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Banca dati quesiti

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02 aprile 2019

Premesso che in questo Comune è applicata l’esenzione ai fini IMU per i terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina.
QUESITO

Ventuno contribuenti sono contitolari secondo le risultanze catastali di:
- 18 unità immobiliari censite in categoria A/3, 27 unità censite in categoria C/2 e una unità censita in categoria D/7.; Si precisa che nell’anno 2012 i fabbricati non erano stati ancora accatastati (l’accatastamento è avvenuto nell’anno 2014, senza peraltro il riconoscimento del requisito di ruralità). Il requisito di ruralità è stato riconosciuto solo a 14 fabbricati in data 27/11/2018.
- circa mq. 700.000 di terreni, di cui circa mq. 500.000 agricoli e circa mq. 200.000 edificabili, secondo quanto previsto dal Piano Urbanistico Comunale;
L’ufficio ha emesso per tali immobili (non essendo stata presentata dichiarazione ICI/IMU, né contratto d’affitto, ne fascicolo aziendale), nei confronti di tutti i 21 comproprietari, avvisi di accertamento IMU per gli anno 2012 e 2013, con applicazione di sanzioni e interessi;
Dei 21 contribuenti , 7 hanno presentato ricorso in Commissione Tributaria Provinciale sostenendo di non essere soggetti passivi IMU in quanto :
- i circa 200000 mq terreni pur essendo urbanisticamente edificabili venivano regolarmente coltivati ai fini agricoli, in quanto concessi con contratto di affitto registrato in data 31/01/2012 ad un soggetto terzo non proprietario (affittuario) in possesso dei requisiti di coltivatore diretto, per lo svolgimento della propria attività.
- i 46 fabbricati (cat. A/3 – C/2 – D/7) sono da considerarsi strumentali all’attività agricola in quanto concessi con contratto di affitto registrato in data 31/01/2012, ad un soggetto terzo (affittuario) in possesso dei requisiti di coltivatore diretto, per lo svolgimento della propria attività.
Si specifica l’omessa dichiarazione ICI/IMU. Il contratto d’affitto registrato sostituisce la dichiarazione IMU /TASI?
I Giudici della Commissione Tributaria nell’udienza tenutasi nel mese di gennaio 2019, al termine della discussione, hanno invitato le parti a verificare le concrete possibilità di definizione conciliativa della controversia, rinviando la causa al mese di luglio 2019. In particolare, con espresso riferimento al contratto di affitto di azienda del 31.01.2012, hanno invitato il difensore dei contribuenti a identificare le aree e i fabbricati concessi in locazione.

Si chiede un parere al fine di poter adottare una corretta linea difensiva .

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28 marzo 2019

Ai fini Ta.Ri., preso atto che tale tipologia non è stata disciplinata a suo tempo nel regolamento comunale, né prevista apposita tariffa, vista la sentenza della Corte di Cassazione n. 16972 del 19/8/2015, la quale ha stabilito corretto applicare, per tale tipologia di occupazione, la tariffa per uso domestico, si chiede gentilmente quanto segue:
Considerata l’attività occasionale, oltre i componenti il nucleo famigliare del titolare, per una corretta tassazione dell’intera unità immobiliare, ai fini dell’attribuzione del numero degli occupanti, quali parametri devono essere presi a riferimento dall'ufficio????
Cordiali saluti
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27 marzo 2019

Il Comune aveva disposto il pagamento della seconda rata TARES 2013 (saldo) entro il 30 aprile 2014. È legittimo richiedere il versamento nell'anno 2019, considerando che la richiesta di pagamento dei tributi locali dev'essere notificata entro la fine del quinto anno successivo a quello in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato? Nel caso di specie il versamento della seconda rata avrebbe dovuto essere effettuato entro il 30 aprile 2014. Si ringrazia per la collaborazione
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26 marzo 2019

Un contribuente ha posseduto catastalmente un immobile dal 2008 al 18/12/2017 ma paga imu fino a ottobre 2015.
Emetto avviso di accertamento per il 2015 (parziale) ma il contribuente fornisce nota di trascrizione catastale dove si evince che è stato usufruttuario (non residente) di questo immobile dal 09/10/2008 al 01/10/2015.
Il contribuente dice di aver contattato il catasto il quale pare abbia detto di far riferimento all’unico documento valido che è la nota di trascrizione e che la data di cessazione del 18/12/2017, riportata sulla visura catastale è stata recepita dal gestionale del Catasto a seguito di un atto avvenuto successivamente tra i proprietari dell’immobile e di questo atto l'usufruttuario non poteva saperne nulla. Mi sembra una situazione tanto strana.
Le chiedo: 1) posso tenere conto della nota di trascrizione presentata dal contribuente come pezza giustificativa e annullare l'atto (ignorando così la visura del catasto)?
2) posso fare qualche richiesta specifica al catasto?
Ringrazio e porgo cordiali saluti
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21 marzo 2019

Nel contesto della fase propedeutica agli accertamenti imu ho trasmesso all'UT un elenco di mappali intestati a contribuenti al fine di indicarmi se trattavasi di area o terreno agricolo.
Alcuni mappali sono stati identificati con la dicitura "aree per attrezzature pubbliche" oppure " strade già esistenti"; nell'ambito delle prime poi, alcune risultano già realizzate, per altre invece c'è un progetto.
Il collega dell'ut mi ha spiegato che trattasi di "zone"sulle quali, in fase di costruzione, i proprietari si sono impegnati a realizzare opere di pubblica utilità. Ma ai fini imu/tasi, questi contribuenti che catastalmente risultano ancora proprietari di tali mappali sono tenuti al pagamento dell'IMU oppure si tratta di una situazione catastale che deve essere semplicemente aggiornata al catasto?
Ringrazio e porgo cordiali saluti,
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21 marzo 2019

Buongiorno, con pec del 22/10/2015 un contribuente TARI, non residente nel Comune impositore, proponeva l'abbattimento della TARI 2015 ad un terzo dell'importo dovuto, contenuto nell'avviso di pagamento emesso e ricevuto ad aprile2015, invocando la formula del silenzio assenso.
Il comune non ha risposto tempestivamente a tale proposta, ma lo ha fatto nel 2016 e nel 2018, scrivendo al contribuente, in modo chiaro ed inequivocabile, che la TARI emessa è da pagare per intero perché già ridotta per uso stagionale.
Ora, difronte ad un sollecito di pagamento TARI 2015 emesso per i due terzi di tassa non pagata, il contribuente presenta ricorso in CTP, con gli effetti di reclamo mediazione, invocando quel SILENZIO-ASSENSO citato nella prima pec.
Ritengo che la formula del silenzio assenso, non attenga alla materia tributaria... ma non so citare i riferimenti normativi... pertanto si chiede se è corretta l'interpretazione dell'ufficio tributi e, nel caso di risposta affermativa, i riferimenti normativi del caso.
Ringrazio e saluto

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20 marzo 2019

Buongiorno, in riferimento ad una istanza di esenzione, si chiede come debba essere calcolata l'imposta IMU su un immobile di cat C2, successivamente alla sua demolizione e conseguente richiesta di permesso di costruire.
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20 marzo 2019

Buongiorno,
chiediamo se un immobile di cat C2 possa essere considerato come abitazione principale quindi usufruire dell'esenzione IMU, visto che tale immobile è realmente ed effettivamente l'abitazione principale.
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20 marzo 2019

Buongiorno,
abbiamo ricevuto da un contribuente e nella medesima data, sia un'istanza di annullamento per autotutela su un provvedimento di accertamento Imu 2013, sia un ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Sassari per lo stesso provvedimento.
Teniamo a precisare che l’atto è stato ricevuto dal contribuente in data 02/01/2019 e lo stesso ha presentato ricorso e istanza di annullamento al nostro Ente in data 05/03/2019, quindi al 61° giorno dalla ricezione, risulta pertanto per noi inammissibile.
Chiediamo a tal proposito se l’ente debba rispondere a entrambe le richieste, e nella relativa risposta sia necessaria eccepire solo l’inammissibilità dell’atto o rigettare anche gli altri motivi.
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20 marzo 2019

Buongiorno Dott. Cava. Questo ufficio ha emesso un avviso di accertamento IMU in data 14/11/2018 nei confronti di A.R.E.A. (Azienda Regionale Edilizia Abitativa) per n° 3 immobili trasferiti in data 30/5/2013 al prezzo simbolico di un euro dal nostro Comune ad AREA stessa.
L'Azienda regionale ha presentato formale istanza di reclamo/mediazione, riservandosi di ricorrere in Commissione Tributaria, chiedendo l'annullamento totale o parziale dell'avviso per i seguenti motivi.
1. Gli immobili sono da considerare alloggi sociali ai sensi del D.M. 22 aprile 2008 e pertanto esenti;
2. in caso di mancato riconoscimento della qualità di alloggio sociale, essendo tali fabbricati oggetto di interventi di recupero, la base imponibile è costituita dal valore dell'area, fino alla data di ultimazione dei lavori, e su di essa deve essere ricalcolato l’accertamento.
Questo ufficio ritiene che tali fabbricati non possano essere ad oggi considerati alloggi sociali in considerazione del fatto che "...è' definito «alloggio sociale» l'unità immobiliare adibita ad uso residenziale in locazione permanente ...". Quindi fino a che rimarranno sfitti o inutilizzati dovranno sottostare all'imposta come fabbricati a disposizione.
Inoltre, solo uno dei tre immobili è al momento oggetto di attività di recupero mentre gli altri due, benché in obiettive condizioni di degrado, sono regolarmente accatastati e provvisti di rendita catastale.
E' corretta l'interpretazione dell'ufficio oppure è da accogliere il ricorso di A.R.E.A.?
La ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
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14 marzo 2019

Buongiorno, ai fini TARI è corretto tassare come immobili accessori i fabbricati (c2 - c6 - c7) dichiarati pertinenze ai fini IMU?
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14 marzo 2019

Buon giorno,
nel testo dell'atto di accertamento IMU-TARI-TASI, bisogna fare qualche riferimento alla normativa sulla privacy?
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