Loading..

Banca dati quesiti

Cerca

20 agosto 2020

A seguito verifiche effettuate nell'ufficio tributi di un comune in cui mi reco a scavalco, ho potuto riscontrare che sembrerebbe non essere stata mai fatta attività di accertamento per le somme non versate negli anni dal 2015 al 2019 e non risulterebbero ruoli coattivi presentati per gli anni 2010-2014 e di conseguenza non sarebbe stata fatta attività di accertamento anche in questi anni pregressi.
Come è più corretto configurare la fattispecie di queste somme non accertate, come minori entrate e perchè, oppure come debito fuori bilancio per singoli anni e perchè.
Stessa situazione con la TARI che è data in concessione ad Agenzia delle Entrate tranne per l'anno 2017.
Grazie
Cordiali Saluti
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.

11 agosto 2020

abbiamo approvato in Consiglio le aliquote IMU 2020. Per errore non abbiamo inserito nel prospetto delle aliquote quella per immobili dati in comodato a parenti di primo grado in linea retta come negli anni precedenti. Come rimediare?
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.

07 agosto 2020

Al fine di predisporre una risposta più completa possibile all'istanza pervenuta da due utenti proprietari di immobili uniti di fatto che vorrebbero considerare ai fini IMU entrambe le case come abitazioni principali, chiedo, gentilmente, di sapere se vi sono sentenze della corte di cassazione che si è espressa in merito a tali tipologie di immobili o altri riferimenti, oltre all'art. 13 comma 2 del dl n. 201/2011 e della circolare ministeriale n. 3/df del 18/05/2012 che da supporto al concetto di abitazione principale.
Cordiali saluti
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.

07 agosto 2020

A fine 2016 sono stati emessi accertamenti Ici omessa dichiarazione per aree fabbricabili in zona industriale-artigianale D1 del P.I.P. Il valore accertato è pari ad € 10,00 al mq.
Gli avvisi sono divenuti definitivi nel 2017.
A seguito delle notifiche sono pervenute numerose lamentele dei contribuenti in questione, relativamente al fatto che i terreni di che trattasi sono stati espropriati dal comune ma mai acquisiti;
ed inoltre che il P.I.P. è scaduto e le aree sono divenute delle zone bianche
L'Ufficio tecnico ha quindi definito un valore ridotto di € 2,00 da utilizzare in sede di accertamento con adesione. La maggior parte dei contribuenti hanno definito il valore ridotto.
Gli accertamenti 2010 in omessa dichiaraizone costituiscono base per gli accertamenti anni successivi in omesso parziale versamento
Un contribuente, proprietario di un lotto di 2 ettari, non ha voluto definire il valore, sostenendo il valore essere pari a quello di agro, lamentando tutta una serie di elementi tali da ridurre la valutazione che tuttavia non ha mai calato in un'istanza
L'Ufficio Tributi si trova a dover avviare la riscossionecoattiva l'accertamento definitivo del contribuente.
Si chiede : in assenza di adesione l'Ente puo'in autotutela rettificare l'avviso Ici 2010 applicando il vaore ridotto definito dall'Ufficio Tecnico?
Si ringriazia
Cordiali saluti

Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.

06 agosto 2020

Buongiorno,
sto approntando il simulatore di calcolo per il saldo Nuova IMU.
Chiedo se restano confermate le seguenti riduzioni:
25% canone concordato
50% uso gratuito
50% fabbricati inagibili
Ringrazio e porgo cordiali saluti
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.

06 agosto 2020

Buongiorno, una contribuente, proprietaria al 50% di alcuni immobili, in seguito al ricevimento di diversi avviso di accertamento IMU, emessi con l'intestazione impersonale "Eredi di......", ha comunicato di aver rinunciato all'eredità dell'altra comproprietaria allegando l'atto di rinuncia regolarmente registrato al tribunale di Milano in data 28.06.2017. Nella successiva fase coattiva a chi deve essere effettuata la richiesta di pagamento? E come dobbiamo comportarci in merito ai precedenti provvedimenti divenuti definitivi e non pagati, già inviati all'Agenzia delle Entrate Riscossioni prima del ricevimento della comunicazione della rinuncia, nei quali si indica la contribuente rinunciataria quale erede?
Può inoltre chiarirmi in che modo l'ufficio può richiedere il pagamento della TARI dei suddetti immobili visto che la contribuente rinunciataria possiede comunque la quota del 50% seppur non occupandoli?
Grazie.
Cordiali saluti
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.

31 luglio 2020

Buon giorno, vorrei chiedere se avete un modello di avviso tari 2020 da poter rendere disponibile per il confronto e l'adeguamento di quello precedente in nostra dotazione.
Grazie
Cordiali Saluti
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.

31 luglio 2020

Un APS Onlus ha presentato dichiarazione di occupazione TARI, relativa ad abitazione, titolo di possesso comodato gratuito
Si chiede :
- l'utenza deve essere considerata non domestica?
- L'associazione ha allegato all'istanza lo statuto ,ma non la registrazione dello stesso presso l'Agenzia delle Entrate, non ha allegato l'atto costitutivo, non ha prodotto dimostrazione della registrazione dell'associazione presso l’ufficio regionale di competenza. L'Ufficio ritiene che la documentazione prodotta sia insufficiente, anche al fine dell'eventuale istanza IMU dei proprietari di agevolazione comodato gratuito a enti non commerciali.
Si ringrazia
Cordiali saluti
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.

30 luglio 2020

L’art. 15-bis del D. L. 34/2019, nel modificare il comma 15 dell’art. 13 del D. L. 201/2011, ha previsto che alcune deliberazioni di approvazione delle aliquote e delle tariffe acquistino efficacia con la pubblicazione nel sito internet www.finanze.gov.it.
Con riferimento alla TARI, il comma 15-ter prevede, per i versamenti con scadenza prima del 1° dicembre di ciascun anno, che gli stessi siano effettuati sulla base degli atti adottati per l’anno precedente, fatto salvo il successivo conguaglio.
La circolare esplicativa alla novella, la n. 2/df del 22 novembre 2019, proprio con riferimento alla riscossione delle TARI esemplifica:
“se il comune fissa le scadenze di versamento il 16 aprile, il 16 luglio, il 16 ottobre e il 16 dicembre significa che le prime tre rate della TARI per l’anno 2020, saranno dovute a titolo di acconto e andranno determinate in misura pari ad una percentuale, stabilita dall’ente locale, della tassa dovuta per l’anno 2019, mentre l’ultima rata dovrà essere calcolata, a saldo, sulla base delle tariffe stabilite per l’anno 2020 a condizione che la relativa deliberazione sia stata pubblicata entro il 28 ottobre 2020.”
Quindi sembrerebbe che, anche nell’ipotesi in cui il Comune avesse approvato e pubblicato all’albo pretorio la delibera di approvazione delle tariffe, poiché quella delibera sarà inefficace fino alla pubblicazione nel sito www.finanze.gov.it. , quelle tariffe non potranno essere utilizzate ma si dovrà comunque andare in riscossione, a titolo di acconto, sulla base delle tariffe relative al 2019.
Se la conclusione fosse questa si arriverebbe ad una conclusione:
paradossale, in quanto, pur essendo state approvate le tariffe, la “bollettazione” dovrebbe essere parziale (in acconto) ed essere parametrata alle tariffe dell’anno precedente,
onerosa, in quanto implicherebbe una doppia “bollettazione”.
Si chiede cortesemente un parere in merito alla correttezza dell’interpretazione o di un eventuale superamento di tale disciplina, ed un parere in merito ai rischi insiti nel recapitare ai contribuenti degli avvisi di pagamento con le tariffe approvate per l’anno corrente.
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.

28 luglio 2020

Buon giorno
Questo ufficio, essendo impossibilitato ad approvare il PEF e relative tariffe Ta.Ri. 2020, intende confermare le tariffe Ta.Ri. deliberate per l'esercizio 2019.
E' intenzione però dell'Amministrazione istituire per il 2020 nuove agevolazioni a carico del bilancio comunale, con percentuali molto alte, quasi vicine all'esenzione per alcune categorie.
Ritiene possibile concedere/prevedere tali agevolazioni??
E' possibile istituire nuove agevolazioni in assenza dell'approvazione del PEF 2020??
Si chiede gentilmente un Vs parere in merito.
Grazie, Cordiali saluti
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.

27 luglio 2020

Un nostro contribuente a partire dal 2018 ha dato in comodato d'uso gratuito, con scrittura privata, un fabbricato C2 a un imprenditore agricolo; dopodiché per il C2 è stata chiesta la ruralità divenendo un D10. Dal 2018 al 2020 il nostro contribuente deve continuare a pagare l'imu, oppure la scrittura privata di comodato d'uso gratuito in favore dell'imprenditore agricolo lo esonera dal pagamento dell'IMU?
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.

24 luglio 2020

Buongiorno rag.Cava,
più contribuenti del nostro Comune, da “residenti immigrati” hanno variato il loro stato anagrafico in “immigrati aire” modificando così il Nucleo familiare d’origine.
Ai fini della TARI come va considerata questa variazione? come una cancellazione? E quindi , se non sono proprietari di immobili, non saranno più nostri contribuenti?

Cordiali saluti.
Attenzione la risposta al quesito è disponibile solo per gli utenti registrati.Effettua il LOGIN, oppure REGISTRATI per vedere la risposta.
  • 99
  • 100
  • 101(current)
  • 102
  • 103
Banca dati quesiti pubblici
Quesiti resi pubblici
Accedendo al portale è possibile consultare oltre 3.000 risposte a quesiti che gli Uffici tributi hanno posto a Finanza Locale, con modalità di ricerca, anche per tematiche, semplici e immediate.
Quando la normativa genera più quesiti su una particolare fattispecie o quando il quesito sollevato è ritenuto di specifico interesse per il tema affrontato, Finanza Locale rende pubblico il quesito e  il relativo parere.
Le domande sono rese pubbliche in forma spersonalizzata senza, quindi, indicare il comune che ha posto il quesito.
Finanza Locale Management S.r.l.

Sede Legale: Via Giosuè Carducci, 62  - 56010 San Giuliano Terme (PI) - Tel. 050/877143 - flm@finanzalocale.net  - Capitale Sociale Euro 100.000,00 i.v. - C.F. e P. IVA 01541190508 e iscrizione nel Registro delle Imprese di Pisa n. 135501

Finanza Locale Partnership S.r.l - con socio unico 

Sede Legale: Via Giosuè Carducci, 62  - 56010 San Giuliano Terme (PI) - Tel. 050/877143 - flm@finanzalocale.net  - Capitale Sociale Euro 300.000,00 i.v.- C.F. e P. IVA 01629890508 e iscrizione nel Registro delle Imprese di Pisa n. 142157

Ultimi Tweets da @FinanzaLocale