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19 settembre 2024

Egregio Dott. Cava, il nostro ufficio ha notificato circa un anno fa un accertamento per un omesso versamento relativo ad un' area edificabile di mq.95. Il contribuente con un' istanza di autotutela ha chiesto l'annullamento dell'atto in quanto a suo parere tale terreno non può essere considerato edificabile in quanto area cortilizia della sua abitazione. L'ufficio ha richiesto una relazione all'ufficio tecnico il quale ha dichiarato che l'area effettivamente risulta interclusa, inaccessibile dalla pubblica via, e compresa tra l'edificio già edificato del contribuente e la zona agricola. Il terreno in catasto risulta comunque accatastato autonomamente. A Vostro parere, considerando anche la superficie ridotta di mq. 95 e le condizioni che rendono di fatto inutilizzabile l'area a scopi edificatori, è corretto che l'ufficio in autotutela annulli l'atto ?
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18 settembre 2024

Buongiorno Dott. Cava,
volevo chiederle se le aree scoperte dove sono esposte delle macchine usate, sono soggette al pagamento della Tari. Nell'anagrafe tributaria non ho trovato nessun dato riferito a tale attività , mentre ci sono i dati riferiti all'attività di commercio di autovetture e di autoveicoli leggeri (451101) che il tipo ha in un altro Comune . La ringrazio. Saluti
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18 settembre 2024

Buongiorno
E' stato emesso un provvedimento di accertamento IMU anno 2019 nei confronti di ISMEA (Istituto per il servizi del mercato agricolo), a cui il soggetto ha risposto con una istanza in cui chiede l'annullamento dell'atto poichè esente ai sensi dell'art. 7 comma 1 d.lgs 504/1992. Nell'istanza sottolinea anche di aver venduto gli immobili al soggetto X con atto notarile nel 2009, specificando che la proprietà passerà a tale soggetto solo col pagamento dell'ultima rata e che all'art 5 di tale atto si specifica che l'assegnatario è obbligato ad assolvere tutti gli oneri.
Si chiede, in questo momento l'imu sugli immobili, dev'essere richiesto a ISMEA o al soggetto X che ha acquistato? l'atto va annullato?
Grazie
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18 settembre 2024

Buongiorno,
pongo il seguente quesito.
Un contribuente ha un immobile di cat A5 a cui è stata calcolata la TARI con applicazione sia della quota fissa che variabile, lui obietta scrivendo:
"L’utenza risulta al Catasto in categoria A5 ma da molti anni non viene utilizzata come
abitazione e non ha nessun arredo e/o servizio per essere utilizzata come tale, di fatto è una rimessa di attrezzi ad uso agricolo", inserendo delle foto a supporto, ne segue, dice lui, che non deve essere applicata la quota variabile.
Esiste una normativa che può supportare la sua tesi, o ai fini TARI fa fede innanzitutto la categoria catastale?
Grazie in anticipo.



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16 settembre 2024

Buongiorno, ho notificato uno schema di atto per adempiere al contraddittorio ad una società in possesso di un'area fabbricabile per parziale versamento.
Stamattina il loro commercialista, al telefono mi ha chiesto la possibilità di ravvedersi in autonomia in quanto non è ancora stato notificato l'accertamento e che questa possibilità, secondo lui è prevista.
Chiedo se sia possibile quanto asserito da questo commercialista.
Ringrazio e porgo cordiali saluti
Caterina Del Prete
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16 settembre 2024

Immobile di proprietà al 100% della moglie che vi ha la residenza anagrafica e vi dimora, alla sua morte, l’immobile viene intestato per 1/3 al marito e 2/3 ai figli.
Il marito che aveva residenza in altro luogo la trasferisce nell’immobile in argomento dopo un paio di mesi dalla morte della consorte.
Potrebbe considerarsi per il marito (che avrebbe esenzione per il suo 33%) come abitazione coniuge superstite?
I figli devono pagare l’ imposta per la loro quota?
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10 settembre 2024

In merito al precedente quesito si precisa quanto segue.
I figli minori sono stati affidati ad entrambi i genitori, pur vivendo con la madre.
Inoltre già nella sentenza di separazione iniziale, datata giugno 2018, era stato stabilito che, una volta raggiunta l'indipendenza economica, la moglie avrebbe lasciato l'abitazione nella piena disponibilità del marito, che è diventato anche unico proprietario dell'immobile a partire dal 2021.
Alla luce di quanto sopra descritto, è possibile considerare la moglie titolare del diritto di abitazione fino al trasferimento di residenza e successivamente a tale data considerare invece titolare di tale diritto il marito? Grazie


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05 settembre 2024

Buongiorno,
abbiamo inviato tramite raccomandata uno schema d'atto per invito al contraddittorio IMU all'indirizzo di residenza verificato su siatel, è stato riconsegnato da poste con destinatario sconosciuto per l'indirizzo di residenza ed etichetta del seguimi apposta dalle poste con indirizzo in altra regione sempre indicato come nome sconosciuto su campanello e cassetta postale.
La data riportata è del 25/07/2024, considerato il mese di agosto di stop, allo scadere dei 60 giorni, per cui 25/10/2024, possiamo procedere con l'atto di accertamento oppure sarebbe opportuno tentare una nuova notifica tramite messo comunale? Grazie
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03 settembre 2024

Buongiorno, se in una civile abitazione regolarmente occupata dai proprietari e regolarmente iscritta a ruolo TARI come utenza domestica, uno dei residenti esercita all'interno dei locali (come risulta dal SUAP) un'attività artigianale di pasticceria, come devo considera l'immobile ai fini TARI? l'immobile continua ad essere abitazione o diventa sede di attività con relativo cambio di tariffa?
Ringrazio e porgo cordiali saluti
Caterina Del Prete -Comune di Tavazzano
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03 settembre 2024

A seguito di separazione il tribunale assegna la casa coniugale alla moglie affidataria dei figli minori , "salvo diversi accordi tra le parti". Dopo un anno circa come indicato nella sentenza i due coniugi si accordano in modo che la casa coniugale resti nella disponibilità solo del marito, mentre la moglie precedente assegnataria sposta la residenza in altro immobile; il suddetto accordo viene omologato dal tribunale. In questo caso la soggettività passiva Imu a chi resta in carico. Si consideri che entrambi gli ex coniugi avevano la proprietà dell'immobile per il 50%.
Grazie
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30 agosto 2024

Buongiorno
si chiede quanto sia la percentuale per la sanzione amministrativa in caso di versamento saldo Imu tardivo. Nel caso concreto si deve accertare un contribuente per parziale versamento Imu che aveva versato a suo tempo parte di acconto e saldo regolarmente nelle scadenze giugno e dicembre 2019. Successivamente nel 2022 effettua un ulteriore versamento spontaneo che va a coprire altra parte della restante Imu dovuta per il 2019. Per questo versamento effettuato nel 2022 (anno d'imposta 2019) si deve calcolare una sanzione amministrativa per saldo tadivo? di quanto?
Grazie
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07 agosto 2024

Il Comune ha emesso nel 2021 e nel 2022 gli avvisi di accertamento IMU 2016 e 2017 ad un contribuente per terreni agricoli, contribuente non coltivatore diretto. Tali avvisi non sono stati pagati, e successivamente tra maggio e luglio 2024, si è provveduto all’invio all’Agenzia delle Entrate – Riscossione per la riscossione coattiva. Solo dopo l’invio ad Ader, il nipote del contribuente ha chiesto all’ufficio se effettivamente l’IMU andasse pagata, in quanto dal 2016 lo zio gli aveva concesso in comodato d’uso gratuito i suoi terreni e lui è un coltivatore diretto dal 2015. Il contratto di comodato pare sia stato consegnato al nostro ufficio ma non si trova tra la documentazione e neanche sul protocollo, e non sono state inserite annotazioni sull’anagrafica.
Vorrei sapere se, la stipulazione del contratto di comodato d’uso gratuito, attribuiva il diritto all’esenzione IMU sui terreni agricoli, considerato che solo il nipote/comodatario fosse coltivatore diretto e non anche lo zio /comodante; e se oggi il nipote può contestare il ruolo coattivo dal momento che a suo tempo lo zio non impugnò gli avvisi di accertamento.
Nel caso in cui spettasse l’esenzione, dovrei procedere con il discarico delle somme inviate a coattivo?
Grazie.
Cordiali saluti
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Banca dati quesiti pubblici
Quesiti resi pubblici
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Quando la normativa genera più quesiti su una particolare fattispecie o quando il quesito sollevato è ritenuto di specifico interesse per il tema affrontato, Finanza Locale rende pubblico il quesito e  il relativo parere.
Le domande sono rese pubbliche in forma spersonalizzata senza, quindi, indicare il comune che ha posto il quesito.
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