21 maggio 2019
Si chiede come applicare l'IMU nella seguente fattispecie:
terreno agricolo in comune montano (esente) su cui, dal 2014, è stato costruito un fabbricato successivamente accatastato, a fine lavori in data 29/01/2019, in categoria D/10.
è corretto per il periodo 01/01/2014 - 31/01/2019 assoggettare ad IMU l'area fabbricabile in relazione al costruito ?
terreno agricolo in comune montano (esente) su cui, dal 2014, è stato costruito un fabbricato successivamente accatastato, a fine lavori in data 29/01/2019, in categoria D/10.
è corretto per il periodo 01/01/2014 - 31/01/2019 assoggettare ad IMU l'area fabbricabile in relazione al costruito ?
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.
TARI
17 maggio 2019
La responsabile dell’ufficio economico finanziario ritiene che l’incentivo sulla TARI non spetti agli uffici.
La motivazione è che per la TARI c’è un ruolo “ordinario” con una cifra da incassare.
Gli accertamenti eventualmente emessi fanno già parte di tale cifra, e non sarebbero un extra.
Secondo la collega spetterebbe l’incentivo solamente su eventuali posizioni accertate che non hanno mai dichiarato né versato nulla a titolo TARI.
Lei, che cosa ne pensa?
La ringrazio, buon lavoro
La motivazione è che per la TARI c’è un ruolo “ordinario” con una cifra da incassare.
Gli accertamenti eventualmente emessi fanno già parte di tale cifra, e non sarebbero un extra.
Secondo la collega spetterebbe l’incentivo solamente su eventuali posizioni accertate che non hanno mai dichiarato né versato nulla a titolo TARI.
Lei, che cosa ne pensa?
La ringrazio, buon lavoro
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.
15 maggio 2019
Buongiorno,
volevamo sottoporvi un quesito relativo ad una situazione di successione testamentaria un po’ ostica.
Nel 1999 viene presentata una prima denuncia di successione per la morte di un genitore, il quale lascia ai figli diverse unità negoziali tra fabbricati e terreni.
Nel 2001 viene presentata una seconda denuncia di successione, stesso de cuius e stessi soggetti a favore. A cambiare sono le unità negoziali.
Domanda1: è corretto ipotizzare che la seconda sia una denuncia integrativa e che siano entrambe contemporaneamente valide?
Nel 2011 gli eredi presentano una richiesta di annotazione a trascrizione per l’annullamento di entrambe le precedenti denunce di successione, sostenendo che le unità negoziali non erano mai state possedute dal de cuius.
Domanda 2: la domanda di annotazione esplica di per sé gli effetti di annullamento o è subordinata ad un riscontro da parte dell’AdE?
Domanda 3: gli avvisi di accertamento nel frattempo emessi, perderanno validità in seguito alla richiesta di annullamento?
Nel 2017 viene presentato un terzo atto per causa di morte, ma mentre i primi due erano dei Certificati di denunciata successione, quest’ultimo è un acquisto di legato. Ė presente un testamento olografo del de cuius (lo stesso delle precedenti denunce), mentre il soggetto a favore è stavolta un solo figlio. L’unità negoziale è un fabbricato presente nella prima denuncia di successione.
Domanda 4: quale dei tre atti presenti è da considerare valido ai fini di un assoggettamento ai tributi?
Grazie per l’attenzione.
Cordiali Saluti
volevamo sottoporvi un quesito relativo ad una situazione di successione testamentaria un po’ ostica.
Nel 1999 viene presentata una prima denuncia di successione per la morte di un genitore, il quale lascia ai figli diverse unità negoziali tra fabbricati e terreni.
Nel 2001 viene presentata una seconda denuncia di successione, stesso de cuius e stessi soggetti a favore. A cambiare sono le unità negoziali.
Domanda1: è corretto ipotizzare che la seconda sia una denuncia integrativa e che siano entrambe contemporaneamente valide?
Nel 2011 gli eredi presentano una richiesta di annotazione a trascrizione per l’annullamento di entrambe le precedenti denunce di successione, sostenendo che le unità negoziali non erano mai state possedute dal de cuius.
Domanda 2: la domanda di annotazione esplica di per sé gli effetti di annullamento o è subordinata ad un riscontro da parte dell’AdE?
Domanda 3: gli avvisi di accertamento nel frattempo emessi, perderanno validità in seguito alla richiesta di annullamento?
Nel 2017 viene presentato un terzo atto per causa di morte, ma mentre i primi due erano dei Certificati di denunciata successione, quest’ultimo è un acquisto di legato. Ė presente un testamento olografo del de cuius (lo stesso delle precedenti denunce), mentre il soggetto a favore è stavolta un solo figlio. L’unità negoziale è un fabbricato presente nella prima denuncia di successione.
Domanda 4: quale dei tre atti presenti è da considerare valido ai fini di un assoggettamento ai tributi?
Grazie per l’attenzione.
Cordiali Saluti
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.
14 maggio 2019
Fabbricato cat. C3 ubicato nella zona P.I.P. di proprietà di artigiano . E' possibile il riclassamento in categoria D ?
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.
IMU
08 maggio 2019
E' appena pervenuta all'ufficio tributi una richiesta particolare, per quanto mi riguarda, la prima di questo genere.
Un soggetto presenta richiesta di conoscere le generalità e gli indirizzi degli eredi di una cascina sul nostro territorio indicando come motivazione, l'intenzione all'acquisto per fini agricoli.
Ovviamente dispongo di tutti i dati in quanto li prelevo dal catasto, Siatel ecc.. per le finalità che riguardano l'attività di accertamento. Sono tenuta a divulgarli a terzi? Vorrei non dare questi dati ma prima di mettere per iscritto una risposta ufficiale volevo un suo parere.
Grazie infinite
Un soggetto presenta richiesta di conoscere le generalità e gli indirizzi degli eredi di una cascina sul nostro territorio indicando come motivazione, l'intenzione all'acquisto per fini agricoli.
Ovviamente dispongo di tutti i dati in quanto li prelevo dal catasto, Siatel ecc.. per le finalità che riguardano l'attività di accertamento. Sono tenuta a divulgarli a terzi? Vorrei non dare questi dati ma prima di mettere per iscritto una risposta ufficiale volevo un suo parere.
Grazie infinite
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.
08 maggio 2019
In riferimento alla risposta, non mi è chiaro un passaggio: la circolare 1/df del Med del 14/4/2016 dice che l'ente ha 180 giorni per effettuare il riversamento delle somme incassate impropriamente.
Se il contribuente che ha ricevuto l'accertamento e ha fatto richiesta di riversamento, in sostanza cosa deve fare? Pagare entro i 60 giorni? Oppure come ufficio tributi devo sospendere l'atto per 180 giorni in attesa che il comune che ha incassato erroneamente mi restituisca le somme?
Se il contribuente che ha ricevuto l'accertamento e ha fatto richiesta di riversamento, in sostanza cosa deve fare? Pagare entro i 60 giorni? Oppure come ufficio tributi devo sospendere l'atto per 180 giorni in attesa che il comune che ha incassato erroneamente mi restituisca le somme?
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.
08 maggio 2019
Un contribuente ha ricevuto avviso di accertamento IMU.
Ha sbagliato il codice catastale ed ha presentato istanza di riversamento al comune che ha incassato erroneamente e per conoscenza al nostro.
Premesso che il comune in questione è pluricommissariato e per stessa ammissione "informale" del commissario , è improbabile che riescano a riversare, vorrei conoscere quali sono le modalità di gestione di questi avvisi:
1) innanzitutto quando posso considerare esecutivo l'atto di accertamento e se è il contribuente stesso a doversi informare sullo stato del riversamento oppure siamo noi a doverlo avvisare nel caso il comune che ha incassato erroneamente ci restituisce l'incasso.
2) ipotizziamo che trascorso il tempo necessario, il comune che ha incassato erroneamente non ci rimborsa, solo a quel punto il contribuente che rassegnato deve pagare, ci chiede di scontare le sanzioni, posso rifiutarmi o devo accogliere la richiesta
Ringrazio e porgo cordiali saluti
Ha sbagliato il codice catastale ed ha presentato istanza di riversamento al comune che ha incassato erroneamente e per conoscenza al nostro.
Premesso che il comune in questione è pluricommissariato e per stessa ammissione "informale" del commissario , è improbabile che riescano a riversare, vorrei conoscere quali sono le modalità di gestione di questi avvisi:
1) innanzitutto quando posso considerare esecutivo l'atto di accertamento e se è il contribuente stesso a doversi informare sullo stato del riversamento oppure siamo noi a doverlo avvisare nel caso il comune che ha incassato erroneamente ci restituisce l'incasso.
2) ipotizziamo che trascorso il tempo necessario, il comune che ha incassato erroneamente non ci rimborsa, solo a quel punto il contribuente che rassegnato deve pagare, ci chiede di scontare le sanzioni, posso rifiutarmi o devo accogliere la richiesta
Ringrazio e porgo cordiali saluti
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.
18 aprile 2019
Fabbricato di categoria C2 locale di deposito in agro. I proprietari stipulano contratto di affitto di fondo rustico ex Legge n. 203/1982.
Chiedono quindi esenzione Imu per rurali strumentali .
L'ufficio eccepisce che e' necessaria la variaizone in categoria D10
Chiedono quindi esenzione Imu per rurali strumentali .
L'ufficio eccepisce che e' necessaria la variaizone in categoria D10
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.
18 aprile 2019
Il regolamento comunale prevede che gli spettacoli viaggianti abbiano diritto ad una riduzione del 20% della tariffa COSAP, il D.lgs 446/97 per TOSAP prevedeva riduzione del 80%.
E' legittimo applicare quanto previsto da regolamento?Grazie
E' legittimo applicare quanto previsto da regolamento?Grazie
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.
TARI
18 aprile 2019
Buongiorno, il nostro ufficio sta procedendo all'emissione dei solleciti di pagamento TARI relativi agli avvisi di pagamento 2014 non pagati. Nel caso di contribuenti deceduti si chiede se è possibile procedere all'invio del sollecito (e, qualora non segua alcun versamento, anche dell'accertamento) agli obbligati in solido, o necessariamente l'atto deve essere inviato agli eredi?
Qualora fosse possibile richiedere il tributo agli obbligati, a chi deve essere intestato il sollecito? E la notifica?
Qualora fosse possibile richiedere il tributo agli obbligati, a chi deve essere intestato il sollecito? E la notifica?
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.
12 aprile 2019
Buongiorno,
si verifica molto spesso di riscontrare errori di digitazione codice catastale. Se l'errore è fatto dall'intermediario bancario, poco male, in quanto d'ufficio annullano la delega di pagamento e la riemettono correttamente. Ma L'errore più frequente fatto da chi paga autonomamente con l'Home banking, è l'inversione delle ultime cifre che nel nostro caso fa si che le somme oggetto di pagamento vadano a finire nelle casse di un comune pluricommissariato. Uno degli ultimi commissari che si è preso la briga di risponderci, ci ha informalmente detto che quei soldi non li rivedremo più.
Fino all'anno di accertamento 2015 si è scelto di non far pagare al contribuente in errore ma di "attendere che il comune commissariato si risollevi dal baratro e ci riversi le somme"
Fatta questa premessa, stavo predisponendo l'informativa iuc per l'acconto del 2019. Volevo scrivere e poi dare risalto anche sulla home page del sito internet che: i contribuenti che pagano con home banking e commettono errore di digitazione del codice catastale inserendo quello di comuni commissariati non sono liberi dall'obbligazione ma devono versare la tassa dovuta e non incassata al comune e poi autonomamente potrebbero richiedere al comune "commissariato " il rimborso (che non avranno mai!). Sono legittimata a fare un avviso del genere e poter applicare questa disposizione già con gli accertamenti 2016?
Potrei estendere l'avviso non solo a quei contribuenti che indirizzano le nostre somme a comuni commissariati ma anche a quei comuni che nonostante la mia richiesta di riversamento , non ci rimborsano?
E' giusto che il comune, non solo non riceve il tributo ma deve farsi carico dell'istanza di riversamento mentre al contribuente in errore basta solo esibire un modello f24 talvolta compilato coi piedi?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrete riservarmi.
si verifica molto spesso di riscontrare errori di digitazione codice catastale. Se l'errore è fatto dall'intermediario bancario, poco male, in quanto d'ufficio annullano la delega di pagamento e la riemettono correttamente. Ma L'errore più frequente fatto da chi paga autonomamente con l'Home banking, è l'inversione delle ultime cifre che nel nostro caso fa si che le somme oggetto di pagamento vadano a finire nelle casse di un comune pluricommissariato. Uno degli ultimi commissari che si è preso la briga di risponderci, ci ha informalmente detto che quei soldi non li rivedremo più.
Fino all'anno di accertamento 2015 si è scelto di non far pagare al contribuente in errore ma di "attendere che il comune commissariato si risollevi dal baratro e ci riversi le somme"
Fatta questa premessa, stavo predisponendo l'informativa iuc per l'acconto del 2019. Volevo scrivere e poi dare risalto anche sulla home page del sito internet che: i contribuenti che pagano con home banking e commettono errore di digitazione del codice catastale inserendo quello di comuni commissariati non sono liberi dall'obbligazione ma devono versare la tassa dovuta e non incassata al comune e poi autonomamente potrebbero richiedere al comune "commissariato " il rimborso (che non avranno mai!). Sono legittimata a fare un avviso del genere e poter applicare questa disposizione già con gli accertamenti 2016?
Potrei estendere l'avviso non solo a quei contribuenti che indirizzano le nostre somme a comuni commissariati ma anche a quei comuni che nonostante la mia richiesta di riversamento , non ci rimborsano?
E' giusto che il comune, non solo non riceve il tributo ma deve farsi carico dell'istanza di riversamento mentre al contribuente in errore basta solo esibire un modello f24 talvolta compilato coi piedi?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrete riservarmi.
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.
09 aprile 2019
Un contribuente, a seguito di ricezione di avviso di accertamento IMU 2013 per omesso versamento relativo a un fabbricato cat. C2, presenta DOCFA con la quale il fabbricato viene dichiarato unità collabente e declassato a cat. F2. La data di variazione del classamento (da C2 a F2) risultante nel DOCFA è il 12/11/2013.
L'avviso di accertamento IMU 2013 dev'essere confermato per tutto il 2013 oppure dev'essere rettificato calcolando l'IMU sul valore del fabbricato fino al 12/11/2013?
Si ringrazia per il supporto
L'avviso di accertamento IMU 2013 dev'essere confermato per tutto il 2013 oppure dev'essere rettificato calcolando l'IMU sul valore del fabbricato fino al 12/11/2013?
Si ringrazia per il supporto
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.