12 dicembre 2023
Abbiamo un fabbricato che catastalmente è iscritto come unica unità immobiliare, il tribunale con sentenza l’ha divisa in due: una porzione da 100 mq e una da 30 mq assegnandole a due ditte diverse A e B, ai fini TARI abbiamo iscritto la ditta con la porzione più grande A comprensiva anche di quella più piccola B
La ditta (A) proprietario della porzione più grande ha chiesto la modifica dell’avviso di pagamento in quanto niente ha a che fare con l’altra parte dell’immobile di proprietà di B.
Dalle risultanze catastali A e B risultano comproprietari dell'intero, è giusto accogliere l’istanza di ricalcolo?
Sarebbe opportuno chiedere anche a B ciò che stiamo chiedendo ad A per il principio dell'obbligo solidale la pagamento?
La ditta (A) proprietario della porzione più grande ha chiesto la modifica dell’avviso di pagamento in quanto niente ha a che fare con l’altra parte dell’immobile di proprietà di B.
Dalle risultanze catastali A e B risultano comproprietari dell'intero, è giusto accogliere l’istanza di ricalcolo?
Sarebbe opportuno chiedere anche a B ciò che stiamo chiedendo ad A per il principio dell'obbligo solidale la pagamento?
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12 dicembre 2023
buongiorno il termine ultimo per notificare gli avvisi del 2018 e' il 31 dicembre 2023 o il 25 marzo 2024? grazie
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07 dicembre 2023
Buongiorno, nel caso in cui un terreno agricolo sia posseduto da un coniuge e coltivato dall'altro coniuge iscritto alla previdenza agricola, è applicabile l'esenzione al proprietario del terreno?
Si ringrazia per la collaborazione. Cordiali saluti
Si ringrazia per la collaborazione. Cordiali saluti
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IMU
06 dicembre 2023
Un'anziana è proprietaria della casa in cui vive ed ha la residenza. Ha locato l'immobile a due studentesse con contratto a 18 mesi. Nel contratto non è specificato che viene dato in locazione solo una parte dell'immobile ma viene locato tutto l'immobile. L'anziana residente in compagnia delle studentesse, può continuare ad avere l'agevolazione prima casa? Ringrazio e porgo cordiali saluti
Buongiorno,
con riferimento al quesito posto rileviamo che il beneficio dell’esenzione IMU
per abitazione principale permane, tenuto conto che la contribuente continua
effettivamente a risiedere e a dimorare abitualmente nell’immobile.
Cordiali saluti.
Buongiorno,
con riferimento al quesito posto rileviamo che il beneficio dell’esenzione IMU
per abitazione principale permane, tenuto conto che la contribuente continua
effettivamente a risiedere e a dimorare abitualmente nell’immobile.
Cordiali saluti.
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ALTRO
05 dicembre 2023
Buon pomeriggio, dovendo procedere all'emissione degli accertamenti imposta di soggiorno degli anni d'imposta 2018 e 2019, omessa dichiarazione, si chiede se fosse possibile avere un fac simile di atto. Cordiali saluti
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05 dicembre 2023
Nel nostro comune non è presente la categoria A10, nella procedura docfa l’immobile è stato accatastato nella categoria più alta presente ovvero un A2 di classe 2^ con annotazione di studio professionale.
Il contribuente chiede come debba pagare l’IMU, se con il moltiplicatore 160 per gli A (escluso A10) o 80 per gli A10, rilevando che nel primo caso sarebbe svantaggiato e che la mancanza della categoria catastale non a lui addebitabile.
Cosa possiamo rispondere al contribuente ?
Il contribuente chiede come debba pagare l’IMU, se con il moltiplicatore 160 per gli A (escluso A10) o 80 per gli A10, rilevando che nel primo caso sarebbe svantaggiato e che la mancanza della categoria catastale non a lui addebitabile.
Cosa possiamo rispondere al contribuente ?
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04 dicembre 2023
Il 5 settembre 2023 abbiamo notificato a mezzo pec un avviso di accert. esec.CUP 2022 per esposizione materiale pubblicitario abusivo, rilevato a seguito censimento. La ditta ha letto la pec ma non ha né contestato né pagato l'avviso nei 60 giorni. A novembre ha ricevuto l'avviso bonario per il pagamento del CUP 2023 per lo stesso materiale pubblicitario ed ha riscontrato degli errori nella misura di alcune insegne. Ora ci chiede la rettifica dell'avviso bonario con l'esatta misura ed anche dell'avviso di accertamento rilevando su quest'ultimo anche l'errata decorrenza in quanto la ditta ha iniziato l'attività dal 30 aprile 2022 e quindi per tale anno il canone doveva essere conteggiato per 8 mesi. Per l'avviso bonario 2023 si può provvedere ora alla rettifica ma per l'avviso di accertamento 2022 cosa posso fare ?
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04 dicembre 2023
Buongiorno,
posso applicare la sentenza 209 e quindi concedere l'esenzione imu sul 50% di un coniuge che per motivi di lavoro risiede all'estero? La moglie (ossia l'altro 50%) risiede regolarmente nell'immobile.
Devo far produrre una comunicazione? Ringrazio e porgo cordiali saluti
posso applicare la sentenza 209 e quindi concedere l'esenzione imu sul 50% di un coniuge che per motivi di lavoro risiede all'estero? La moglie (ossia l'altro 50%) risiede regolarmente nell'immobile.
Devo far produrre una comunicazione? Ringrazio e porgo cordiali saluti
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01 dicembre 2023
buongiorno
vado a descrivere il caso per cui chiedo la vostra consulenza:
un contribuente acquista nel 2019 due immobili senza presentare dichiarazione IMU; uno dei due viene locato (prova con incrocio banca dati TARI) l'atro è tenuto a disposizione e oggetto subito di lavori di ristrutturazione tali da rendere inabitabile l'immobile. La dichiarazione dei redditi 2020, anno d'imposta 2019, riporta i due immobili: uno con utilizzo "3". l'altro con utilizzo "1" pur non essendoci coincidenza con la residenza anagrafica che decorre dal 17/02/2020. Dall'anno 2020 cessa il rapporto contrattuale d'affitto e inizia i lavori finalizzati ad unire le due abitazioni, nel frattempo elegge residenza anagrafica negli immobili in oggetto per sè e la famiglia non pagando IMU in quanto ritiene di poter beneficiare dell'esenzione prima casa. Nel frattempo presenta anche una dichiarazione TARI di sospensione per lavori in corso e inutilizzo degli immobili. Questo ufficio, sulla base del mancato requisito di dimora abituale, emette avviso di accertamento esecutivo per omesso versamento dell'imposta per l'anno 2020; nel frattempo i lavori di ristrutturazione portano all'unione dei due fabbricati ed al riaccatastamento come unica unità immobiliare, determinando un aumento della rendita. Anche in questo caso no abbiamo alcuna dichiarazione IMU.
L'avvocato ingaggiato dal soggetto sostiene che l'accertamento debba essere annullato perchè sussiste il mantenimento del requisito prima casa anche in presenza di lavori di ristrutturazione tali da rendere inabitabile l'immobile perchè la normativa IMU deve essere letta ed interpretata in combinato on la norma che regolamenta il permanere dell'attività edilizia. Mi scuso se su questo punto sono imprecisa, ma non conosco questo aspetto della questione e chiedo il vostro supporto per capire l'applicabilità di quanto sostenuto dal legale.
Inoltre chiedo se, in alternativa, potrebbe essere percorsa la strada dell'omessa dichiarazione.
Grazie per la cortese attenzione
Cordiali saluti
vado a descrivere il caso per cui chiedo la vostra consulenza:
un contribuente acquista nel 2019 due immobili senza presentare dichiarazione IMU; uno dei due viene locato (prova con incrocio banca dati TARI) l'atro è tenuto a disposizione e oggetto subito di lavori di ristrutturazione tali da rendere inabitabile l'immobile. La dichiarazione dei redditi 2020, anno d'imposta 2019, riporta i due immobili: uno con utilizzo "3". l'altro con utilizzo "1" pur non essendoci coincidenza con la residenza anagrafica che decorre dal 17/02/2020. Dall'anno 2020 cessa il rapporto contrattuale d'affitto e inizia i lavori finalizzati ad unire le due abitazioni, nel frattempo elegge residenza anagrafica negli immobili in oggetto per sè e la famiglia non pagando IMU in quanto ritiene di poter beneficiare dell'esenzione prima casa. Nel frattempo presenta anche una dichiarazione TARI di sospensione per lavori in corso e inutilizzo degli immobili. Questo ufficio, sulla base del mancato requisito di dimora abituale, emette avviso di accertamento esecutivo per omesso versamento dell'imposta per l'anno 2020; nel frattempo i lavori di ristrutturazione portano all'unione dei due fabbricati ed al riaccatastamento come unica unità immobiliare, determinando un aumento della rendita. Anche in questo caso no abbiamo alcuna dichiarazione IMU.
L'avvocato ingaggiato dal soggetto sostiene che l'accertamento debba essere annullato perchè sussiste il mantenimento del requisito prima casa anche in presenza di lavori di ristrutturazione tali da rendere inabitabile l'immobile perchè la normativa IMU deve essere letta ed interpretata in combinato on la norma che regolamenta il permanere dell'attività edilizia. Mi scuso se su questo punto sono imprecisa, ma non conosco questo aspetto della questione e chiedo il vostro supporto per capire l'applicabilità di quanto sostenuto dal legale.
Inoltre chiedo se, in alternativa, potrebbe essere percorsa la strada dell'omessa dichiarazione.
Grazie per la cortese attenzione
Cordiali saluti
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29 novembre 2023
Al giorno d'oggi risultano ancora nel centro storico del paese molti immobili iscritti a catasto con categoria A6 (fabbricati rurali) nonostante l'utilizzo come abitazione principale. Come si deve comportare il Comune con riferimento all'Imu? Può richiederne il pagamento assimilandoli ad un A4?
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28 novembre 2023
Buonasera
mi trovo davanti a una distinzione tra proprietà superficiaria e per l'area.
In catasto sono presenti due immobili con categoria F03 la cui proprietà risulta cosi divisa:
- proprietà superficiaria al 50% tra due fratelli;
- proprietà per l'area al 20% tra 5 fratelli;
le due proprietà appartengono a diverse famiglie
La domanda è: l'imu è dovuto da chi esercita la proprietà superficiaria come area fabbricabile? e quindi chi possiede la proprietà per l'area è esente?
grazie
mi trovo davanti a una distinzione tra proprietà superficiaria e per l'area.
In catasto sono presenti due immobili con categoria F03 la cui proprietà risulta cosi divisa:
- proprietà superficiaria al 50% tra due fratelli;
- proprietà per l'area al 20% tra 5 fratelli;
le due proprietà appartengono a diverse famiglie
La domanda è: l'imu è dovuto da chi esercita la proprietà superficiaria come area fabbricabile? e quindi chi possiede la proprietà per l'area è esente?
grazie
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27 novembre 2023
Il contribuente X è proprietario di 3 immobili iscritti in catasto, sono contigui ma solo in uno può esercitare l’esenzione IMU per abitazione principale.
X muore e lascia in eredità gli immobili alla moglie a una figlia, la moglie continua ad avere l’esenzione IMU su un immobile al 100% come coniuge superstite, mentre per i restanti due immobili paga al 50% con la figlia come altri fabbricati.
Ora la moglie fa la fusione dei tre immobili costituendone solo uno.
1) continua a poter esentarsi il 100% come abitazione principale o solo il 50%?
2) la figlia ha la residenza anagrafica con la madre ma non dimora per motivi di lavoro, deve pagare il suo 50% sull'immobile costituito dalla fusione?
X muore e lascia in eredità gli immobili alla moglie a una figlia, la moglie continua ad avere l’esenzione IMU su un immobile al 100% come coniuge superstite, mentre per i restanti due immobili paga al 50% con la figlia come altri fabbricati.
Ora la moglie fa la fusione dei tre immobili costituendone solo uno.
1) continua a poter esentarsi il 100% come abitazione principale o solo il 50%?
2) la figlia ha la residenza anagrafica con la madre ma non dimora per motivi di lavoro, deve pagare il suo 50% sull'immobile costituito dalla fusione?
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