20 giugno 2008
Premesso che il ns. regolamento ICI prevede l'equiparazione alle abitazioni principali delle unità immobiliari concesse in uso gratuito a parenti; desidererei sapere se è corretto considerare l'uso gratuito, quindi l'esonero dal versamento ICI, per l'immobile posseduto da più contitolari parenti fra loro, per il soggetto che non lo utilizza a titolo di abitazione principale ma, concede la propria percentuale di possesso in uso gratuito al parente contitolare che vi risiede.
Nel ringraziare anticipatamente, cordialmente saluto.
Nel ringraziare anticipatamente, cordialmente saluto.
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16 giugno 2008
Si vuole conoscere il Vs autorevole parere relativamente alla concessione in uso gratuito di immobili a parenti al fine di ottenere l'esenzione Ici abitazione principale (il nostro regolamento assimila questi immobili all'abitazione principale). Il caso in esame è il seguente: una signora rinuncia all'usufrutto su un immobile di proprietà di 5 figli. La stessa ha la residenza e dimora in quell'immobile. Sino ad oggi non è mai stata presentata dichiarazione di concessione uso gratuto. Presentando ora tale dichiarazione i suoi effetti si producono già per l'intero anno 2008 o solo dalla data di presentazione?
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11 giugno 2008
Si porta all'attenzione di Finanza locale il seguente quesito.
Il Regolamento comunale ICI prevede l'estensione dell'agevolazione
della prima casa a favore di una pertinenza ( limite numerico ) di Categoria C2/C6/C7.
Non prevede una distanza massima tra abitazione e pertinenza della stessa.
Da diversi anni l'aliquota per la prima casa è inferiore all'ordinaria; l'Ufficio , in mancanza di una distanza, ha interpretato il Regolamento comunale nel senso di considerare pertinenza solo gli immobili situati nel corpo dell'abitazione ovvero nelle strette vicinanze ( a fianco , di fronte ), e di escludere gli immobili situati oltre tale stretto perimetro.
Ora la questione si ripropone con l'esenzione ICI sulla prima casa prevista dal D.L. n. 93/2008, che si estende a favore delle pertinenze.
Un contribuente dichiara di considerare pertinenza un immobile situato oltre venti metri dall'abitazione principale, e evidenzia come la circolari ministeriali chiariscono che il Comune non può escludere del tutto le pertinenze.
L'ufficio espone la sua posizione, precisando che non vengono escluse del tutto le pertinenze, ma quelle situate oltre la stretta vicinanza dell'abitazione.
Posto che non è prevista nel Regolamento una distanza, e che la circolare n. 38/E non aiuta ad individuare la pertinenza, è corretta l'interpretazione restrittiva dell'ufficio? La stessa è sostenibile in sede di un eventuale ricorso?
Si sta valutando di modificare il Regolamento ICI prevedendo una distanza minima, ma la modifica avrebbe effetto dal 01.01.2009.
Cordiali saluti.
Il Regolamento comunale ICI prevede l'estensione dell'agevolazione
della prima casa a favore di una pertinenza ( limite numerico ) di Categoria C2/C6/C7.
Non prevede una distanza massima tra abitazione e pertinenza della stessa.
Da diversi anni l'aliquota per la prima casa è inferiore all'ordinaria; l'Ufficio , in mancanza di una distanza, ha interpretato il Regolamento comunale nel senso di considerare pertinenza solo gli immobili situati nel corpo dell'abitazione ovvero nelle strette vicinanze ( a fianco , di fronte ), e di escludere gli immobili situati oltre tale stretto perimetro.
Ora la questione si ripropone con l'esenzione ICI sulla prima casa prevista dal D.L. n. 93/2008, che si estende a favore delle pertinenze.
Un contribuente dichiara di considerare pertinenza un immobile situato oltre venti metri dall'abitazione principale, e evidenzia come la circolari ministeriali chiariscono che il Comune non può escludere del tutto le pertinenze.
L'ufficio espone la sua posizione, precisando che non vengono escluse del tutto le pertinenze, ma quelle situate oltre la stretta vicinanza dell'abitazione.
Posto che non è prevista nel Regolamento una distanza, e che la circolare n. 38/E non aiuta ad individuare la pertinenza, è corretta l'interpretazione restrittiva dell'ufficio? La stessa è sostenibile in sede di un eventuale ricorso?
Si sta valutando di modificare il Regolamento ICI prevedendo una distanza minima, ma la modifica avrebbe effetto dal 01.01.2009.
Cordiali saluti.
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11 giugno 2008
Nel caso in cui come nel nostro regolamento comunale è previsto per la concessione in uso gratuito al familiare l'applicazione della sola aliquota ridotta senza la detrazione per l'abitazione principale, ai fini dell'esenzione prevista dal decreto del consiglio dei ministri, questi casi sono soggetti all'esenzione per l'ici oppure rimane solo l'aliquota ridotta? (Nel manifesto ICI che abbiamo fatto affiggere abbiamo indicato che è possibile applicare l'aliquota ridotta).
Grazie Ufficio Tributi
Grazie Ufficio Tributi
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11 giugno 2008
Considerato che la risoluzione del Dipartimento delle Finanze – Direzione federalismo Fiscale n. 12/DF del 5 giugno 2008 prevede che i benefici di cui all'art. 1 del D.L. 27 maggio 2008, n. 93 (esenzione ICI prima casa) non possano essere applicati agli immobili posseduti da cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, si chiede di conoscere se a tale fattispecie possano essere riconosciuti i benefici di cui alla legge finanziaria 2008 che prevedeva una ulteriore detrazione dell'1,33‰.
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11 giugno 2008
Può considerarsi esente una pertinenza (C6) di una abitazione concessa in uso gratuito ad un figlio e separata dalla stessa (distante circa 100 metri?).
L'equiparazione delle pertinenze anche se "ubicate in edifici diversi da quello in cui è situata l'abitazione principale" e delle abitazioni concesse in uso gratuito a parenti, è prevista nel regolamento vigente (precedente alla data del 29.05.2008)
Si chiede inoltre se esiste un limite numerico delle pertinenze equiparate alle abitazioni principali? Il regolamento parla al plurale ".....pertinenze destinate in modo durevole a servizio dell'abitazione principale...." , "...... si considerano pertinenziali anche le unità immobiliari iscritte in cat. C2..., C6, ...".
L'equiparazione delle pertinenze anche se "ubicate in edifici diversi da quello in cui è situata l'abitazione principale" e delle abitazioni concesse in uso gratuito a parenti, è prevista nel regolamento vigente (precedente alla data del 29.05.2008)
Si chiede inoltre se esiste un limite numerico delle pertinenze equiparate alle abitazioni principali? Il regolamento parla al plurale ".....pertinenze destinate in modo durevole a servizio dell'abitazione principale...." , "...... si considerano pertinenziali anche le unità immobiliari iscritte in cat. C2..., C6, ...".
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11 giugno 2008
Per definizione di abitazione principale nel comma 2 dell'art.1 del d,lgs n.504 del 1992 viene stabilito che per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente, che la possiede a titolo di proprieta', usufrutto o altro diritto reale, ed i suoi familiari dimorano abitualmente e che , a seguito delle modifiche apportate dall'art.1, comma 173, lett.b), della legge 27/12/2006, L.296, si identifica, salvo prova contraria, con quella di residenza anagrafica.
Questo ente vuole sapere cosa si intende per " salvo prova contraria"
Abbiamo in questo Comune infatti molte persone che pur avendo la residenza in altro Comune abitano in immobili UBICATI SU questo territorio e che per tali immobili mi chiedono se hanno diritto all'esenzione.
Si specifica che negli altri Comuni pagano regolarmente l'ici come seconde abitazioni.
Nel caso abbiano diritto vorrei sapere cosa richiedere a dimostrazione
Distinti saluti
Questo ente vuole sapere cosa si intende per " salvo prova contraria"
Abbiamo in questo Comune infatti molte persone che pur avendo la residenza in altro Comune abitano in immobili UBICATI SU questo territorio e che per tali immobili mi chiedono se hanno diritto all'esenzione.
Si specifica che negli altri Comuni pagano regolarmente l'ici come seconde abitazioni.
Nel caso abbiano diritto vorrei sapere cosa richiedere a dimostrazione
Distinti saluti
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10 giugno 2008
Un contribuente è residente in un'abitazione di nuova costruzione dal 09.01.2008. Poichè l'immobile non risulta ancora accatastato, si chiede se il contribuente debba pagare l'Ici sul lastrico solare/area edificabile o se rientra nella casistica di abitazione principale e quindi esente dal pagamento.
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30 maggio 2008
Il D.L. 93/2008 all'art.1 comma 2 estende l'esenzione dall'imposta anche per quegli immobili che con regolamento comunale sono stati assimilati all'abitazione principale. Il nostro Ente ha previsto nel proprio regolamento tale assimilazione esclusivamente per l'applicazione dell'aliquota ridotta fissata per l'abitazione principale e non per la detrazione. Tale esenzione opera comuqnue ?
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29 maggio 2008
Alla luce del Dl. 93/2008 sull'esenzione ICI sull'abitazione principale si chiede come deve essere tassato il caso di abitazioni principali non accatastate, hanno diritto all'esenzione o occorre continuare a pagare l'imposta in base all'area edificabile?
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27 maggio 2008
IN RELAZIONE ALL'ESCLUSIONE DALL'IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI DESTINATI AD ABITAZIONE PRINCIPALE E PERTINENZE, VORREI SAPERE SE PER PERTINENZE SI CONSIDERANO QUELLE REGOLAMENTATE O TUTTE INDIPENDENTEMENTE DA QUANTO INDICATO NEL REGOLAMENTO COMUNALE.
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13 maggio 2008
Dal momento che ci accingiamo a lavorare gli avvisi ICI e TARSU per un Comune, ed a seguito delle perplessità esposte dall'ente e riguardanti presunte prescrizioni per l’ annualità 2003 ed in merito alla volonta' da parte nostra di volere inviare avvisi sia per infedele che per omessa denuncia, vorremmo delle delucidazioni a riguardo, confermate, magari, anche da basi normative con le quali potere rispondere all'ente.
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