21 dicembre 2016
Buongiorno, dovendo predisporre il piano finanziario Tari per l'anno 2017,si chiede cortesemente come deve essere calcolata la quota di costo relativa ai crediti inesigibili e se è stabilita una specifica percentuale. Grazie
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15 dicembre 2016
Il nostro Comune ha introdotto l'istituto dell'accertamento con adesione. In ipotesi di omessa dichiarazione aree fabbricabili, con sanzione 100% e riduzione a 1/3 in caso di pagamento entro 60 giorni, il contribuente che presenta istanza di accertamento con adesione per ridurre il valore dell'area, se si addiviene al concordato le sanzioni gia ridotte a 1/3 vengono ulteriormente ridotte a un altro 1/3 ?
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05 dicembre 2016
Un contribuente pone il seguente quesito: un immobile abitativo A/2 che viene locato per tutto l’anno a un soggetto che non utilizza detto immobile come abitazione principale quale aliquota deve applicare, posto che con Delibera sono state adottate le seguenti aliquote: 0,76 aliquota ordinaria; 0,86 aliquota per abitazione a disposizione; 0,66 abitazioni locate utilizzate come abitazioni principali. Il contribuente contesta il fatto che l'abitazione locata non può considerarsi a disposizione. Si chiede Vs parere in merito. Grazie, saluti
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24 novembre 2016
Il nostro regolamento TARI prevede, in caso di mancato pagamento alla scadenza di una o più rate, la notifica al contribuente, anche a mezzo posta raccomandata, di un sollecito di pagamento nel quale le spese di procedura e di postalizzazione sono poste a carico dell’utente. Non pagando neanche a seguito del sollecito, il regolamento prevede la notifica di apposito avviso di accertamento per omesso o insufficiente versamento con applicazione della sanzione del 30% e di nuovo delle spese di notifica. E' corretta l'applicazione delle spese negli atti sopra citati?Potremmo modificare la norma regolamentare omettendo la notifica del sollecito e procedere direttamente in accertamento? Grazie.
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24 novembre 2016
Essendo i gestori delle attività ricettive sostituti d'imposta ai fini dell’imposta di soggiorno,possono effettuare il ravvedimento operoso per tardivo riversamento al comune delle somme incassate? E per sanare l’eventuale tardivo obbligo dichiarativo? Se si, entro quale termine possiamo accettare il ravvedimento, un anno per entrambi (riversamento e dichiarazione)? Specifichiamo che il nostro regolamento è così strutturato a tal proposito: “Il gestore della struttura ricettiva effettua il versamento dell’imposta al Comune entro 15 giorni dalla fine di ciascun quadrimestre… I gestori hanno l’obbligo di dichiarare ogni quadrimestre solare al Comune, entro i primi quindici giorni del mese successivo alla fine del quadrimestre… 1. Le violazioni al presente regolamento sono punite con le sanzioni irrogate sulla base dei principi generali dettati, in materia di sanzioni tributarie, dai Decreti Legislativi 18 dicembre 1997, n. 471, n. 472 e n. 473. 2. Per l’omesso, ritardato o parziale versamento dell’imposta, si applica la sanzione del 30% (trenta per cento) dell’importo non versato, ai sensi dell’art. 13 del Decreto Legislativo n. 472/1997. 3. Per ogni omessa, incompleta o infedele dichiarazione, di cui all’art. 6, comma 2 del presente regolamento, da parte del gestore della struttura ricettiva, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 150 a 500 euro di cui all’art. 7 bis del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000, n. 267. Al procedimento di irrogazione della sanzione di cui al presente comma si applicano le disposizioni della Legge 24 novembre 1981, n. 689”
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17 novembre 2016
Il regolamento comunale prevede “l’esenzione completa per le abitazioni di superficie tassabile non superiore a 70 metri quadri, utilizzate da persone di età superiore a 65 anni, sole o con coniuge pure in età superiore a 65 anni, quando gli stessi dichiarino di non possedere altri redditi al di fuori di quelli derivanti dalla pensione sociale dell’INPS e di non essere proprietari di alcuna unità immobiliare produttiva di reddito al di fuori dell’abitazione in oggetto;” Il contribuente possiede tutti i requisiti suddetti, l’unico requisito che non possiede, essendo locatario, è quello della proprietà dell’immobile. E’ corretta l’interpretazione secondo la quale è necessario essere proprietari dell’immobile per poter usufruire dell’esenzione completa o, in alternativa, è possibile ottenere la riduzione essendo locatario e non proprietario, in considerazione di quanto stabilito dal regolamento, ovvero, il soggetto “non deve essere proprietario di alcuna unità immobiliare produttiva di reddito al di fuori dell’abitazione in oggetto”?
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11 novembre 2016
COMUNE DI ORGOSOLO PROVINCIA DI NUORO UFFICIO TRIBUTI Orgosolo li 11/11/2016 SPETT. STUDIO F.L.M Oggetto: RISCOSSIONE TARI – I° SOLLECITO Questo Comune ha provveduto a riscuotere direttamente tramite avviso bonario, la TARI relativa all’anno 2014. L’ultima rata scadeva il 30/03/2016. Avendo riscosso ad oggi circa il 75% dell’importo previsto, è stato predisposto l’elenco per l’invio del sollecito di pagamento delle partite restanti da notificare con raccomandata A/R. Domanda: Entro quali tempi deve essere inviato il 1° sollecito? Entro quanti giorni e in quante rate può essere suddiviso? In 60gg. con unica rata oppure in tempi più lunghi e in più rate? In attesa di riscontro si porgono distinti saluti Dott.ssa AURORA FILINDEU Rag. GIOVANNI MEREU
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10 novembre 2016
La canonica di una chiesa ai fini ICI è esente indipendentemente dalla residenza del parroco oppure no? Inoltre un immobile di proprietà della Chiesa dato in uso ad un altro ente non commerciale è esente da ICI?
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COSAP
03 novembre 2016
Gentilissimo Rag. Cava, Premesso che, alcuni anni fa, con modifica del Regolamento Comunale sulla COSAP, furono escluse dal pagamento le occupazioni permanenti adibite a passi carrabili, In considerazione del blocco delle tariffe e addizionali, si chiede se è comunque possibile, per l'anno 2017, reintrodurre il pagamento di tali occupazioni. Ringraziando, porgo cordiali saluti. Responsabile Ufficio Tributi.
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12 ottobre 2016
Le scrivo per avere un consiglio su un quesito che ci è stato posto in merito alla fattispescie di immobili contemporaneamente inagibili e storici.
- In tali casi è corretto rispondere che la riduzione del 50% è applicabile per una delle 2 fattispecie ossia o si applica quella prevista per gli immobili storici (riduzione della base imponibile del 50%) o quella prevista per gli immobili inagibili (riduzione della base imponibile del 50%) in quanto non è concedibile la doppia riduzione (orientamento del Ministero)? o invece va concessa la doppia agevolazione visto che le due agevolazioni hanno presupposti differenti così come specificato dallo stesso ministero per gli immobili storici o inagibili che vengono dati in uso gratuito?
- la risposta ci è stata chiesta per iscritto da un Commercialista. Sarebbe il caso di far presentare l'istanza sottoforma di interpello?
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12 ottobre 2016
L’Ente ha emesso ad un contribuente un Avviso di Accertamento ICI Anno d'imposta 2011 per omesso versamento, in quanto proprietario di un immobile di categoria C6, utilizzato come deposito attrezzi. Il suddetto contribuente ha presentato all'Agenzia del Territorio la richiesta di sussistenza dei requisiti di ruralità ai sensi dell'ex art.2, comma 6, del D.M. 26.07.2012 e ss.mm. ii. in data 30/09/2012. L'Agenzia del Territorio ha inserito l'annotazione a margine della visura catastale "dichiarata sussistenza requisiti ruralità...".Il contribuente ha richiesto al Comune l’annullamento dell’avviso di accertamento emesso. Il contribuente sostiene che tale immobile deve essere esentato da Ici anche se privo del requisito soggettivo (il proprietario svolge la professione di Agronomo e insegnante), sostenendo che chiunque pur non essendo imprenditore agricolo o coltivatore diretto può avere un immobile rurale da adibire a ricovero attrezzi per l’agricoltura, allevare del bestiame ecc.) ed essere esentato da ICI, e che il requisito soggettivo è richiesto solamente per gli imprenditori agricoli, per i coltivatori diretti, non per i depositi attrezzi classificati in catasto come immobili rurali che hanno diritto all’esenzione per i cinque anni antecedenti l’iscrizione in catasto. Il Comune naturalmente non concorda con questa tesi ma sostiene che il contribuente non è in possesso del requisito soggettivo. In che modo dobbiamo rispondere al suddetto contribuente?
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10 ottobre 2016
Da una verifica delle entrate da IMU, abbiamo verificato che esiste una forte discordanza tra quanto pagato dai contribuenti, e quanto l'agenzia delle entrate si accredita. Anche tenendo conto delle somme che ci vengono trattenute per alimentare il FSC (come risultante dal DPCM) e delle somme per l'IFEL, non riusciamo a capire il perchè dell'importo che ci viene trattenuto. Volevamo sapere se fosse possibile sapere con una certa esattezza gli importi che l'Agenzia ci trattiene e se sia per caso possibile richiedere all'Agenzia delle entrate un rendiconto di quanto ci viene accreditato e di quanto viene trattenuto, con eventuali causali? Ringraziamo per l'interessamento e Vi prorgiamo i nostri Distinti Saluti.
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