TASI
25 settembre 2019
Sto predisponendo gli accertamenti tasi 2014.
Ho un dubbio sui codici tributo: è giusto utilizzare il 3961 sia per la Tasi versata sulle abitazioni principale che quella versata sugli altri immobili?
Ringrazio e porgo cordiali saluti
Ho un dubbio sui codici tributo: è giusto utilizzare il 3961 sia per la Tasi versata sulle abitazioni principale che quella versata sugli altri immobili?
Ringrazio e porgo cordiali saluti
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IMU
25 settembre 2019
Buongiorno, ho un quesito un pochino complesso da esporre:
Parto dal nucleo familiare composto da papà + mamma + sorella A + sorella B.
La sorella A nel 2010 acquista al 100% un immobile dove ci va a vivere insieme ai suoi genitori.
Nel 2017 cede la proprietà del 50% al papà e allo stesso cede pure il 50% di usufrutto (a lei resta il 50% della nuda proprietà). La nuda proprietaria (sorella A) emigra in altro comune ma per il papà è abitazione principale e quindi non versa IMU.
Nel 2019 il papà muore e lascia un testamento (che viene integralmente riportato nell'atto di successione) nel quale lascia alla moglie l'usufrutto del 50% dell'immobile e alla sorella B la nuda proprietà del 50%. La sorella A viene esclusa dal testamento in quanto a lei resta il 50% di proprietà.
Ora L'imu chi deve versarla?
Provo a rispondermi: la sorella B non deve versare il suo 50% perchè è nuda proprietaria e poichè l'usufruttuaria è la mamma dimorante nell'immobile non deve versare neppure lei.
Ma la sorella A (che in occasione della successione ha effettuato il ricongiungimento della nuda proprietà con l'usufrutto che aveva concesso nel 2017 al padre) è tenuta al pagamento del suo 50% ?
ringrazio anticipatamente e porgo i più cordiali saluti
Parto dal nucleo familiare composto da papà + mamma + sorella A + sorella B.
La sorella A nel 2010 acquista al 100% un immobile dove ci va a vivere insieme ai suoi genitori.
Nel 2017 cede la proprietà del 50% al papà e allo stesso cede pure il 50% di usufrutto (a lei resta il 50% della nuda proprietà). La nuda proprietaria (sorella A) emigra in altro comune ma per il papà è abitazione principale e quindi non versa IMU.
Nel 2019 il papà muore e lascia un testamento (che viene integralmente riportato nell'atto di successione) nel quale lascia alla moglie l'usufrutto del 50% dell'immobile e alla sorella B la nuda proprietà del 50%. La sorella A viene esclusa dal testamento in quanto a lei resta il 50% di proprietà.
Ora L'imu chi deve versarla?
Provo a rispondermi: la sorella B non deve versare il suo 50% perchè è nuda proprietaria e poichè l'usufruttuaria è la mamma dimorante nell'immobile non deve versare neppure lei.
Ma la sorella A (che in occasione della successione ha effettuato il ricongiungimento della nuda proprietà con l'usufrutto che aveva concesso nel 2017 al padre) è tenuta al pagamento del suo 50% ?
ringrazio anticipatamente e porgo i più cordiali saluti
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IMU
24 settembre 2019
Faccio seguito al corso tenuto a Milano il giorno 19/09/2019 al quale ho partecipato.
Vorrei conferma di aver compreso bene l'iter di notifica nei fallimenti.
Mi riferisco ai fallimenti veri e propri: dopo aver ricevuto la richiesta di insinuazione al passivo, emetto tutti gli avvisi di accertamento eventualmente dovuti e li notifico sia alla società che al curatore fallimentare. A questo punto, come Lei ha detto, devo aspettare.
Per prassi, dopo l'emissione dell'accertamento attendo 60 giorni per considerare l'atto esecutivo. Dopo qualche mese faccio comunicazione di iscrizione a ruolo (ovviamente sui non pagati) e dopo qualche mese ancora mando il ruolo coattivo all'Agenzia delle Entrate Riscossione.
La domanda è: gli atti notificati a seguito di fallimento possono seguire questo iter o devo escluderli?
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
Vorrei conferma di aver compreso bene l'iter di notifica nei fallimenti.
Mi riferisco ai fallimenti veri e propri: dopo aver ricevuto la richiesta di insinuazione al passivo, emetto tutti gli avvisi di accertamento eventualmente dovuti e li notifico sia alla società che al curatore fallimentare. A questo punto, come Lei ha detto, devo aspettare.
Per prassi, dopo l'emissione dell'accertamento attendo 60 giorni per considerare l'atto esecutivo. Dopo qualche mese faccio comunicazione di iscrizione a ruolo (ovviamente sui non pagati) e dopo qualche mese ancora mando il ruolo coattivo all'Agenzia delle Entrate Riscossione.
La domanda è: gli atti notificati a seguito di fallimento possono seguire questo iter o devo escluderli?
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
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IMU
24 settembre 2019
Buongiorno,
questo Ente sta valutando la possibilità di sostituire, per la spedizione di tutta la corrispondenza, le Poste Italiane con una società privata. Mi conferma che ai fini della notifica degli atti di accertamento imu/tasi/tari è valida anche la notifica delle raccomandate fatte da un corriere privato?
Mi è stato detto che per quelle raccomandate non ritirate è il comune che dovrà farsi carico di conservarle e attendere il ritiro. Se non dovesse avvenire, è il comune stesso che ne applica il timbro per compiuta giacenza.
Chiedo, gentilmente, conferma della correttezza e validità di questo tipo di notifica.
Cordiali saluti
questo Ente sta valutando la possibilità di sostituire, per la spedizione di tutta la corrispondenza, le Poste Italiane con una società privata. Mi conferma che ai fini della notifica degli atti di accertamento imu/tasi/tari è valida anche la notifica delle raccomandate fatte da un corriere privato?
Mi è stato detto che per quelle raccomandate non ritirate è il comune che dovrà farsi carico di conservarle e attendere il ritiro. Se non dovesse avvenire, è il comune stesso che ne applica il timbro per compiuta giacenza.
Chiedo, gentilmente, conferma della correttezza e validità di questo tipo di notifica.
Cordiali saluti
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23 settembre 2019
In fase di verifiche sui versamenti IMU 2015 è emerso che un contribuente ha pagato meno IMU rispetto al dovuto quantificato moltiplicando l’aliquota per il valore (n.mq x valore a mq deliberato dalla Giunta Comunale per quella specifica zona urbanistica). Nell’anno 2005 il contribuente aveva presentato una dichiarazione ICI indicando il valore delle aree edificabili che risulta essere pari circa alla metà del valore calcolato secondo la deliberazione della Giunta Comunale di cui sopra. Il regolamento comunale prevede che “i valori venali in comune commercio vengono determinati periodicamente e per zone omogenee attraverso una deliberazione di Giunta Comunale. I valori approvati dall’Organo deliberante valgono fino a successiva formale modifica o variazione e costituiscono limite per l’attività di accertamento svolta dall’ufficio preposto, tenuto a procedere soltanto in presenza di versamenti inferiori rispetto a quelli dovuti in base alla applicazione dei valori deliberati per ciascun anno di imposta. I valori delle aree fabbricabili deliberati, si intendono applicabili per gli anni successivi se non modificati”.
Si chiede se sia corretto procedere con l’emissione dell’avviso di accertamento d’ufficio per parziale pagamento dell’imposta. Grazie
Si chiede se sia corretto procedere con l’emissione dell’avviso di accertamento d’ufficio per parziale pagamento dell’imposta. Grazie
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18 settembre 2019
Buongiorno, dovendo recuperare morosità per gli anni 2014 e successivi, per mancato pagamento canoni concessione box civico mercato, chiedo cortesemente, se possibile, un modello di ingiunzione di pagamento aggiornato per poter recuperare tali somme.
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06 settembre 2019
Buongiorno,
i proprietari delle strutture agrituristiche presenti sul nostro territorio intendono presentare un ricorso contro l’ente, in virtù delle due recenti pronunce del Cons. Stato, sez. V, sent. 19.02.2019 n. 1162 e della Cass. civ., sez. V, ord. 11.04.2019 n. 10156, in relazione alla tassa sui rifiuti.
Ritengono che il Regolamento IUC adottato dal Consiglio Comunale rechi un’illegittima equiparazione tra alberghi ed agriturismi, nella capacità di produrre rifiuti e, conseguentemente, nell’applicazione delle tariffe.
A riguardo, il comune ha applicato, per la modulazione delle tariffe, il metodo normalizzato ex dpr 158/1999. Tra le utenze non domestiche, gli agriturismi sono stati collocati nella categoria 16 “Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub”. Questa scelta è stata fatta in considerazione del fatto che la “Classificazione delle attività economiche nelle categorie TARES sotto i 5000 abitanti” indica espressamente l’agriturismo nell’elenco delle attività che rientrano all’interno della classe 16.
Per lo stesso motivo, gli alberghi con e senza ristorante sono stati collocati rispettivamente nelle categorie 5 e 6. Si tratta quindi di classi differenti.
Ciononostante, ci chiedevamo se l’ente ha agito correttamente o il suo operato potrebbe essere cassato in un eventuale futuro ricorso da sostenere.
Grazie in anticipo per l’attenzione.
i proprietari delle strutture agrituristiche presenti sul nostro territorio intendono presentare un ricorso contro l’ente, in virtù delle due recenti pronunce del Cons. Stato, sez. V, sent. 19.02.2019 n. 1162 e della Cass. civ., sez. V, ord. 11.04.2019 n. 10156, in relazione alla tassa sui rifiuti.
Ritengono che il Regolamento IUC adottato dal Consiglio Comunale rechi un’illegittima equiparazione tra alberghi ed agriturismi, nella capacità di produrre rifiuti e, conseguentemente, nell’applicazione delle tariffe.
A riguardo, il comune ha applicato, per la modulazione delle tariffe, il metodo normalizzato ex dpr 158/1999. Tra le utenze non domestiche, gli agriturismi sono stati collocati nella categoria 16 “Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub”. Questa scelta è stata fatta in considerazione del fatto che la “Classificazione delle attività economiche nelle categorie TARES sotto i 5000 abitanti” indica espressamente l’agriturismo nell’elenco delle attività che rientrano all’interno della classe 16.
Per lo stesso motivo, gli alberghi con e senza ristorante sono stati collocati rispettivamente nelle categorie 5 e 6. Si tratta quindi di classi differenti.
Ciononostante, ci chiedevamo se l’ente ha agito correttamente o il suo operato potrebbe essere cassato in un eventuale futuro ricorso da sostenere.
Grazie in anticipo per l’attenzione.
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06 settembre 2019
Buongiorno, nel caso di due coniugi comproprietari al 50% e facenti parte dello stesso nucleo familiare posso notificare l'avviso di accertamento TASI ad un solo comproprietario richiedendogli il 100% della tassa oppure devo comportarmi come con l'IMU ossia ciascuno paga per la sua quota di possesso?
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IMU
06 settembre 2019
Buongiorno,
all'inizio dell'anno 2019 il curatore fallimentare di una ditta ha presentato la dichiarazione attestante l'avvio della procedura fallimentare con richiesta di un prospetto con i debiti pregressi della ditta.
Ora ho necessità di notificare atti di accertamento tasi 2014 e 2015 e imu 2016. Posso procedere alla notifica degli atti al curatore? e' dalla data di insinuazione nel passivo che devo sospendere gli avvisi di accertamento, giusto?
Parteciperò sicuramente alla giornata di formazione del 19/09 in quanto nel programma ho visto che dedicherà tempo proprio all'attività di accertamento nei confronti dei soggetti falliti
ed altro, materia sulla quale ho parecchie carenze.
all'inizio dell'anno 2019 il curatore fallimentare di una ditta ha presentato la dichiarazione attestante l'avvio della procedura fallimentare con richiesta di un prospetto con i debiti pregressi della ditta.
Ora ho necessità di notificare atti di accertamento tasi 2014 e 2015 e imu 2016. Posso procedere alla notifica degli atti al curatore? e' dalla data di insinuazione nel passivo che devo sospendere gli avvisi di accertamento, giusto?
Parteciperò sicuramente alla giornata di formazione del 19/09 in quanto nel programma ho visto che dedicherà tempo proprio all'attività di accertamento nei confronti dei soggetti falliti
ed altro, materia sulla quale ho parecchie carenze.
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05 settembre 2019
Buongiorno, abbiamo notificato avvisi di accertamento ad otto fratelli, per mancato pagamento della quota IMU 2015 riferita alla comproprietà di un fabbricato.
Il nono fratello, essendo residente, usufruisce dell’esenzione per abitazione principale.
Gli otto fratelli hanno sempre sostenuto di non essere i soggetti passivi, in quanto ad avere la piena titolarità di tale immobile sarebbe il nono fratello. Nelle nostre ricerche, però, tale situazione non è mai stata certificata né catastalmente (dove ad oggi continuano ad apparire tutti e nove come intestatari) né in conservatoria (dove è presente la denuncia di successione dei genitori in cui sono presenti tutti i 9 fratelli come eredi).
Oggi è pervenuto un ricorso di un avvocato, per richiedere l’annullamento in autotutela degli avvisi di accertamento, e cita testualmente “[…] con verbale di transazione del 16.12.2004 reso nella causa civile n. XXX registrata il 21.05.2005 e regolarmente trascritta, i Sigg.ri XXX cedevano le quote di loro proprietà di tale fabbricato al fratello. In conseguenza dell’accordo giudiziale raggiunto in corso di causa, tale immobile risulta essere di esclusiva proprietà di un solo fratello, a decorrere dal 16.12.2004 […].
Da un ulteriore ricerca effettuata in data odierna in conservatoria, è emersa l’esistenza di un Verbale di conciliazione per divisione del 16.12.2004, ma la nota di trascrizione di tale atto è stata presentata il 30.08.2019, solo una settimana fa.
La domanda è: la validità del verbale di transazione, ai fini tributari, decorre dal 16.12.2004 (con conseguente annullamento dell’avviso di accertamento), oppure fa fede la data di presentazione della trascrizione dell'atto (30.08.2019) ai fini dell’imposizione IMU?
Grazie per l’attenzione. Saluti
Il nono fratello, essendo residente, usufruisce dell’esenzione per abitazione principale.
Gli otto fratelli hanno sempre sostenuto di non essere i soggetti passivi, in quanto ad avere la piena titolarità di tale immobile sarebbe il nono fratello. Nelle nostre ricerche, però, tale situazione non è mai stata certificata né catastalmente (dove ad oggi continuano ad apparire tutti e nove come intestatari) né in conservatoria (dove è presente la denuncia di successione dei genitori in cui sono presenti tutti i 9 fratelli come eredi).
Oggi è pervenuto un ricorso di un avvocato, per richiedere l’annullamento in autotutela degli avvisi di accertamento, e cita testualmente “[…] con verbale di transazione del 16.12.2004 reso nella causa civile n. XXX registrata il 21.05.2005 e regolarmente trascritta, i Sigg.ri XXX cedevano le quote di loro proprietà di tale fabbricato al fratello. In conseguenza dell’accordo giudiziale raggiunto in corso di causa, tale immobile risulta essere di esclusiva proprietà di un solo fratello, a decorrere dal 16.12.2004 […].
Da un ulteriore ricerca effettuata in data odierna in conservatoria, è emersa l’esistenza di un Verbale di conciliazione per divisione del 16.12.2004, ma la nota di trascrizione di tale atto è stata presentata il 30.08.2019, solo una settimana fa.
La domanda è: la validità del verbale di transazione, ai fini tributari, decorre dal 16.12.2004 (con conseguente annullamento dell’avviso di accertamento), oppure fa fede la data di presentazione della trascrizione dell'atto (30.08.2019) ai fini dell’imposizione IMU?
Grazie per l’attenzione. Saluti
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05 settembre 2019
Al fine della redazione del nuovo regolamento COSAP è sorto un dubbio in merito alla possibilità di sottoporre a pagamento del canone unicamente i passi carrai per i quali i proprietari richiedano apposito cartello segnaletico per il divieto di sosta antistante al proprio accesso. Questo è quanto prevedeva il vecchio regolamento che si sta valutando di confermare. Dalla lettura della norma in materia di TOSAP si evince che sia dovuto il pagamento della tassa sia per i passi carrai identificati ai sensi del D.Lgs 507/93 art.44 comma 4 (manufatti anche se privi di cartello di divieto di sosta antistante), sia quelli di cui al comma 7 (definiti in realtà come accessi carrabili) ma solo qualora questi ultimi siano identificati da apposito cartello segnaletico di cui al comma 8.
Considerato che il Comune è in regime di COSAP e pertanto si tratta di un'entrata patrimoniale e non di un tributo e che l'art.22 del nuovo codice della strada indica che i passi carrabili devono essere individuati con apposito segnale previa autorizzazione da parte dell'Ente proprietario della strada si chiede se il Comune abbia facoltà di disciplinare nel regolamento che sono sottoposti al pagamento del canone - occupazione permanente- unicamente quei passi carrabili per i quali è stato chiesto e ottenuto apposito cartello di divieto di sosta antistante. Si chiede se esistano altre disposizioni normative a sostegno di questa previsione regolamentare .Grazie
Considerato che il Comune è in regime di COSAP e pertanto si tratta di un'entrata patrimoniale e non di un tributo e che l'art.22 del nuovo codice della strada indica che i passi carrabili devono essere individuati con apposito segnale previa autorizzazione da parte dell'Ente proprietario della strada si chiede se il Comune abbia facoltà di disciplinare nel regolamento che sono sottoposti al pagamento del canone - occupazione permanente- unicamente quei passi carrabili per i quali è stato chiesto e ottenuto apposito cartello di divieto di sosta antistante. Si chiede se esistano altre disposizioni normative a sostegno di questa previsione regolamentare .Grazie
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03 settembre 2019
La TARI è dovuto per il periodo in cui un immobile è stato sottoposto a sequestro per abusi edilizi?
E' corretto far pagare la TARI dopo il dissequestro in quanto la normativa parla di sospensione e non di esenzione dai tributi?
E' corretto far pagare la TARI dopo il dissequestro in quanto la normativa parla di sospensione e non di esenzione dai tributi?
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