04 ottobre 2016
L’Amministrazione di questo Comune, ha prospettato l’ipotesi di esternalizzare tutta l’attività del Ufficio Tributi (IMU – TARI – e TRIBUTI MINORI). Va detto che, ad oggi l’ufficio Tributi è gestito da un dipendente che ha ormai acquisito una professionalità nel settore di 20 anni di attività. Si dispone di una banca dati contribuenti quasi completa unitamente ad una banca dati cespiti imponibili ai fini IMU – TARI quasi al 100%. Gli introiti ai fini IMU e TARI (versamenti volontari al netto degli accertamenti) sono attorno al 80% - la tassa pubblicità al 100% - le entrate patrimoniali al 100%. Ciò premesso, si chiede cortesemente una valutazione obiettiva sulla bontà della prospettata ipotesi di esternalizzare il servizio, possibilmente indicando le motivazioni tecniche a favore o contrarie per una simile scelta, al di la delle valutazioni economiche che comunque hanno i loro peso. L’eventuale responsabilità sulla gestione, sarà della ditta appaltatrice del servizio o resta comunque in capo al Comune?
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26 settembre 2016
Buongiorno Nel 2015 l’ufficio tributi ha emesso un avviso di accertamento IMU 2013 per omesso pagamento nei confronti di un contribuente. Lo stesso contribuente ha versato quanto richiesto con l’avviso per il 2013 (imposta pari a € 70) ed essendosi accorto di non aver versato neanche il 2014 ha copiato l’F24 2013, cambiando l’anno, e ha versato IMU 2014 nel 2016. Oggi l’ufficio tributi nell’ambito delle verifiche dei versamenti effettuati per IMU 2014 si trova davanti alla posizione del contribuente che avrebbe dovuto pagare€ 86 nel 2014 ma che invece ha pagato € 95 (comprensivo di imposta, interessi, sanzioni e spese di notifica)nel 2016 per il 2014. Considerato che la norma non prevede un pagamento del tipo effettuato dal contribuente e che le somme dovute per il 2013 e per il 2014 non erano le stesse, in che modo deve comportarsi l’ufficio tributi in fase di accertamento? Quale somma deve accertare e da che data devono decorrere gli interessi in questo caso? Grazie
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20 settembre 2016
In caso di attività di accertamento TARES per omessa/infedele dichiarazione posta in essere dal Comune, la sanzione minima applicabile di € 50,00 è da applicarsi a ciascuno dei due tributi oggetto dell'accertamento (tributo sui rifiuti e tributi sui servizi) per un totale sanzione di € 100,00 ovvero si sommano i due tributi e si applica la sanzione prevista (100% o 50% del totale a seconda del caso) e in caso di totale tributo di importo inferiore alla sanzione minima, questa si applicherebbe una sola volta nella misura di € 50,00. Quest'ultimo sembrerebbe il risultato più corretto senza il paradosso di una sanzione superiore al tributo evaso ma dal disposto dell'art. 1 comma 705 Legge 147/2013 che rinvia all'art. 14 del D.L. 201/2011 la soluzione non pare scontata. Ci può dare un indicazione in merito? Grazie
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16 settembre 2016
Egregio dott. Cava, alla luce dei diversi pareri e sentenze discordanti riguardo la validità delle notifiche effettuate da servizi di poste private, volevo sapere se è possibile procedere alla notifca degli avvisi di accertamento con raccomandata a/r mediante le suddette agenzie private, o se, per contro, è obbligatorio rivolgersi alle Poste Italiane. Nel ringraziarla anticipatamente le porgo i miei più cordiali saluti. Dessena Davide
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14 settembre 2016
Accertamento tares tari. Buona sera rag. Cava, Il regolamento TARI, per i nuclei familiari non residenti, prevede che vengano presi in considerazione un minimo di due componenti. Un contribuente ha presentato per l’anno 2016, la dichiarazione di variazione numero dei componenti che diventano 5. Appurato che il nucleo era formato da 5 componenti anche negli anni dal 2013 al 2015, si deve procedere col calcolo della differenza da far pagare al contribuente. Deve essere accertato come se fosse infedele denuncia? Devo calcolare anche la sanzione e gli interessi sulla differenza? Oppure come omessa anche se di fatto il contribuente presentò a suo tempo la dichiarazione per la Tarsu, e non era obbligatorio indicare il numero dei componenti il nucleo familiare? Oppure devo semplicemente far pagare la differenza dovuta per gli anni 2013, 2014 e 2015? nel ringraziarLa per la disponibilità colgo l'occasione per porgere cordiali saluti.
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08 settembre 2016
Se in un immobile il padre ha l'usufrutto e il figlio la nuda proprieta e quest'ultimo vi ha la residenza, mentre il padre risiede in un altro comune d'Italia, il titolare della nuda proprietà ha diritto all'esenzione come prima casa?
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31 agosto 2016
Si chiede se l'assimilazione ad abitazione principale per un fabbricato di un pensionato AIRE, proprietario per la quota del 12,50% sia relativa solo alla sua percentuale di possesso. Gli altri proprietari, i figli, in seguito alla successione del padre defunto, devono pagare in quanto non godono di nessuna agevolazione perchè non pensionati
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25 luglio 2016
Ipotesi di locale commerciale ad uso ristorante ubicato in agro. L'attività non viene attualmente svolta, il proprietario è in attesa di rilocare la struttura, idonea alla produzione di rifiuti ( immobile arredato, allacciato alle utenze idriche ed elettriche ), censito ai fini Tari come utenza non domestica - ristorante. Il ns regolamento IUC prevede delle riduzioni per distanza dal piu vicino punto di raccolta. Tuttavia prevede anche una norma di chiusura secondo cui si intendono comunque servite tutte le utenze quando il servizio è organizzato nella forma del porta a porta. Ebbene nel ns territorio il servizio è porta a porta, senza cassonetti. Non è presente isola ecologica. Come trattare ai fini Tari il ristorante in agro, attulmente non servito dalla raccolta poichè chiuso? Cordiali saluti
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21 luglio 2016
Si porta all'attenzione di Finanza locale il seguente quesito Caso di ristorante di proprietà di altro ente pubblico - Unione di Comuni- in passato locato a privati per lo svolgimento di attività commerciale, e pertanto tassato ai fini Tari come utenza non domestica - ristorante. Il locale attualmente non è locato, l'attività commerciale ha chiuso, ma è comunque arredato e pronto per essere nuovamente locato. L'Unione di Comuni chiede la classificazione come utenza domestica-locale di deposito. L'ufficio eccepisce che il locale non può essere classificato come utenza domestica, continua ad essere un utenza non domestica con la destinazione ristorante
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12 luglio 2016
A seguito di sentenza di usucapione chi è tenuto a pagare l'IMU su un'area edificabile per gli anni precedenti alla sentenza? Se per l'area oggetto di sentenza di usucapione ha pagato un soggetto diverso rispetto a quello che ha vinto la causa, il Comune ha l'obbligo di rimborsare quanto versato negli ultimi 5 anni oppure il rimborso deve essere effettuato dai proprietari dichiarati tali dal giudice nella sentenza?
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01 luglio 2016
è corretto l’inserimento dell’agriturismo come utenza non domestica e, precisamente, all'interno della categoria “ ristoranti, trattorie, pizzerie” o sarebbe opportuno l’inserimento nella categoria “alberghi con ristorante”?
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22 giugno 2016
Il nostro comune ha adottato la deliberazione che stabilisce il valore delle aree nell'anno 2012, precedentemente non era stata adottata nessuna deliberazione in merito. E' possibile accertare per l'anno 2011, coloro che non hanno mai dichiarato di possedere un area, applicando i valori stabiliti nell' anno 2012?
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