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29 ottobre 2009

A Ottobre 2008 abbiamo inviato una richiesta di variazione catastale ai sensi del comma 336 ad un contribuente proprietario di un fabbricato classato Cat. A/6 fabbricato rurale.
Nella richiesta non siamo stati in grado di inserire la data da cui far decorrere la variazione. A gennaio 2009 il contribuente ha accatastato l'immobile che è stato variato in Cat. A/3, quindi la nuova rendita decorre dal 2008, anno in cui noi abbiamo inoltrato la richiesta.

A dicembre 2008, considerato che stava andando in prescrizione l'annualitò 2003, abbiamo emesso un avviso di accertamento per l'immobile cat. A/6, in quanto il proprietario era un evasore totale.
Considerato che l'immobile nel 2008 era classificato cat. A/6, non aveva i requisiti della ruralità, noi potevamo tassare un fabbricato che in catasto risultava ancora classato come rurale?
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15 ottobre 2009

L'ufficio ha notificato un avviso di accertamento ICI per parziale versamento 2004 ad un contribuente deceduto. L'avviso è stato intestato al contribuente deceduto e notificato a "eredi del contribuente", presso l'indirizzo di residenza di tutti gli eredi, allegando ad ogni avviso , bollettino di pagamento con l'importo totale dovuto dal contribuente e intestato allo stesso, e non diviso in parti eguali come vorrebbero gli eredi. Vorrei sapere se è corretto o meno il comportamento dell'ufficio e se esiste normativa a cui fare riferimento.
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15 ottobre 2009

Da alcuni anni nel nostro comune, è presente un elevata richiesta di edificazione residenziale al di fuori del perimetro urbano, quindi, si
è ravvisata la necessita per equità fiscale, che anche per queste aree si determinino dei valori minimi di tassabilità ai fini ICI in base ai volumi autorizzati, a decorrere dal momento in cui viene rilasciata la concessione edilizia;
Si chiede se sia corretta questa procedura dopo le opportune ariazione al regolamento.
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09 ottobre 2009

A SEGUITO DI INGIUNZIONE DI PAGAMENTO ICI PER ANNUALITA' DAL 1994 AL 2001, IL CONTRIBUENTE INFORMA LO SCRIVENTE UFFICIO CHE GLI IMMOBILI OGGETTO DELLA SUDDETTA PRETESA TRIBUTARIA ERANO, E SONO TUTT'OGGI, SOTTO REGIME DI AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA, COME DA ORDINANZA DEL TRIBUNALE DEL COMUNE OVE SORGONO GLI IMMOBILI.
PREMESSO CHE IL CONTRIBUENTE NON HA MAI COMUNICATO TALE SITUAZIONE ALL'UFFICIO ICI E CHE QUEST'ULTIMO NON E' IN POSSESSO DELL'ORDINANZA DEL TRIBUNALE, CHE PARE RIFERIRSI A UN SEQUESTRO CONSERVATIVO, SI CHIEDE, CON I POCHI ELEMENTI IN NOSTRA CONOSCENZA:
QUAL'E' L'ITER CHE L'UFFICIO DEVE ADOTTARE? BLOCCARE LE VARIE PRETESE TRIBUTARIE IN ATTESA CHE SI DEFINISCA IL SOGGETTO PASSIVO D'IMPOSTA E RICHIEDERE A COSTUI L'ICI COMULATIVA DI TUTTE LE ANNUALITA' PREGRESSE OPPURE CONTINUARE A PRETENDERE IL PAGAMENTO ANNO PER ANNO CONTINUANDO A NOTIFICARE ANCHE I PROSSIMI AVVISI AL PROPRIETARIO DEGLI IMMOBILI (COME RISULTANTE DA CATASTO)?
INOLTRE, SE L'ORDINANZA DEL TRIBUNALE DOVESSE ESSERE SUCCESSIVA AL 1994, PER LE ANNUALITA' PRECEDENTI L'ORDINANZA COME CI SI COMPORTA?
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30 settembre 2009

A SEGUITO DI INVIO AVVISO DI ACCERTAMENTO ICI PER L'ANNO 2004 LA CONTRIBUENTE IN ESAME DIMOSTRA CON ATTO DEL GIUDICE DELL'ESECUZIONE IMMOBILIARE CHE L'IMMOBILE IN ESAME DAL 1986 AL 2008 ERA PIGNORATO DA UNA SOCIETA' BANCARIA.
E' GIUSTO OGGI ANNULLARE L'AVVISO PERCHE' A NOME DELLA CONTRIBUENTE SINO AL 2008 NON L'HA POTUTO UTILIZZARE?
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14 settembre 2009

Un contribuente, con dichiarazione ICI, dichiara l'acquisto di un immobile Categ. A/3 come abitazione principale. Trattasi di una persona che ha la residenza nel ns. Comune (da solo) ed il coniuge continua e risiedere in un'altra abitazione in altro Comune, con gli altri familiari.

Si chiede se l'Ufficio Tributi può rigettare o rettificare la dichiarazione applicando l'Art. 8 Comma 2 del D. Lgs. 504/92 che recita così: "per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente , che la possiede a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale, e i suoi familiari, (ripeto:i suoi familiari) dimorano abitualmente.
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07 settembre 2009

IN DATA 17/03/2009 SI EMETTONO AVVISI DI ACCERTAMENTO PER GLI ANNI 2006 E 2007 AD UNA S.R.L.. GLI ATTI VENGONO NOTIFICATI ALLA STESSA IN DATA 17/06/2009. IN DATA 28/07/2009 SCRIVE IL CURATORE FALLIMENTARE INFORMANDOCI CHE IN DATA 25/02/2009 LA SOCIETA' HA DICHIARATO FALLIMENTO, INFORMANDOCI, INOLTRE, CHE OGNI PRETESA CREDITORIA NEI CONFRONTI DELLA SOC. FALLITA POTRA' ESSERE FATTA VALERE MEDIANTE DEPOSITO DI APPOSITA DOMANDA PRESSO LA CONCELLERIA DEL TRIBUNALE FALLIMENTARE INDICANDO IL NOMINATIVO DEL GUIDICE DELEGATO E IL NUMERO DELLA PROCEDUTA. GLI AVVISI DI CUI SOPRA SONO STATI EMESSI CORRETTAMENTE? DOBBIAMO FARE QUALCHE ALTRO ADEMPIMENTO O BISOGNA INSINUARSI AL PASSIVO FALLIMENTARE PER QUEGLI ANNI E SUCCESSIVI?
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27 agosto 2009

IN SEGUITO A FALLIMENTO PERSONA FISICA, PROPRIETARIA DI UN IMMOBILE AL 50% CON IL CONIUGE,SONO STATI EMESSI AVVISI DI ACCERTAMENTO ICI, NOTIFICATI AL CURATORE FALLIMENTARE IL QUALE HA PROVVEDUTO, IN SEGUITO A CHIUSURA DELLLA PROCEDURA FALLIMENTARE, A VERSARE L'ICI DOVUTA NELLA MISURA DEL 50% PER IL SOLO CONIUGE FALLITO. IL RESTANTE 50% DI IMPOSTA NON E' STATA PAGATA DALL'ALTRO CONIUGE, NONOSTANTE GLI ATTI DI ACCERTAMENTO SIANO STATI REGOLARMENTE NOTIFICATI, PERCHE' A DETTA DEL CURATORE IL CONIUGE NEL FRATTEMPO CONTINUAVA AD AVERE IL POSSESSO DELL'IMMOBILE. IL CONTRIBUENTE HA RICEVUTOIN QUESTI GIORNI INGIUNZIONE DI PAGAMENTO PER MANCATO PAGAMENTO ICI NELLA MISURA DEL 50%. E' TENUTO A PAGARE LA SUA QUOTA, COME DA ACCERTAMENTI, O DOVEVA PROVVEDERE A SUO TEMPO IL CURATORE, IN FASE DI LIQUIDAZIONE A CONSIDERARE ANCHE LA QUOTA DEL CONIUGE?
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24 agosto 2009

Due coniugi ricevono rispettivamente un accertamento ICI 2003 per l’omesso pagamento di alcune aree edificabili ricadenti nel nostro comune.
Per motivare la loro omissione presentano un’istanza in autotutela allegando un certificato rilasciato dal comune nel quale risiedevano prima del 2003, con cui il Sindaco certifica per l’anno 1991 la loro qualità di imprenditori agricoli a titolo principale facendo riferimento unicamente al loro reddito complessivo e al tempo dedicato all’attività agricola.
Oggi, esaminando la situazione dei due contribuenti per l’annualità 2003, lo scrivente ufficio riscontra che i coniugi, mancano di un requisito fondamentale per poter fruire del beneficio: l’ettaro minimo coltivato all’interno del nostro comune.
Nell’ipotesi che i predetti contribuenti fossero proprietari di altri terreni nel comune dove avevano la precedente residenza, tali aree possono essere cumulate per raggiungimento dell’ettaro minimo coltivato?
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10 agosto 2009

il proprietario di un immobile accatastato come A03, ma ancora in corso di realizzazione (è presente solo la struttura e le tamponature, senza nessuna rifinitura) può continuare a pagare l'ICI sul valore del terreno edificabile (con apposita sua autodichiarazione in merito)o deve comunque pagare sulla rendita catastale attribuita?
Grazie.
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07 agosto 2009

Nel mese di novembre 2007 questo Ente ha richiesto chiarimenti ad alcuni contribuenti che non hanno mai presentato la dichiarazione tarsu. Ora, in sede di accertamento a seguito di queste richieste di chiarimenti, fino a che anno può essere richiesto il pagamento della tassa? possiamo accertare fino al 2002 oppure fino al 2004? Per i contribuenti che non hanno fornito alcun chiarimento, come si deve procedere?
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28 luglio 2009

Si vuole sapere se l'ICI per l'abitazione principale dove vive la vedova proprietaria per 2/6 ed un figlio proprietario per 1/6 deve essere pagata dai rimanenti 2 figli proprietari per 1/6 ciascuno ma residenti in altri alloggi;" Oppure " non deve essere pagata in quanto la madre vedova anche se proprietaria solo dei 2/6 ha su quell'alloggio il diritto di abitazione e quindi un diritto reale di godimento al 100/100. Si precisa che le percentuali di possesso sono pervenute ai 4 proprietari per successione.
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Banca dati quesiti pubblici
Quesiti resi pubblici
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Quando la normativa genera più quesiti su una particolare fattispecie o quando il quesito sollevato è ritenuto di specifico interesse per il tema affrontato, Finanza Locale rende pubblico il quesito e  il relativo parere.
Le domande sono rese pubbliche in forma spersonalizzata senza, quindi, indicare il comune che ha posto il quesito.
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