati notificati singolarmente a mezzo raccomandata.
Il contribuente contesta l'applicazione delle spese di notifica e l'emissione di atti distinti per anno asserendo che l'ufficio avrebbe dovuto emettere un atto di accertamento unico.
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
Alessandra Englaro
desidero porvi il seguente quesito:
l'ufficio ha accertato l'ICI per gli anni d'imposta 2005-2006-2007-2008 notificando al contribuente atti distinti per ogni anno d'imposta.
In ogni atto sono state inserite le spese di notifica per il recupero delle stesse. Glia atti sono stati notificati singolarmente a mezzo raccomandata.
Il contribuente contesta l'applicazione delle spese di notifica e l'emissione di atti distinti per anno asserendo che l'ufficio avrebbe dovuto emettere un atto di accertamento unico.
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
Alessandra Englaro
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01 marzo 2010
Sono la Dott.ssa Scaranari Maria Rosaria del Comune di Tortoreto, e cercando su internet degli spunti per i nuovi avvisi di accertamento che dovrò emettere, ho notato che molti Comuni non allegano nè stralci di delibere nè di regolamento. Si limitano a riportare: "Le delibere e i regolamenti citati sono consultabili sul sito......"
Com'è possibile visto che si richiede di allegare l'atto o lo stralcio dello stesso? Quale commissione o quale sentenza di Corte permette ciò? Me la indicate?
Grazie per la collaborazione
Com'è possibile visto che si richiede di allegare l'atto o lo stralcio dello stesso? Quale commissione o quale sentenza di Corte permette ciò? Me la indicate?
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11 febbraio 2010
SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE N.238/2009 - NATURA TRIBUTARIA DELLA TIA
A seguito della sentenza di cui all' oggetto, è stata sancita la natura tributaria della TIA.
Vista la notevole confusione esistente al momento, si chiede:
1) come ci dobbiamo comportare in fase di stesura del bilancio di previsione, avendo questo Ente affidato la riscossione della TIA all' impresa che svolge il servizio di raccolta e smaltimento: dobbiamo inserire nuovamente in Bilancio l' entrata relativa alla TIA e la spesa relativa al costo del servizio di raccolta e smaltimento o possiamo lasciare tutto fuori come è ora?
2) Dovendo approvare il piano finanziario per l'anno 2010, questo va approvato prevedendo la non applicazione dell' IVA sulle tariffe, con conseguente aumento dei costi causa l' indetraibilità dell' IVA sugli acquisti o va approvato prevedendo ancora l'applicazione dell' IVA sulla tariffa?
A seguito della sentenza di cui all' oggetto, è stata sancita la natura tributaria della TIA.
Vista la notevole confusione esistente al momento, si chiede:
1) come ci dobbiamo comportare in fase di stesura del bilancio di previsione, avendo questo Ente affidato la riscossione della TIA all' impresa che svolge il servizio di raccolta e smaltimento: dobbiamo inserire nuovamente in Bilancio l' entrata relativa alla TIA e la spesa relativa al costo del servizio di raccolta e smaltimento o possiamo lasciare tutto fuori come è ora?
2) Dovendo approvare il piano finanziario per l'anno 2010, questo va approvato prevedendo la non applicazione dell' IVA sulle tariffe, con conseguente aumento dei costi causa l' indetraibilità dell' IVA sugli acquisti o va approvato prevedendo ancora l'applicazione dell' IVA sulla tariffa?
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10 febbraio 2010
Un contribuente continua a pagare, come inizialmente dichiarato, per abitazione principale, l’unità immobiliare posseduta nel nostro Comune sebbene a far data dal 2004 ha spostato la residenza in altro Comune.
Conseguentemente al cambio di residenza, l’Ente ha accertato in rettifica al proprietario l’abitazione con aliquota ordinaria per altri fabbricati ed eliminazione della relativa detrazione.
Il contribuente chiede l’annullamento della rettifica, nella considerazione che comunque l’unità immobiliare rappresenta dimora abituale dello stesso nonostante il cambio di residenza.
SI CHIEDE SE L’ ANNULLAMENTO RICHIESTO POSSA ESSERE ACCOLTO
Conseguentemente al cambio di residenza, l’Ente ha accertato in rettifica al proprietario l’abitazione con aliquota ordinaria per altri fabbricati ed eliminazione della relativa detrazione.
Il contribuente chiede l’annullamento della rettifica, nella considerazione che comunque l’unità immobiliare rappresenta dimora abituale dello stesso nonostante il cambio di residenza.
SI CHIEDE SE L’ ANNULLAMENTO RICHIESTO POSSA ESSERE ACCOLTO
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10 febbraio 2010
Un contribuente iscritto AIRE paga come abitazione principale l’unità immobiliare posseduta nel nostro Comune.
Dall’anno 2004 ai fini TARSU la stessa viene condotta dalla figlia che chiede la riduzione quale unico occupante.
L’Ente sulla base della dichiarazione TARSU ha accertato in rettifica al proprietario l’abitazione con aliquota ordinaria per altri fabbricati ed eliminazione della detrazione abitazione principale, non avendo l’Ente regolamentato l’assimilazione per cessione gratuita ai figli.
Il contribuente chiede l’annullamento della rettifica, nella considerazione che comunque l’unità immobiliare rappresenta abitazione principale dello stesso iscritto AIRE .
SI CHIEDE SE L’ ANNULLAMENTO RICHIESTO POSSA ESSERE ACCOLTO
Dall’anno 2004 ai fini TARSU la stessa viene condotta dalla figlia che chiede la riduzione quale unico occupante.
L’Ente sulla base della dichiarazione TARSU ha accertato in rettifica al proprietario l’abitazione con aliquota ordinaria per altri fabbricati ed eliminazione della detrazione abitazione principale, non avendo l’Ente regolamentato l’assimilazione per cessione gratuita ai figli.
Il contribuente chiede l’annullamento della rettifica, nella considerazione che comunque l’unità immobiliare rappresenta abitazione principale dello stesso iscritto AIRE .
SI CHIEDE SE L’ ANNULLAMENTO RICHIESTO POSSA ESSERE ACCOLTO
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09 febbraio 2010
Alcuni proprietari di terreni agricoli in data 22 giugno 2005, in fase di approvazione del PUC, hanno presentato domanda perchè ai loro terreni venisse modificata la destinazione da terreni agricoli in edificabili, cosa che il Comune ha effettuato e che l'iter si è concluso in data 15/3/2009; si desidera conoscere da quale data decorre il pagamento dell'ici come zona edificabile: dal 1 gennaio successivo alla data di notifica del provvedimento o dalla data di richiesta da parte dei proprietari?.
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