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15 ottobre 2008

Un contribuente (coniuge superstite) possiede il 33,33% di un immobile, mentre ai tre figli è toccata una quota del 22,22%. Solo uno dei tre figli sino al 05/06/2008 aveva la residenza nel citato immobile anche se dimorava altrove. Poichè al coniuge superstite spetta il diritto di abitazione ( ed il pagamento se dovuto) si vorrebbe conoscere il vostro orientamento in merito al pagamento eventuale dei figli, proporzionalmente alle quote di possesso, per i quali l'immobile non è considerabile abitazione principale.
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09 ottobre 2008

L'art. 14 del 504/94, sanzioni ed interessi, al comma 4 prevede la riduzione ad un quarto delle sanzioni in caso di adesione, "entro il termine per ricorre in commissione tributaria" ,ovvero se entro 60 giorni avviene il pagamento del tributo.

Si chiede conferma se la sospensione feriale estiva proroga automaticamente il termine del pagamento previsto normalmente entro i 60 giorni;

grazie per la collaborazione
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08 ottobre 2008

Una ditta non ha pagato l'acconto ICI 2008. Ci chiede se può pagare ora l'acconto senza sanzioni, presentando un modello F24 con imposte compensate (IRPEF a credito -ICI a debito) pari a 0 euro pagando una sanzione una tantum di 30 euro. Infatti sostengono che se le imposte da compensare fossero di tipo erariale con quelle a credito scadute da meno di un anno, presentando un f24 con imposta a 0 e 30 euro di sanzioni è possibile sanare qualunque importo di imposta a debito.
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06 ottobre 2008

Un contribuente è proprietario di una unità immobiliare di cui aveva la nuda proprietà concessagli dal padre una ventina di anni fa. Il padre che si era riservato l'usufrutto, è deceduto a settembre 2006.
In questa abitazione ha la residenza la madre. In questo caso la vedova può godere del diritto di abitazione previsto dall'art.540 del Codice Civile in quanto unità immobiliare adibita a residenza coniugale prima di concedere la nuda proprietà al figlio e quindi molto prima del decesso del coniuge unico usufruttuario?
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06 ottobre 2008

Svolgendo la propria attività di accertamento tributario ai fini ICI nei confronti di alcune società, lo scrivente Ufficio ha ricevuto, in contestazione degli avvisi emessi, le seguenti osservazioni da parte dei contribuenti destinatari dei provvedimenti:

- alle abitazioni e relative pertinenze destinate ad abitazione principale di residenza del Legale Rappresentante o di uno o più Soci di una Società (in questo caso una Srl) spetta il trattamento agevolato previsto per le abitazioni principali del soggetto passivo di imposta (fino all’annualità 2007 aliquota agevolata e detrazione; dal 2008 esenzione);

- l’applicazione delle sanzioni per omessa denuncia o omesso versamento ICI in un provvedimento di accertamento ICI ad una Società (in questo caso una Srl, ma il problema potrebbe porsi anche per altre tipologie di Società) nella quale è intervenuta una variazione delle quote di possesso, della compagine Societaria e del Legale Rappresentante per effetto del decesso di quest’ultimo non è corretta in quanto, ai sensi dell’art. 7 della legge 689/1981, non si trasmette agli eredi l’obbligazione di pagare la somma dovuta per le violazioni.

L’Ufficio crede di poter ritenere non valide entrambe le argomentazioni sopra esposte; tuttavia, chiede cortesemente di poter aver conferma di tale impostazione.
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06 ottobre 2008

un contribuente di questo comune ha affittato una stanza della propria abitazione , adibita ad abitazione principale ad uno studente, una volta stipulato il contratto d'affitto gli spetta l'esenzione ICI COME ABITAZIONE PRINCIPALE
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25 settembre 2008

Formulo il seguente quesito:

La sig.ra X riceve in eredità, per volontà testamentaria del nonno, un fabbricato. Dopo la pubblicazione del testamento uno dei figli del defunto impugna l’atto.

Lo scrivente ufficio fin’ora ha ricevuto dall’Agenzia delle Entrate solo copia dell’atto di successione in cui compare unica erede la sig.ra X . Siamo a conoscenza della procedura dell’impugnazione perché la sig.ra stessa ce l’ha comunicata.

Il soggetto passivo ai fini ICI può essere considerata l’erede testamentaria fino alla definizione dell’impugnazione?
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12 settembre 2008

Con istanza presentata da un contribuente, mi viene chiesta la non imponibilità ICI di un terreno adibito a giardino di una abitazione di residenza.
Inoltre il contribuente si impegna a presentare all’Ufficio tributi “la graffatura delle due proprietà, con eventuale aggiornamento della classe di merito e del valore dell’immobile”.
Per gli anni passati il contribuente ha pagato come aree edificabili, cosi come individuate dal P.R.G..
E’ giusto restituire quanto ha versato, oppure la non tassabilità viene considerata dal momento in cui ha fatto richiesta di esenzione o bisogna attendere la presentazione del nuovo accatastamento?
Il terreno in oggetto è di 795 mq.
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11 settembre 2008

Un contribuente ha accatastato la pria casa di abitazione, che si estende su piano interrato e piano terra, separatamente dal piano superiore accatastato in categoria F3 (casa in costruzione). A parere dello scrivente la porzione di casa non può essere considerata abitazione principale, e, pertanto, è soggetta ad imposta come area edificabile.
Si chiede se il ragionamento dell'ufficio, che vorrebbe sottoporre ad accertamento il mancato versamento dell'imposta, sia corretto o meno.
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08 settembre 2008

UN CONTRIBUENTE CHIEDE L'ESENZIONE ICI PER IL SUO UNICO FABBRICATO ACCATASTATO COME C2 AL PIANO SEMINTERRATO, DOVE HA LA RESIDENZA. L'UFFICCIO GLI HA DETTO DI FARE UNA VARIAZIONE CATASTALE IN CAT. 'A', MA IL SUO TECNICO GLI HA DETTO CHE NON PUO' FARLO PERCHE NON HA L'ALTEZZA PER CLASSIFICARLO IN 'A' E NON SAREBBE CONFORME AL PROGETTO, MA IN REALTA' LEI E' RESIDENTE. SI CHIEDE SE GLI SPETTA L'ESENZIONE PER ABITAZIONE PRINCIPALE?
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04 settembre 2008

Nell'anno 2005 il curatore fallimentare di una societa' ha presentato la dichiarazione ici relativa alla vendita di immobili soggetti a procedura fallimentare provvedendo a versare nei 90 giorni successivi la relativa imposta relativa agli anni dal 1995 al 2005. L'imposta versata è stata determinata sulla base del prezzo di aggiudicazione e non sulla base della rendita catastale pur essendo l'immobile provvisto di rendita.
Si Ritiene che la determinazione dell'imposta non sia regolare.Pertanto, si chiede:
- Và emesso avviso di accertamento per insufficiente versamento o di accertamento in rettifica?
-L'avviso và emesso per il solo anno 2005, cumunlando l'imposta dei vari anni, oppure bisogna emettere un avviso per ogni anno della procedura concorsuale?
-La notifica dell'avviso và fatta a nome del curatore fallimentare o del contribuente fallito?

Distinti saluti.
-
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27 agosto 2008

Desidero formulare il seguente quesito.

Questo Comune, ai sensi dell’art.31 – comma 20 – della Legge 27-12-2002 n.289, deve provvedere a comunicare ai proprietari l’ edificabilità dei terreni divenuti tali a seguito dell’adozione del nuovo Piano Regolatore Generale. Preciso che il P.R.G. è stato adottato con delibera del Consiglio Comunale in data 29-11-2004.
Si chiede:
- Ai fini dell’I.C.I., le are edificabili che vengono comunicate ai proprietari hanno effetto fiscale dal momento in cui il contribuente viene a conoscenza dell’oggettività passiva dell’immobile oppure dalla data di adozione dello strumento urbanistico?
- Nel caso decorra dalla data di adozione dello strumento urbanistico, è possibile prevedere il recupero dell’imposta senza l’applicazione di sanzione e interessi considerando il fatto che il contribuente non era a conoscenza della soggettività passiva per incuria dell’Ente?
Ringrazio e porgo cordiali saluti.


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