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05 luglio 2018

A seguito di avviso di accertamento a un contribuente, lo stesso è stato contestato in quanto immobile soggetto a diritto di abitazione. A seguito di verifiche abbiamo scoperto che la proprietaria dell'immobile ha stipulato con il soggetto destinatario dell'avviso di accertamento, e attuale proprietario dell'immobile, atto di compravendita registrato in cui si riserva il diritto di abitazione. Tale diritto di abitazione non risulta dalla visura catastale ma a seguito di ispezione ipotecaria, nella sezione D, ulteriore informazioni, tale diritto viene espressamente richiamato. A questo punto è possibile far valere tale diritto di abitazione e pertanto annullare l'avviso di accertamento?
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04 luglio 2018

Buon giorno, sono a chiedere quali immobili di proprietà di un'azienda agricola sono da tassare nella Tari. Mi trovo di fronte ad un'azienda che oltre ai terreni agricoli ha n. 6 A/2 e 3 D/10. Cordiali saluti, 
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03 luglio 2018


L'ufficio ha provveduto nel corso del 2017 alla notifica dei solleciti di pagamento TARI 2014/2015. Si chiede se è legittimo prima dell'emissione degli avvisi di accertamento per omesso versamento, invitare i contribuenti rimasti inadempienti alla regolarizzazione per vie brevi ( anche a mezzo posta elettronica) della tassa dovuta anni 2014/2015
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28 giugno 2018


Abbiamo un contribuente proprietario di un immobile che è stato affidato, dal tribunale, alla moglie dove ci viveva con i figli. Qualche anno fa la moglie ha lasciato la casa e si è trasferita in un altro immobile di proprietà. Chi Paga l'IMU?
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28 giugno 2018


Un contribuente ha fatto richiesta di usufruire della riduzione al 50% della base imponibile perché ha concesso in comodato gratuito al figlio un appartamento. Ma il soggetto possiede, oltre alla casa in questione, la casa dove vive, un c1 è un'altro immobile ad uso abitativo ma inagibile. L'inagibilità potrebbe escludere l'immobile dal conteggio degli immobili ad uso abitativo che si devono avere per poter godere di questa agevolazione? Grazie
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28 giugno 2018


Buongiorno, si chiede la Vostra cortese collaborazione per la lavorazione della pratica in oggetto.

Si fa presente al riguardo che la pubblicazione della delibera riguardante il regolamento comunale nel sito del MEF è avvenuta in data 04.12.2013.

L'ufficio chiede se la pubblicazione entro il termine del 28.10.2013 era tassativo anche per l'anno di imposta 2013.

Cordiali Saluti.


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27 giugno 2018


Un contribuente ha acquistato nel corso dell'anno 2015 tre aree edificabili dal Comune. L'acquisto è avvenuto a corpo per un valore pari a X. Il contribuente ha presentato regolare dichiarazione IMU e ha precisato come è stato determinato il valore (pari a X)indicato nella dichiarazione. Tale valore è stato utilizzato dal contribuente al fine del versamento dell'IMU 2015. Il valore a mq stabilito dalla compravendita è fortemente inferiore rispetto a quello deliberato dalla Giunta Comunale. Il regolamento comunale dispone che "il valore è quello costituito da quello venale in comune commercio al 1 gennaio dell'anno di imposizione, avendo riguardo alla zona territoriale di ubicazione, indice di edificabilità, alla destinazione d'uso consentita, agli oneri per gli eventuali lavori di adattamento del terreno necessari per la costruzione, ai prezzi medi rilevati sul mercato dalla vendita di aree aventi analoghe caratteristiche (art.5 co.5 F.Lgs 504/92)". Inoltre prevede che "i valori venali in comune commercio vengono determinati periodicamente e per zone omogenee attraverso una deliberazione di Giunta Consiliare.....i valori costituiscono il limite per l'attività di accertamento svolta dall'ufficio preposto, tenuto a procedere soltanto in presenza di versamenti inferiori rispetto a quelli dovuti in base all'applicazione dei valori deliberati per ciascun anno di imposta". Considerata la situazione sopra descritta è corretto non emettere accertamento nei confronti del contribuente sopra indicato in quanto ha pagato sul valore reale di compravendita avvenuta nel 2015? Grazie
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25 giugno 2018


Buongiorno, un contribuente coltivatore diretto possiede un immobile di categoria A3 con la seguente annotazione catastale: dichiarata sussistenza dei requisiti di ruralità ex art. 2 comma 6, D.M. 26/07/2012. Chiediamo se con la semplice annotazione, il suddetto immobile possa essere considerato esente IMU.
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25 giugno 2018


buongiorno, un'associazione non lucrativa che occupa un immobile in locazione, chiede al nostro ufficio l'esenzione Tari, il nostro regolamento Comunale non prevede alcuna esenzione/riduzione per tali fattispecie. Secondo lei può essere applicata qualche agevolazione? Ringraziamo e porgiamo distinti saluti
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22 giugno 2018


Buongiorno, allo scrivente ufficio si è presentata la seguente casistica, fonte di controversia con le contribuenti interessate.



Vorremmo quindi approfondirla con voi.



Abitazione e pertinenza (C6) di proprietà al 50% di due coniugi, che ci risiedono insieme alla figlia.

In data 21.11.2012 il marito muore e l'abitazione passa, per successione, al 75% alla coniuge superstite e per il 25% alla figlia, che continua ad abitare con la madre nell'immobile.



La madre paga negli anni 2013 e successivi calcolando l'imposta e la pertinenza (C6) come abitazione principale al 75% e la figlia paga come abitazione principale al 25% sull'abitazione, ma sceglie invece come pertinenza un altro immobile (sempre C6) già suo al 100% dal 2005 e con rendita decisamente più elevata rispetto alla pertinenza in comproprietà con la madre (per la quale paga il suo 25% di possesso con aliquota ordinaria, correttamente secondo il suo ragionamento).

L'Ufficio ha invece caricato al 100% alla contribuente coniuge superstite l'abitazione principale e la relativa pertinenza in comproprietà con il coniuge deceduto e, conseguentemente, con aliquota ordinaria l'unico immobile categoria C6 al 100% di sua proprietà dal 2005 (che caricato in tal modo genera la differenza di imposta che l'Ufficio richiede).



Il quesito è quindi: è corretto che la figlia abbia pagato il suo 25% dell'abitazione principale ereditata da padre essendo effettivamente residente nell'immobile e considerandolo pertanto la sua abitazione principale? 



Nel ringraziare fin d'ora per la risposta, porgiamo cordiali saluti. 
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30 maggio 2018


Buongiorno, chiediamo il seguente quesito:



Il contribuente risiede e dimora con la moglie in un'immobile al 100% di proprietà della stessa.

La moglie del contribuente è deceduta.

Il contribuente che ha un figlio, maggiorenne non convivente con loro, vuole sapere se il possesso, in assenza di testamento/atto notarile, spetta per successione al 50% a lui e al 50% al figlio.

Altresì se può fruire dell'esenzione imu/tasi per abitazione principale e se  il figlio deve versare le due imposte in quanto possessore della quota del 50% di un immobile a disposizione.


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29 maggio 2018


Buon pomeriggio, sono a chiedere da quando un'area può essere considerata edificabile: dall'adozione del PGT (a Porto Mantovano c'è il Piano di Governo del Territorio) o dall'approvazione? Posso avere anche riferimenti normativi e giurisprudenziali? Grazie
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