19 dicembre 2006
Quali requisiti deve avere un fabbricato per essere considerato rurale ed avere quindi l'esenzione dall'imposta comunale sugli immobili?
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18 dicembre 2006
Nel nostro Comune si è presentato il seguente caso specifico: soggetto proprietario di terreno edificabile utilizzato per l'esercizio di attività agricola, avente i requisiti dettati per legge. A seguito di decesso del soggetto, l'attività agricola è proseguita a mezzo comunione ereditaria che viene regolarizzata in società semplice agricola sotto la ragione sociale "Eredi di XY". Uno dei soci, ha la maggioranza del capitale sociale pari all' 85%, conduce il fondo ed è imprenditore agricolo a titolo principale, mentre gli altri hanno una percentuale del capitale sociale limitata al 5% e non hanno i requisiti di legge.
Ai fini ICI questo terreno edificabile può considerarsi agricolo? Ed eventualmente per tutti gli eredi?
Ai fini ICI questo terreno edificabile può considerarsi agricolo? Ed eventualmente per tutti gli eredi?
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12 dicembre 2006
Premesso che il ns. regolamento comunale all'art. 1 comma 1 recita: "per le imprese che hanno per oggetto esclusivo o prevalente dell'attività la costruzione e l'alienazione di immobili, relativamente ai fabbricati per la vendita e non venduti, sarà applicata l'aliquota prevista per l'abitazione principale e per un periodo comumque non superiore ad un anno". La domanda è la seguente: ad una impresa, avente le caratteristiche di cui sopra, i fabbricati accatastati e venduti nell'anno, ad. esempio accatastamento 01/01/2006 vendita 17/02/2006, sono da accertate con l'aliquota agevolata dell'abitazione principale o con l'aliquota ordinaria?
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06 dicembre 2006
Gli immobili che sono stati oggetto di condono edilizio (L.326/2003) e per i quali non risultano correttamente effettuati i previsti versamenti, calcolati sulla base forfettaria di 2 euro per mq., sono da trattare come normali liquidazioni dell'imposta per gli anni 2003-2004, qualora l'imposta complessivamente versata risulti inferiore rispetto a quella dovuta calcolata sulla base della nuova rendita catastale ?
Ci sono altri elementi di cui l'ufficio tributi deve tener conto e legati all'esito della pratica di condono dal punto di vista edilizio?
Ci sono altri elementi di cui l'ufficio tributi deve tener conto e legati all'esito della pratica di condono dal punto di vista edilizio?
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06 dicembre 2006
Un contribuente ha presentato dichiarazione ICI nell’anno 1993 assegnando rendita presunta a 3 immobili di sua proprietà, di cui uno A/5, di fatto iscritti al catasto terreni come rurali e da allora ad oggi ha continuato a versare l’ICI utilizzando quei valori.
Il Comune ha inviato una nota al contribuente ricordandogli l’obbligo di adempiere alle procedure di accatastamento sia richiamando la L. 388/2000, ex art. 64 che la L. 311/2004, commi 336-337.
In questi giorni l’Ufficio è venuto a conoscenza dell’accatastamento effettuato dal contribuente rilevando una discreta differenza di valore (A/5 accatastato A/7).
L’Ufficio ritiene di poter recuperare la differenza d’imposta sulla base dei valori odierni assegnati, ma da quale anno partire:
- dal 2002, considerando che il 31.12.2001 era l’ultimo termine fissato per l’iscrizione in catasto dei fabbricati ex-rurali?
- dal 2003, perché deve intendersi avviso di liquidazione?
- dal 2001, alla pari di un avviso di accertamento vista l’inadempienza del contribuente?
Il Comune ha inviato una nota al contribuente ricordandogli l’obbligo di adempiere alle procedure di accatastamento sia richiamando la L. 388/2000, ex art. 64 che la L. 311/2004, commi 336-337.
In questi giorni l’Ufficio è venuto a conoscenza dell’accatastamento effettuato dal contribuente rilevando una discreta differenza di valore (A/5 accatastato A/7).
L’Ufficio ritiene di poter recuperare la differenza d’imposta sulla base dei valori odierni assegnati, ma da quale anno partire:
- dal 2002, considerando che il 31.12.2001 era l’ultimo termine fissato per l’iscrizione in catasto dei fabbricati ex-rurali?
- dal 2003, perché deve intendersi avviso di liquidazione?
- dal 2001, alla pari di un avviso di accertamento vista l’inadempienza del contribuente?
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29 novembre 2006
L’art. 18 – Incentivi al personale del Regolamento I.C.I. recita:
“1. In relazione a quanto consentito dall’art. 3, comma 57, della Legge 23/12/1996 n. 662 e dalla lettera p) del comma 1 dell’art. 59 del D.Lgs 15/12/1997 n. 446, una percentuale del gettito dell’Imposta Comunale sugli Immobili, è destinata al potenziamento degli uffici tributari del Comune, ivi compresa la possibilità di attribuire compensi incentivanti al personale dell’Ufficio Tributi.
2. Per le finalità di cui sopra la Giunta Comunale adotta apposito “Regolamento per la ripartizione del Fondo Speciale per il potenziamento dell’Ufficio Tributi” e determina annualmente la percentuale del gettito I.C.I. per la costituzione del fondo.”
Nonostante che l’ufficio annualmente proponga alla Giunta Comunale l’adozione del Regolamento per la ripartizione del Fondo Speciale per il potenziamento dell’Ufficio Tributi, la proposta viene sempre respinta senza una motivazione precisa ma facendo riferimento a un generico “problemi di bilancio”.
Si precisa che l’Ufficio Tributi emette annualmente (su 4.500 contribuenti) una media annua di 1.500 avvisi di liquidazione e/o accertamento.
Si chiede se è legittimo che la Giunta Comunale non conceda il suddetto incentivo e che cosa è possibile fare al fine della concessione.
“1. In relazione a quanto consentito dall’art. 3, comma 57, della Legge 23/12/1996 n. 662 e dalla lettera p) del comma 1 dell’art. 59 del D.Lgs 15/12/1997 n. 446, una percentuale del gettito dell’Imposta Comunale sugli Immobili, è destinata al potenziamento degli uffici tributari del Comune, ivi compresa la possibilità di attribuire compensi incentivanti al personale dell’Ufficio Tributi.
2. Per le finalità di cui sopra la Giunta Comunale adotta apposito “Regolamento per la ripartizione del Fondo Speciale per il potenziamento dell’Ufficio Tributi” e determina annualmente la percentuale del gettito I.C.I. per la costituzione del fondo.”
Nonostante che l’ufficio annualmente proponga alla Giunta Comunale l’adozione del Regolamento per la ripartizione del Fondo Speciale per il potenziamento dell’Ufficio Tributi, la proposta viene sempre respinta senza una motivazione precisa ma facendo riferimento a un generico “problemi di bilancio”.
Si precisa che l’Ufficio Tributi emette annualmente (su 4.500 contribuenti) una media annua di 1.500 avvisi di liquidazione e/o accertamento.
Si chiede se è legittimo che la Giunta Comunale non conceda il suddetto incentivo e che cosa è possibile fare al fine della concessione.
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28 novembre 2006
Questo Ufficio ha emesso ruolo coattivo per riscossione Ici riferito a tre persone fisiche.
Il concessionario ha comunicato l’inesigibilità delle partite con la seguente motivazione:
“ IST INSIN. PROC. CONC. TARDIVA CON INT. AVVOCATO”.
Da questa motivazione sembra pertanto evincere che c’è stata un’insinuazione tardiva nella procedura concorsuale.
L’Ufficio ha verificato, da un incrocio di dati (SIATEL), che i contribuenti risultano in attività, quindi possessori di redditi e pertanto ha chiesto al concessionario una verifica ulteriore ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 19 punto 6, del D.Lgs. 112/99.
E’ corretto pretendere dal concessionario la riscossione delle quote attualmente dichiarate inesigibili sul presupposto che l’ICI non pagata era riferita ai fabbricati di proprietà della persona fisica e non alla Società fallita?
Il concessionario ha comunicato l’inesigibilità delle partite con la seguente motivazione:
“ IST INSIN. PROC. CONC. TARDIVA CON INT. AVVOCATO”.
Da questa motivazione sembra pertanto evincere che c’è stata un’insinuazione tardiva nella procedura concorsuale.
L’Ufficio ha verificato, da un incrocio di dati (SIATEL), che i contribuenti risultano in attività, quindi possessori di redditi e pertanto ha chiesto al concessionario una verifica ulteriore ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 19 punto 6, del D.Lgs. 112/99.
E’ corretto pretendere dal concessionario la riscossione delle quote attualmente dichiarate inesigibili sul presupposto che l’ICI non pagata era riferita ai fabbricati di proprietà della persona fisica e non alla Società fallita?
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28 novembre 2006
Il proprietario di un immobile abusivo ha fatto richiesta di condono il 27/03/1986. In data 29/06/2005 gli è stata rilasciata concessione in sanatoria. In data 08/09/2005 presenta istanza di autotutela all'Agenzia del Territorio, al fine di ridurre una rendita assegnata fin dal 1991 con classamento automatico di cui non era a conoscenza.
L' 08/11/2005 l'Agenzia del Territorio gli notifica una rendita inferiore con la seguente dicitura: "Variazione rettifica d'ufficio ".
Si chiede
1)se la rendita variata ha efficacia retroattiva fin dal 1993;
2)se, considerato che il contribuente non ha mai presentato denuncia e mai effettuato pagamenti, il Comune può procedere all'accertamento dall'anno 1993;
3) se lo stesso è soggetto a sanzioni e interessi.
L' 08/11/2005 l'Agenzia del Territorio gli notifica una rendita inferiore con la seguente dicitura: "Variazione rettifica d'ufficio ".
Si chiede
1)se la rendita variata ha efficacia retroattiva fin dal 1993;
2)se, considerato che il contribuente non ha mai presentato denuncia e mai effettuato pagamenti, il Comune può procedere all'accertamento dall'anno 1993;
3) se lo stesso è soggetto a sanzioni e interessi.
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28 novembre 2006
Abbiamo inviato un avviso di accertamento ICI nei confronti di un soggetto che in base ai dati catastali risulta essere proprietario di alcune unità immobiliari.
Il suddetto soggetto ci ha inviato copia della nota di trascrizione alla conservatoria dei registri immobiliari dai quali risulta che gli immobili sono stati pignorati con atto giudiziario del 1999 a favore di una banca.
La stessa persona ci ha riferito, inoltre, che i suddetti immobili sono stati venduti all’asta nel 2006.
Si chiede chi era tenuto al versamento dell’ICI nel periodo intercorrente fra il pignoramento e la vendita all’asta ed il riferimento normativo che eventualmente disciplina la fattispecie.
Il suddetto soggetto ci ha inviato copia della nota di trascrizione alla conservatoria dei registri immobiliari dai quali risulta che gli immobili sono stati pignorati con atto giudiziario del 1999 a favore di una banca.
La stessa persona ci ha riferito, inoltre, che i suddetti immobili sono stati venduti all’asta nel 2006.
Si chiede chi era tenuto al versamento dell’ICI nel periodo intercorrente fra il pignoramento e la vendita all’asta ed il riferimento normativo che eventualmente disciplina la fattispecie.
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17 novembre 2006
Il decreto Milleproroghe n. 273 del 30.12.2005 non ha riproposto la proroga I.C.I. riguardante gli accertamenti del 2001 e seguenti.
Questo Comune con atto consiliare n. 22 del 28.03.2006, prima dell’approvazione del Bilancio 2006, ha modificato il proprio regolamento, vedi art. 11.
Detto regolamento è entrato in vigore il 1° gennaio 2006.
E’ legittimo notificare gli avvisi di accertamento per gli anni 2001 e 2002 ?
Ovvero, cosa può essere ancora notificato ?
Questo Comune con atto consiliare n. 22 del 28.03.2006, prima dell’approvazione del Bilancio 2006, ha modificato il proprio regolamento, vedi art. 11.
Detto regolamento è entrato in vigore il 1° gennaio 2006.
E’ legittimo notificare gli avvisi di accertamento per gli anni 2001 e 2002 ?
Ovvero, cosa può essere ancora notificato ?
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16 novembre 2006
I terreni che non vengono coltivati ma che sono iscritti nel catasto terreni, sono da considerarsi esenti da ICI in quanto incolti o devono versare l'ICI sulla base del reddito dominicale indicato nella visura catastale ?
Si chiede, inoltre, la definizione di terreno incolto e perciò non soggetto ad ICI.
Si chiede, inoltre, la definizione di terreno incolto e perciò non soggetto ad ICI.
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09 novembre 2006
Un immobile varia di categoria durante l'anno (es. il 01/07/2001 da categoria C6 a categoria C1); cambiando la rendita, è previsto accertare fino a luglio 2001 su una rendita e da luglio in poi su un'altra rendita o si considera la rendita valida al 01/01/2001 per tutto l'anno?
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