20 ottobre 2020
Il nostro regolamento TARI stabilisce che per le abitazioni tenute a disposizione vengano conteggiati n.3 occupanti, salvo prova contraria.
Sino adesso si sono verificate solamente poche ipotesi di persone che durante l'anno in corso chiedevano il riconteggio del numero dei componenti, presentando bollette di luce e acqua per dimostrare che la casa veniva occupata da una o due persone.
Quest'anno si sono presentate diverse persone che chiedono il rimborso di 5 anni addietro.
L'ufficio agisce correttamente accogliendo le richieste di rimborso dietro presentazione delle bollette di energia elettrica e acqua?
Si chiede inoltre come si potrebbe ovviare a tale problema a monte, considerato che ormai le persone che fanno tali richieste stanno aumentando in conseguenza della crisi
Sino adesso si sono verificate solamente poche ipotesi di persone che durante l'anno in corso chiedevano il riconteggio del numero dei componenti, presentando bollette di luce e acqua per dimostrare che la casa veniva occupata da una o due persone.
Quest'anno si sono presentate diverse persone che chiedono il rimborso di 5 anni addietro.
L'ufficio agisce correttamente accogliendo le richieste di rimborso dietro presentazione delle bollette di energia elettrica e acqua?
Si chiede inoltre come si potrebbe ovviare a tale problema a monte, considerato che ormai le persone che fanno tali richieste stanno aumentando in conseguenza della crisi
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TARI
19 ottobre 2020
Buongiorno,
per l'anno 2020 in Consiglio Comunale abbiamo confermato le tariffe Tari 2019. Il nuovo Piano Finanziario 2020 che dovrà essere approvato entro il 31/12/2020 per poi essere trasmesso all'Arera dovrà essere sottoposto all'approvazione del Consiglio Comunale?
per l'anno 2020 in Consiglio Comunale abbiamo confermato le tariffe Tari 2019. Il nuovo Piano Finanziario 2020 che dovrà essere approvato entro il 31/12/2020 per poi essere trasmesso all'Arera dovrà essere sottoposto all'approvazione del Consiglio Comunale?
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16 ottobre 2020
Buongiorno dr. Cava,
chiedo ancora il suo conforto sull'argomento, richiamando nuovamente in quesito già posto n. 10979. Ho impostato la risposta ai contribuenti, tenendo conto delle sue dritte. Questi contribuenti, professionisti nel settore legale, hanno coinvolto il sindaco nella questione, il quale , di fronte alla loro minaccia di impiantare causa (mi chiedo su cosa poi, io ho solo risposto che l'immobile unito di fatto non può essere equiparato ad abitazione principale ), il sindaco mi ha convocata lunedì pomeriggio perchè ha dei dubbi sul mio operato e sulla mia risposta. Vuole assolutamente evitare problemi legali con queste persone "importanti" del paese e avendo letto la loro richiesta e la mia risposta ritiene che la loro richiesta possa essere legittima e accordabile. Sono pronta, innanzitutto a non cedere a minacce, a sostenere il mio operato alla luce dell’art. 13, comma 2, del D. L. n. 201 del 2011 e della Circolare Ministeriale n. 3/DF del 18.05.2012 e che quella circolare dell'Agenzia delle Entrate 27/e del 2016 che pare equiparare gli immobili uniti di fatto all'abitazione principale è pur sempre solo una circolare che non scavalca la norma di riferimento. Tuttavia, ho bisogno di chiedere conforto a Lei, mio unico punto di riferimento in questa solitudine estrema ma anche estrema ignoranza, saccenza e supponenza che invade i corridoi del mio comune, chiedo pure se per caso nelle recentissime sentenze della corte di cassazione sul concetto di abitazione principale dei coniugi, ci sia un qualche riferimento a cui mi possa ulteriormente appigliare per questa questione degli immobili uniti di fatto. Mi scuso veramente tanto per lo sfogo e certa del suo conforto porgo i più cordiali saluti.
chiedo ancora il suo conforto sull'argomento, richiamando nuovamente in quesito già posto n. 10979. Ho impostato la risposta ai contribuenti, tenendo conto delle sue dritte. Questi contribuenti, professionisti nel settore legale, hanno coinvolto il sindaco nella questione, il quale , di fronte alla loro minaccia di impiantare causa (mi chiedo su cosa poi, io ho solo risposto che l'immobile unito di fatto non può essere equiparato ad abitazione principale ), il sindaco mi ha convocata lunedì pomeriggio perchè ha dei dubbi sul mio operato e sulla mia risposta. Vuole assolutamente evitare problemi legali con queste persone "importanti" del paese e avendo letto la loro richiesta e la mia risposta ritiene che la loro richiesta possa essere legittima e accordabile. Sono pronta, innanzitutto a non cedere a minacce, a sostenere il mio operato alla luce dell’art. 13, comma 2, del D. L. n. 201 del 2011 e della Circolare Ministeriale n. 3/DF del 18.05.2012 e che quella circolare dell'Agenzia delle Entrate 27/e del 2016 che pare equiparare gli immobili uniti di fatto all'abitazione principale è pur sempre solo una circolare che non scavalca la norma di riferimento. Tuttavia, ho bisogno di chiedere conforto a Lei, mio unico punto di riferimento in questa solitudine estrema ma anche estrema ignoranza, saccenza e supponenza che invade i corridoi del mio comune, chiedo pure se per caso nelle recentissime sentenze della corte di cassazione sul concetto di abitazione principale dei coniugi, ci sia un qualche riferimento a cui mi possa ulteriormente appigliare per questa questione degli immobili uniti di fatto. Mi scuso veramente tanto per lo sfogo e certa del suo conforto porgo i più cordiali saluti.
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16 ottobre 2020
Il sindaco obietta sull'ultimo capoverso art 2 del modello del regolamento generale delle entrate da voi predisposto ovvero : " In ogni caso, le variazioni di aliquote, canoni e tariffe non possono comportare adempimenti a carico dei contribuenti e/o degli utenti, con scadenza anteriore al sessantesimo giorno dalla data di adozione" . Avrei mnecessità di capire cosa comporta l'omissione di questo punto oppure la sua inclusione e qual'è il riferimento normativo specifico a cui si fa riferimento???
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15 ottobre 2020
Alcuni contribuenti hanno presentato la dichiarazione TARI originaria o di variazione indicando una data decorrenza (es. aumento superficie) antecedente al 2015. Per gli anni non ancora prescritti si chiede se sia corretto inviare gli avvisi di pagamento relativi alle somme/maggiori somme dovute o se sia necessario procedere direttamente con un avviso di omesso versamento preceduto da notifica di sollecito o di omessa dichiarazione (per un solo anno o per più anni?). Si chiede quale sia la procedura corretta da seguire e quali le sanzioni da applicare.
In riferimento ad un contribuente, questo ha cambiato denominazione ed il rappresentante legale che ha presentato la dichiarazione è subentrato al precedente solo nel 2019. A chi occorre inviare le somme pregresse?
Grazie
In riferimento ad un contribuente, questo ha cambiato denominazione ed il rappresentante legale che ha presentato la dichiarazione è subentrato al precedente solo nel 2019. A chi occorre inviare le somme pregresse?
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09 ottobre 2020
In merito al precedente quesito, non è dunque prevista alcuna esenzione per gli immobili destinati ad alloggi sociali? Il Comune di Milano sul nostro territorio infatti è proprietario di due palazzine che noi definiamo "case popolari" e che da una loro vecchia dichiarazione risalente al 2014 dichiarano tutti come alloggi sociali.
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09 ottobre 2020
Buongiorno,
il Comune di Milano, possiede numerosissimi immobili sul nostro territorio comunale. Negli archivi comunali ho trovato dei grossi rimborsi che il nostro comune ha fatto nei loro confronti negli anni 2013 e 2014. Poi dal 2015 versano qualcosa come 40 euro a fronte di circa un centinaio di immobili posseduti. Mi darebbe una mano con la normativa inerente gli alloggi posseduti dal comune di Milano come case popolari? Ringrazio e porgo cordiali saluti
il Comune di Milano, possiede numerosissimi immobili sul nostro territorio comunale. Negli archivi comunali ho trovato dei grossi rimborsi che il nostro comune ha fatto nei loro confronti negli anni 2013 e 2014. Poi dal 2015 versano qualcosa come 40 euro a fronte di circa un centinaio di immobili posseduti. Mi darebbe una mano con la normativa inerente gli alloggi posseduti dal comune di Milano come case popolari? Ringrazio e porgo cordiali saluti
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07 ottobre 2020
Buon giorno Dott. CAVA,
una associazione ONLUS chiede l'esenzione IMU per un terreno edificabile in proprietà motivandolo con l'utilizzo in " orto speciale " con il coinvolgimento di persone disagiate e dei soci volontari dell'associazione.
L'ufficio ritiene possibile l'esenzione e chiede se l'interpretazione sia corretta.
Nel ringraziarla Le si porgono i più cordiali saluti.
una associazione ONLUS chiede l'esenzione IMU per un terreno edificabile in proprietà motivandolo con l'utilizzo in " orto speciale " con il coinvolgimento di persone disagiate e dei soci volontari dell'associazione.
L'ufficio ritiene possibile l'esenzione e chiede se l'interpretazione sia corretta.
Nel ringraziarla Le si porgono i più cordiali saluti.
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05 ottobre 2020
Due coniugi sono contitolari di un immobile in cui il marito ha la residenza e la moglie no. Dopo qualche mese dal decesso del marito la moglie ha trasferito la propria residenza nell'immobile in questione. Ha diritto di abitazione? e se sì da quando? I figli quindi devono pagare la loro parte di IMU?
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TARI
02 ottobre 2020
Buongiorno,
il nostro comune ha in regolamento dall'entrata in vigore della TARI che la superficie per il calcolo della medesima è l'80% della sup. catastale. Un contribuente contesta il suo avviso in quanto con tale calcolo la superficie risulta (di ben pochi 6mq) superiore a quella utile da lui dichiarata e specificata nell'accatastamento.
Ritengo che in alcun modo, a regolamento vigente, sia possibile variare la superficie adeguandola a quella utile se il criterio regolamentare è diverso, anche se questo determina un lieve aumento della superficie tassabile in questo specifico caso.
E' corretto?
il nostro comune ha in regolamento dall'entrata in vigore della TARI che la superficie per il calcolo della medesima è l'80% della sup. catastale. Un contribuente contesta il suo avviso in quanto con tale calcolo la superficie risulta (di ben pochi 6mq) superiore a quella utile da lui dichiarata e specificata nell'accatastamento.
Ritengo che in alcun modo, a regolamento vigente, sia possibile variare la superficie adeguandola a quella utile se il criterio regolamentare è diverso, anche se questo determina un lieve aumento della superficie tassabile in questo specifico caso.
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01 ottobre 2020
Buongiorno,
si chiede gentilmente quali siano i riferimenti normativi riguardanti le esenzioni IMU per i fabbricati rurali strumentali ubicati in comuni montani , i possessori devono avere si o no i requisi oggettivi e soggettivi o hanno diritto all' esenzione a prescindere perchè ricadenti in comune montano ?
Si ringrazia .
si chiede gentilmente quali siano i riferimenti normativi riguardanti le esenzioni IMU per i fabbricati rurali strumentali ubicati in comuni montani , i possessori devono avere si o no i requisi oggettivi e soggettivi o hanno diritto all' esenzione a prescindere perchè ricadenti in comune montano ?
Si ringrazia .
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29 settembre 2020
Buongiorno,
nel caso in cui non venissero approvate le tariffe Tari e il Piano Finanziario entro il 30/09/2020, si può procedere adottando le tariffe del 2019 e approvare il Piano Finanziario entro il 31/12/2020 ?
Se si, le riduzioni previste dall' art. 1 della deliberazione Arera n. 158 del 05/05/2020 si possono applicare ?
Grazie
nel caso in cui non venissero approvate le tariffe Tari e il Piano Finanziario entro il 30/09/2020, si può procedere adottando le tariffe del 2019 e approvare il Piano Finanziario entro il 31/12/2020 ?
Se si, le riduzioni previste dall' art. 1 della deliberazione Arera n. 158 del 05/05/2020 si possono applicare ?
Grazie
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