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Banca dati quesiti

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25 ottobre 2019

Sono in corso gli accertamenti IMU 2014, il Responsabile del servizio finanziario è un amministratore , chiede se sia possibile eliminare le sanzioni dagli accertamenti per omesso o parziale pagamento.
potreste darmi una risposta con riferimenti normativi.
Grazie
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25 ottobre 2019

Invio nel 2014 di avviso di acceramento Ici annualità 2009 , notifica a mezzo A/R ordinaria servizio postale.
L'avviso trasmesso dalle Poste per compiuta giacenza.
E' emerso il contribuente è deceduto nel 2012 , dallo stato di famiglia al momento del decesso viveva da solo.
Le Poste non hanno indicato destinatario deceduto
La notifica per compiuta giacenza è valida?
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24 ottobre 2019

Buongiorno,
chiedo una conferma di una informazione che ci aveva dato all'ultimo incontro di formazione a Milano, per essere certa di aver capito bene.
Quando notifico con raccomandata r/r un accertamento, se il postino mi riporta la busta con l'indicazione "trasferito" o "sconosciuto" o "indirizzo insuff." o "irreperibile", faccio uno stampa dal SIATEL e se l'indirizzo che ho usato è il medesimo, posso considerare la notifica come effettuata regolarmente?
Ringrazio e porgo i più cordiali saluti
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23 ottobre 2019

L’ufficio sta procedendo con l’emissione degli accertamenti IMU e TASI per anni d’imposta 2014 e 2015. A tale proposito si chiede se sia legittimo emettere l’atto di accertamento nei confronti di una società fallita con sentenza del 30/11/2015, nel caso in cui il Comune abbia già presentato formale richiesta d’insinuazione al passivo (14/12/2016) per un importo XXX, determinato sommando agli importi scaturenti dagli accertamenti divenuti definitivi (già notificati alla società) gli importi della sola imposta (in quanto non ancora accertata alla data del 14/12/2016) per gli anni d’imposta dal 2012 al 29/11/2015.
La domanda è quindi questa:
avendo già comunicato al Curatore fallimentare l’importo delle imposte dovute al Comune, è necessario notificare anche l’avviso di accertamento, oppure resta preclusa tale possibilità ?
in caso di risposta affermativa, deve essere emesso un accertamento normale (con irrogazione di sanzione e calcolo interessi) oppure va richiesta la sola imposta ?
La posizione dell’Ufficio sarebbe quella di non notificare alcun atto, in quanto tali importi sono già ricompresi nella domanda di ammissione al passivo e pertanto già noti (anche se, ripeto, privi di sanzioni ed interessi) si chiede se tale interpretazione sia corretta.
Si ringrazia sentitamente
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23 ottobre 2019

Faccio seguito al quesito posto n. 10925 per chiedere:
assodato che al contribuente non gli abbiamo notificato la comunicazione di attribuzione della natura di Area Fabbricabile a terreni su un'area avvenuta nel 2011, posso produrre gli accertamenti a partire dall'anno d'imposta 2014 senza sanzioni e interessi. Ma devo comunque notificare la comunicazione secondo un nostro prototipo di file o basta l'atto di accertamento che specifichi la natura del mappale oggetto d'accertamento?
Ringrazio e porgo cordiali saluti
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23 ottobre 2019

Una società immobiliare proprietaria di terreni edificabili con piano di lottizzazione approvato e realizzato ha edificato degli immobili per la vendita, questi non risultano accatastati per tanto non esentabili, gli accertamenti emessi sono calcolati sulla base imponibile del valore dell'area edificabile deliberata dalla G.C. su proposta dell'UTC.
La notifica degli atti viene fatta presso il domicilio fiscale a mezzo Racc AR dove di fatto non esiste nessuna sede o cassetta postale riconducibile all'immobiliare, puntualmente torna al mittente come "sconosciuto".
Per le vie brevi abbiamo contattato l'immobiliare che risulta avere uffici operativi in tutt'altro posto.
Come possiamo avere certezza che la notifica sia valida posto che l'invio degli atti via PEC sia l'unico mezzo di comunicazione?
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23 ottobre 2019

Tizio è proprietario di un immobile suddiviso in tre subalterni : un A3 e
due C2, ai fini IMU solo uno dei C2 è esente con l’A3 come abitazione principale;
Questo ufficio ha accertato che per l’anno 2013 e successivi non è mai stata versata
l’IMU per il C2 non rientrante nell’esenzione, Tizio ha lamentato che non gli è mai
stato comunicato quanto doveva pagare… Una volta spiegatogli che l’IMU è una tassa
in autoliquidazione, si è consigliato a Tizio di fare una variazione catastale : fondere i 3
subalterni e crearne uno solo, con efficacia NON retroattiva.
Detto fatto , Tizio il 22/11/2018 presente in catasto la una nuova pratica DOCFA (fusione) e crea un unico
subalterno, il 28/11/2018 presenta al Comune dichiarazione IMU 2018 dove compare
solo il nuovo subalterno e indica come inizio del possesso il 28/11/2011 ovvero la
data della successione del padre dal quale ha ricevuto l’immobile.
Per le vie brevi ha poi dichiarato che i tre sub derivavano dal un errore dell’ufficio del territorio… per cui
l’immobile è da considerarsi da sempre come unico subalterno e quindi esente dal
pagamento. Si chiede se:
1- la nuova situazione catastale è da considerarsi retroattiva, anche se esiste uno
storico di più subalterni?
2- è corretto emettere avvisi di accertamento per l’anno 2013 e successivi anni per
omesso versamento fino alla data del 22/11/2018?
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22 ottobre 2019

Buongiorno,
il nostro regolamento prevede l'esenzione del passo carraio per soggetti portatori di handicap.
E' appena arrivata una richiesta di rimborso di un contribuente che dichiara di essere portatore di handicap dal 2011 (la denuncia però è pervenuta solo adesso).
Chiede il rimborso della tassa dal 2014 ad oggi.
Il nostro regolamento non specifica nulla sulle modalità di presentazione delle denunce.
Il 2019 certamente lo rimborso e dall'anno prossimo non emetterò più la cartella di pagamento, ma è giusto che io debba procedere al rimborso di vecchie annualità quando la comunicazione mi è stata presentata solo adesso?
Grazie infinite
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22 ottobre 2019

L'attività in questione si occupa di importazione esportazione e commercio all'ingrosso di tessuti, prodotti in alluminio e ferro, accessori per tende tradizionali e tecnologiche da interno ed esterno quali tende a pacchetto, a pannello e arricciate, a rullo, veneziane, tende verticali, da sole, zanzariere e altri prodotti similari. In pratica tende da sole. In quale categoria dovrei inserire questa attività?
Grazie

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21 ottobre 2019

Ho un problema con una denuncia di un'attività commerciale che ha aperto un'attività di commercio all'ingrosso di prodotti tessili con codice ateco 46.9.
Contesta due cose:
1) la categoria nella quale ho inserito l'attività: io l'ho inserita nella categoria "Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e altri beni durevoli" che ha una tariffa maggiore rispetto alla categoria "Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli,
antiquariato" nella quale vorrebbe essere inserito. Con il codice ATECO 46.9 (commercio all'ingrosso) secondo Lei quale categoria devo attribuire?
2) contesta il mio rifiuto alla richiesta di riduzione del 40% per utenze domestiche e non domestiche servite dal servizio di raccolta situate ad una distanza superiore a 500 metri dal più vicino punto di raccolta. il mio rifiuto è legato al fatto che la raccolta porta a porta è regolarmente effettuata e in quella strada ci sono altre ditte che non hanno mai preteso la riduzione.
Sarebbe così gentile da dirmi se sto procedendo correttamente?
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
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21 ottobre 2019

Buongiorno dr. Cava,
una società proprietaria di un D8 ha un debito IMU/TASI verso la nostra amministrazione di più di 400 mila euro per le annualità 2013/2017 (vendono ad ottobre 2017).
Il legale rappresentante ha chiesto appuntamento con il sindaco per richiedere una rateizzazione.
La situazione accertamenti è la seguente:
L'accertamento del 2013 è già stato trasmesso all'agente di riscossione e di conseguenza lo terrei fuori dalla rateizzazione. Per l'annualità 2014 e 2015 sono stati emessi nel 2018 e 2019 avvisi di accertamento già esecutivi. per il 2016 e 2017 ho generato solo i provvedimenti ai fini del calcolo complessivo del debito.
Il nostro regolamento sulle rateizzazioni prevede il rilascio di polizza fidejussoria o fidejussione bancaria per l'intero totale del debito fino a un massimo di 60 rate mensili.
Chiedo un suo parere sull'opportunità o meno di concedere la rateizzazione e sulle eventuali insidie che si potrebbero nascondere dietro questa concessione. La polizza fidejussoria dovrebbe tutelarci ma chiedo un confronto e un conforto.
Ringrazio infinitamente
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18 ottobre 2019

Un contribuente (nè coltivatore diretto nè IAP) risiede in un fabbricato di categoria catastale A02, con una superficie catastale di circa mq 200, situato in zona agricola. Possiede inoltre un altro immobile di categoria C06 di mq 133 attiguo all'abitazione principale. E' corretto considerarlo come pertinenza così come richiesto dal contribuente? Grazie.
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Banca dati quesiti pubblici
Quesiti resi pubblici
Accedendo al portale è possibile consultare oltre 3.000 risposte a quesiti che gli Uffici tributi hanno posto a Finanza Locale, con modalità di ricerca, anche per tematiche, semplici e immediate.
Quando la normativa genera più quesiti su una particolare fattispecie o quando il quesito sollevato è ritenuto di specifico interesse per il tema affrontato, Finanza Locale rende pubblico il quesito e  il relativo parere.
Le domande sono rese pubbliche in forma spersonalizzata senza, quindi, indicare il comune che ha posto il quesito.
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