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Banca dati quesiti

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21 febbraio 2019

Un contribuente ha versato per più esercizi l’IMU per un fabbricato cat. C2 cui è successivamente intervenuta la rettifica catastale per attribuzione di proprietà ad altro contribuente; la rettifica evidenzia la decorrenza retroattiva. Il contribuente ha, pertanto, richiesto il rimborso dell’IMU pagata nel quinquennio precedente.
L’attuale proprietario non risulta avere mai versato l’imposta con riguardo a detto immobile. Si richiede di sapere se sugli avvisi di accertamento che il Comune andrà ad emettere devono calcolarsi sanzioni e interessi per tutto il periodo pregresso o se debba richiedersi esclusivamente l’imposta.
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21 febbraio 2019

Un contribuente ha richiesto il rimborso di una quota IMU pagata nel periodo 2011-2015 per un 1 immobile cat. C1 esponendo la seguente motivazione:
• L’immobile è stato accatastato dal contribuente nel 1999;
• Nel 2011 l’Agenzia del Territorio avrebbe, per errata rappresentazione, aggiunto un secondo immobile cat. C1 e attribuito ex art, 19, c. 10, DL 78/2010 una seconda rendita;
• Il contribuente ha quindi pagato l’IMU sulla somma delle 2 rendite pure in presenza di un unico immobile;
• Il contribuente, ha rilevato l’errore solo qualche anno dopo e ne ha richiesto la rettifica; la visura catastale evidenzia con decorrenza 25.01.2016 la soppressione dei mappali precedenti e la costituzione di una nuova unità immobiliare (rendita inferiore e da qui la richiesta di rimborso).
Si richiede di sapere se sussiste il diritto al rimborso richiesto dal contribuente.

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18 febbraio 2019

Per il comune è perentorio il termine dei 60 giorni per depositare le controdeduzioni in commissione tributaria? grazie
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18 febbraio 2019

Buon pomeriggio, stò predisponendo le controdeduzioni per società che ha fatto ricorso ad un diniego di rimborso in comune a …… per un immobile storico artistico previsto dall'art. 10 del d.lgs n. 42/2004. (avevo già chiesto in precedenza un parere in merito). E' stato dato il diniego in quanto tale società non ha mai presentato la dichiarazione per fabbricato di interesse storico artistico. Chiedo se, oltre a quanto scritto sulle istruzioni delle dichiarazioni imu e tasi, mi potete fornire anche dei riferimenti giurisprudenziali in merito in modo da rendere più complete le controdeduzioni. Grazie
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11 febbraio 2019

Buongiorno, rifacendomi al primo quesito inviato poco fa, possiamo semplicemente consegnare a chi lo richiede il modello di pagamento f24 comprensivo di sanzioni al 30% e interessi senza emettere alcun avviso di accertamento? Se si , le spese sono dovute?
grazie buon lavoro
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11 febbraio 2019

Buongiornao rag. Cava,
1^ quesito :devo accertare diversi contribuenti per diversi anni, gli stessi hanno chiesto di poter regolarizzare le proprie posizioni per tutti gli anni in cui non hanno effettuato il pagamento. E' possibile ovviamente calcolando la sanzione al 30% e gli interessi dovuti, consegnare gli avvisi senza notifica (il messo notificatore è andato in pensione e non è stato ancora nominato il nuovo) e seza raccomandata?
2^ quesito : quale aliquota deve essere applicata ai proprietari di fabbricati iscritti in catasto come D/10 non IAP ? La normativa prevede il 2 per mille . Per l'anno 2014 sono esenti anche coloro che non sono IAP? grazie Buon lavoro
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06 febbraio 2019

Nel 2015 l'ufficio ha notificato due accertamento IMU anni 2012 e 2013 relativi ad un fabbricato D1 accatastato d'ufficio dall'Agenzia del Territorio nel dicembre del 2011. Nel 2016 il proprietario ha accatastato l'immobile in categoria D10 (si tratta di sala mungitura,ovile etc) indicando come causale "DICHIARAZIONE UIU ART. 19 DL 78/10". In questo comune i fabbricati in D10 sono sempre stati esenti. Gli accertamenti sono diventati definitivi. Considerato che l'accertamento d'ufficio da parte dell'Agenzia delle Entrate attribuisce una rendita presunta, l'ufficio può iscrivere a ruolo coattivo gli accertamenti o di fatto spetta l'esenzione in quanto fabbricato D10? Grazie
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05 febbraio 2019

Un contribuente nel mese di gennaio 2019 ha registrato presso il cancelliere del tribunale, la rinuncia all’eredità del padre deceduto nell’anno 2004.
La denuncia di successione non è mai stata presentata. Si chiede se, fino alla data di rinuncia tale contribuente sia soggetto all’IMU per la quota del fabbricato ereditato.

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05 febbraio 2019

Un contribuente non residente possiede tre immobili, nella via (xxxxxx) un a/2 , nella via (yyyyyy) un a/3 e un c/6. Sino al 2012 ha regolarmente versato per tutti e tre gli immobili. Ad aprile 2013 trasferisce la residenza nella via (xxxxxx) a/2 per il versamento 2013 considera per nove mesi abitazione principale immobile a/2 via (xxxxxx) e pertinenza immobile c/6 nella via (yyyyyy) distante dall'abitazione principale circa 300 mt, e versa imu come altri fabbricati per immobile a/3 nella via (yyyyyy). Non ha presentato dichiarazione IMU. Si chiede pertanto , se il contribuente abbia agito correttamente, oppure si possa contestare al contribuente la mancata dichiarazione imu per la pertinenza e quindi assoggettarla ad imposta.
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24 gennaio 2019

Un nostro contribuente vorrebbe costituire formale servitù di passaggio (con scrittura privata registrata e iscritta presso i registri immobiliari) e chiede se lo stradello, ricadente in zona B di completamento, potrà essere escluso dalla tassazione IMU per area edificabile.
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24 gennaio 2019

Buongiorno dott. Cava, premesso che
- In data 22/09/2009 sono stati iscritti in catasto due immobili categoria D/10, a nome di 7 fratelli, comproprietari ciascuno per 1/7.
- Il 09 febbraio 2010, la madre (ora pensionata, che fino ad allora era iscritta come coltivatore diretto), ha concesso in affitto (CONTRATTO REGISTRATO ALL'AG. DELLE ENTRATE) al figlio X, per 10 anni, i terreni sui quali sorgono i fabbricati .
In data 23/06/2010, al sig. X, è stata riconosciuta la qualifica di IAP.
Per l'anno 2013 l'ufficio ha accertato i 6 fratelli con aliquota ordinaria, i quali hanno presentato istanza di riesame con la motivazione che i fabbricati sono utilizzati dal fratello IAP per l'esercizio dell'attività agricola e sostengono di aver diritto all'esenzione, o, nel caso in cui l'imposta fosse dovuta, di dover essere accertati con aliquota 0,2.
1^ domanda
Si può ritenere valido il contratto d'affitto stipulato con la madre, anche per i fabbricati asserviti (i due D/10, nonostante siano accatastati a nome di tutti i fratelli), oppure è necessario stipulare un nuovo contratto con tutti i comproprietari?
2^ domanda
se si, considerato che il comproprietario IAP possiede i requisiti per l'esenzione ma non ha mai presentato dichiarazione IMU, dal 2013, quale aliquota deve essere applicata allo IAP ed ai comproprietari ? ordinaria( 7,6) o aliquota per immobili strumentali ( 0,2)?
3^ domanda
Stipulando oggi un contratto di affitto per gli immobili D/10, lo stesso, può avere efficacia retroattiva fino al 2010, data della stipula del contratto di affitto dei terreni?
4^ domanda
relativa alla dichiarazione. Nelle istruzioni (decreto MEF del 30/10/2012), relativamente ai fabbricati rurali ad uso strumentale, si fa presente che non è necessario presentare la dichiarazione di esenzione, in quanto l'Ente può avvalersi delle informazioni disponibili sul portale dei comuni gestito dall'Agenzia, può essere concessa l'esenzione in assenza di dichiarazione? A questo riguardo abbiamo diverse contestazioni di IAP che non hanno presentato la dichiarazione in quanto ritengono non vada presentata.
Se il romanzo che ho prodotto non fosse chiaro, può contattarmi al n. 0782/58109 interno 2, o, se preferisce posso chiamarla quando ha un attimo di tempo da dedicarmi.
La ringrazio per la disponibilità.

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21 gennaio 2019

g.mo dott. Cava, il quesito è il seguente:
- un contribuente (artigiano del legno) presenta nel 2013 una dichiarazione TARSU dichiarando per un determinato immobile la destinazione d'uso come "laboratorio" di mq. 184,00, immobile iscritto in catasto come C/3.
da quel momento l'immobile viene tassato come attività artigianale.
a gennaio 2018 lo stesso contribuente evidenzia che detto immobile è stato adibito a torneria e attualmente, avendo chiuso l'attività, esso è adibito a magazzino non produttivo, pertinenza dell'unità abitativa.
Successivamente, lo stesso contribuente precisa che già nell'anno 2009 aveva chiuso la partita iva e che quindi detto immobile doveva essere sempre considerato come pertinenza del fabbricato uso abitazione.
Occorre precisare che l'immobile uso abitazione è catastalmente individuato con la particella 223 mentre l'immobile uso artigianale con la particella 334.
Il contribuente, quindi, non ha intenzione di variare la categoria C/3 in catasto.
secondo me la variazione di tariffa, da locale artigianale a locale deposito ( e non accessorio perché non è legato di fatto all'immobile uso abitazione che ha già 2 accessori cat. C/2) spetta dall'anno 2018, perché solo in quell'anno è stata presentata la prima richiesta di variazione.
Qual è il vostro parere in merito? Si ringrazia salutando distintamente.
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