15 gennaio 2020
in merito al quesito n.10983 posto in precedenza, specifico che siamo nella fase di presentazione delle memorie in quanto la ditta ha già depositato il ricorso in commissione tributaria e ne ha notificato copia anche a noi Comune. Devo predisporre dunque le memorie da depositare telematicamente.
Ho emesso l'accertamento per differenza d'imposta in assenza di loro dichiarazione IMU di concessione in locazione degli immobili oggetto di accertamento. Mi conferma che nel 2014 era obbligatoria la denuncia?. nel ricorso c'è scritto che il comune avrebbe dovuto reperire i dati dal Registro delle imprese. Posso sostenere l'obbligatorietà della presentazione della dichiarazione? può darmi qualche riferimento normativo?
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
Ho emesso l'accertamento per differenza d'imposta in assenza di loro dichiarazione IMU di concessione in locazione degli immobili oggetto di accertamento. Mi conferma che nel 2014 era obbligatoria la denuncia?. nel ricorso c'è scritto che il comune avrebbe dovuto reperire i dati dal Registro delle imprese. Posso sostenere l'obbligatorietà della presentazione della dichiarazione? può darmi qualche riferimento normativo?
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
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15 gennaio 2020
Buongiorno,
vorrei un chiarimento in merito a chi deve firmare digitalmente le controdeduzioni da inoltrare telematicamente in ctr.
Nel caso concreto nelle controdeduzioni (in calce) viene menzionato l'avvocato dell'ente e il responsabile tributi. Deve firmare l'avvocato oppure è indifferente, può firmare anche il responsabile tributi?
vorrei un chiarimento in merito a chi deve firmare digitalmente le controdeduzioni da inoltrare telematicamente in ctr.
Nel caso concreto nelle controdeduzioni (in calce) viene menzionato l'avvocato dell'ente e il responsabile tributi. Deve firmare l'avvocato oppure è indifferente, può firmare anche il responsabile tributi?
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13 gennaio 2020
Buonasera,
provo a "sfruttare" la memoria storica e la competenza del Dott. Cava in materia di evoluzione della riscossione negli Enti Locali.
Attraverso la Prefettura è pervenuta all'Ente la richiesta di una Signora (figlia di esattore, che pare avesse ereditato il mestiere del padre) con la quale si chiede il rilascio di un NULLA OSTA alla cancellazione dell'ipoteca iscritta in favore dell'erario quale garanzia della gestione esattoriale consortile del Comune di Alghero.
A distanza di tanti anni si ritiene possa sussistere qualche ragione ostativa al rilascio di tale nulla osta?
In altri termini i vecchi esattori, alla luce delle modifiche che hanno interessato l'evoluzione della riscossione, possono essere chiamati a rispondere di eventuali pendenze legate all'attività svolta?
provo a "sfruttare" la memoria storica e la competenza del Dott. Cava in materia di evoluzione della riscossione negli Enti Locali.
Attraverso la Prefettura è pervenuta all'Ente la richiesta di una Signora (figlia di esattore, che pare avesse ereditato il mestiere del padre) con la quale si chiede il rilascio di un NULLA OSTA alla cancellazione dell'ipoteca iscritta in favore dell'erario quale garanzia della gestione esattoriale consortile del Comune di Alghero.
A distanza di tanti anni si ritiene possa sussistere qualche ragione ostativa al rilascio di tale nulla osta?
In altri termini i vecchi esattori, alla luce delle modifiche che hanno interessato l'evoluzione della riscossione, possono essere chiamati a rispondere di eventuali pendenze legate all'attività svolta?
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13 gennaio 2020
Per aver diritto all’esenzione IMU, è sufficiente la classificazione catastale nella categoria D/10 per i fabbricati strumentali, o è necessario che l’immobile sia utilizzato per l’esercizio all’attività agricola e che vengano rispettati altri requisiti?
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11 gennaio 2020
In catasto due immobili, di cui uno in categoria catastale A04 e uno C06, sono stati ereditati (per decesso e testamento olografo del nonno) dal nipote e dalla madre di lui che hanno la proprietà al 50% e la madre " abitazione" 100% (non è un diritto di abitazione derivante dall'art. 540 del c.c.) . Chi deve pagare IMU, TASI e TARI?
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10 gennaio 2020
Nel caso in cui il proprietario di un'abitazione la conceda in locazione ad una società per "uso foresteria", il soggetto passivo della TARI è da intendersi il dipendente della società o la società locataria? Nella fattispecie il contratto di locazione è stato registrato e indica una durata pari ad un anno. Grazie
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09 gennaio 2020
Avviso di accertamento per omesso versamento IMU 2014 relativo ad area edificabile intestata catastalmente ad una SRL.
Dalle ricerche effettuate d’ufficio risultano diverse incongruenze relative alla società:
- All’Agenzia delle Entrate: stato ATTIVA – IN FALLIMENTO (CURATORE FALLIMENTARE in carica dal 26.6.1990; il Comune non ha mai ricevuto comunicazioni dal curatore).
- Alla CCIAA: la società risulta in SCIOGLIMENTO E LIQUIDAZIONE (AMMINISTRATORE/LIQUIDATORE risulta ancora il soggetto che precedentemente era l’amministratore della SRL).
Dalle notizie ufficiose espunte dalla Camera di Commercio si evince che a breve la società verrà cancellata/chiusa d’ufficio poiché da decenni non risulta di fatto attiva (presumibilmente non si è dato corso alle comunicazioni da parte dei soggetti tenuti agli adempimenti fallimentari e di liquidazione).
In ogni caso il Comune, sulla base delle informazioni risultanti agli atti della Camera di Commercio, notifica l’avviso di accertamento tramite raccomandata in primis alla SRL (all’indirizzo risultante alla CCIAA e all’AdE), con esito: mancata notifica per irreperibilità del destinatario (all’indirizzo di destinazione la società non esiste più).
Successivamente il Comune notifica (con esito positivo) l’avviso di accertamento tramite raccomandata al soggetto che in Camera di Commercio risulta attualmente AMMINISTRATORE/LIQUIDATORE, con indicazione nell’avviso di accertamento: “coobbligato amministratore sig. ____________, codice fiscale ___________”.
È corretta la procedura seguita dal Comune?
Si precisa infine che il contribuente cui è stato notificato l’atto comunica mediante PEC (per tramite del figlio, ma senza alcuna delega o altro atto legittimante) che la società è fallita dal 1986, ma non presenta reclamo/ricorso (dalle verifiche risulta che la partita IVA indicata come cessata è relativa alla precedente denominazione della società).
Il Comune come deve comportarsi in tal caso?
Può attendere il decorrere dei 60 giorni dalla notifica fino ad un’eventuale proposizione di reclamo/ricorso da parte del soggetto legittimato ad agire, oppure, per un principio di correttezza e collaborazione, può rispondere ricordando la procedura che il contribuente deve seguire (già indicata nell’atto di accertamento tra l’altro) e fornendo gli elementi risultanti al Comune (nello specifico dalla Camera di Commercio, dall’Agenzia delle Entrate - Ufficio Territorio) che hanno condotto alla notifica dell’avviso di accertamento nei confronti del contribuente?
Si ringrazia per la disponibilità.
Dalle ricerche effettuate d’ufficio risultano diverse incongruenze relative alla società:
- All’Agenzia delle Entrate: stato ATTIVA – IN FALLIMENTO (CURATORE FALLIMENTARE in carica dal 26.6.1990; il Comune non ha mai ricevuto comunicazioni dal curatore).
- Alla CCIAA: la società risulta in SCIOGLIMENTO E LIQUIDAZIONE (AMMINISTRATORE/LIQUIDATORE risulta ancora il soggetto che precedentemente era l’amministratore della SRL).
Dalle notizie ufficiose espunte dalla Camera di Commercio si evince che a breve la società verrà cancellata/chiusa d’ufficio poiché da decenni non risulta di fatto attiva (presumibilmente non si è dato corso alle comunicazioni da parte dei soggetti tenuti agli adempimenti fallimentari e di liquidazione).
In ogni caso il Comune, sulla base delle informazioni risultanti agli atti della Camera di Commercio, notifica l’avviso di accertamento tramite raccomandata in primis alla SRL (all’indirizzo risultante alla CCIAA e all’AdE), con esito: mancata notifica per irreperibilità del destinatario (all’indirizzo di destinazione la società non esiste più).
Successivamente il Comune notifica (con esito positivo) l’avviso di accertamento tramite raccomandata al soggetto che in Camera di Commercio risulta attualmente AMMINISTRATORE/LIQUIDATORE, con indicazione nell’avviso di accertamento: “coobbligato amministratore sig. ____________, codice fiscale ___________”.
È corretta la procedura seguita dal Comune?
Si precisa infine che il contribuente cui è stato notificato l’atto comunica mediante PEC (per tramite del figlio, ma senza alcuna delega o altro atto legittimante) che la società è fallita dal 1986, ma non presenta reclamo/ricorso (dalle verifiche risulta che la partita IVA indicata come cessata è relativa alla precedente denominazione della società).
Il Comune come deve comportarsi in tal caso?
Può attendere il decorrere dei 60 giorni dalla notifica fino ad un’eventuale proposizione di reclamo/ricorso da parte del soggetto legittimato ad agire, oppure, per un principio di correttezza e collaborazione, può rispondere ricordando la procedura che il contribuente deve seguire (già indicata nell’atto di accertamento tra l’altro) e fornendo gli elementi risultanti al Comune (nello specifico dalla Camera di Commercio, dall’Agenzia delle Entrate - Ufficio Territorio) che hanno condotto alla notifica dell’avviso di accertamento nei confronti del contribuente?
Si ringrazia per la disponibilità.
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TARI
09 gennaio 2020
Nel nostro Comune c'e' la casa parrocchiale in cui pero' il prete non ha la residenza, abbiamo inviato un avviso di accertamento tari 2014 per omesso pagamento notificandolo all'Arcidiocesi di Oristano sede legale della curia di cui fa parte la parrocchia del nostro paese Nurallao, la notifica e' corretta? Grazie
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08 gennaio 2020
Buongiorno,
ho emesso un avviso di accertamento TASI 2014 ad una Ditta proprietaria di diversi capannoni per una differenza d'imposta.
Durante la mia fase di accertamento avevo valutato che la differenza potesse dipendere da una eventuale concessione in locazione di alcuni immobili, infatti la differenza d'imposta era del circa il 10% in meno, proprio la quota prevista per gli inquilini.
Ho deciso di emettere l'accertamento perchè la ditta in questione non ha presentato alcuna dichiarazione TASI in merito alla concessione in locazione finanziaria dei capannoni oggetto di accertamento.
Qualche giorno fa però ho ricevuto da parte della ditta, la trasmissione del ricorso in Commissione tributaria, dove specificano a chi sono stati concessi in locazione i capannoni allegando la visura del Registro delle Imprese dove si evincono le locazioni degli immobili e dove il Comune avrebbe dovuto reperire tali informazioni.
Chiedo, gentilmente, come poter procedere tenendo conto che l'importo dell'accertamento è di 1.096,00 e che non intendiamo incaricare alcun legale.
Se vuole, posso inoltrare copia del ricorso.
La ringrazio anticipatamente dell'attenzione che vorrà riservarmi e in attesa di vederla a Milano il prossimo 30 gennaio, la saluto cordialmente
ho emesso un avviso di accertamento TASI 2014 ad una Ditta proprietaria di diversi capannoni per una differenza d'imposta.
Durante la mia fase di accertamento avevo valutato che la differenza potesse dipendere da una eventuale concessione in locazione di alcuni immobili, infatti la differenza d'imposta era del circa il 10% in meno, proprio la quota prevista per gli inquilini.
Ho deciso di emettere l'accertamento perchè la ditta in questione non ha presentato alcuna dichiarazione TASI in merito alla concessione in locazione finanziaria dei capannoni oggetto di accertamento.
Qualche giorno fa però ho ricevuto da parte della ditta, la trasmissione del ricorso in Commissione tributaria, dove specificano a chi sono stati concessi in locazione i capannoni allegando la visura del Registro delle Imprese dove si evincono le locazioni degli immobili e dove il Comune avrebbe dovuto reperire tali informazioni.
Chiedo, gentilmente, come poter procedere tenendo conto che l'importo dell'accertamento è di 1.096,00 e che non intendiamo incaricare alcun legale.
Se vuole, posso inoltrare copia del ricorso.
La ringrazio anticipatamente dell'attenzione che vorrà riservarmi e in attesa di vederla a Milano il prossimo 30 gennaio, la saluto cordialmente
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IMU
02 gennaio 2020
Abbiamo emesso avviso di accertamento per omesso versamento acconto Imu 2014. Il contribuente trasmette oggi F24 a saldo zero con cui a giugno 2014 ha compensato con l'Imu il credito Irpef 2013
E' legittima detta compensazione?
Cordiali saluti
E' legittima detta compensazione?
Cordiali saluti
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IMU
30 dicembre 2019
Buongiorno,
un contribuente che ha perso un ricorso in CTP a Mantova, decide di ricorrere nei sei mesi successivi in CTR a Brescia, producendo molti allegati/perizie/ parere di notai ecc... relativi ad un presunto immobile storico artistico (per il quale la CTP ha dato ragione al comune di Porto Mantovano in quanto non esiste nessuna annotazione in conservatoria relativa a quel subalterno e per il quale il contribuente non aveva mai presentato dichiarazione in Comune).
A questo punto chiedo: è corretto che venga allegata ulteriore documentazione in CTR che non era stata prodotta in CTP?
Il contribuente, come pure il comune possono in CTR allegare documenti che non sono stati allegati in CTP e possono quindi modificare ricorso e controdeduzioni rispetto a quanto è stato portato in CTP?
un contribuente che ha perso un ricorso in CTP a Mantova, decide di ricorrere nei sei mesi successivi in CTR a Brescia, producendo molti allegati/perizie/ parere di notai ecc... relativi ad un presunto immobile storico artistico (per il quale la CTP ha dato ragione al comune di Porto Mantovano in quanto non esiste nessuna annotazione in conservatoria relativa a quel subalterno e per il quale il contribuente non aveva mai presentato dichiarazione in Comune).
A questo punto chiedo: è corretto che venga allegata ulteriore documentazione in CTR che non era stata prodotta in CTP?
Il contribuente, come pure il comune possono in CTR allegare documenti che non sono stati allegati in CTP e possono quindi modificare ricorso e controdeduzioni rispetto a quanto è stato portato in CTP?
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23 dicembre 2019
Un contribuente ha ricevuto un avviso di accertamento TASI.
A seguito di ciò c'è stata una fitta corrispondenza informale via e mail (ma in ogni caso ogni risposta è stata da me protocollata) con la quale ho spiegato le motivazioni dell'atto e ho respinto alcune richieste. Sembrava tutto pacifico ma il contribuente ha fatto pervenire al protocollo, istanza di annullamento in autotutela riportando le stesse motivazioni alle quali avevo già risposto con posta ordinaria (e infatti nell'istanza, il contribuente cita e richiama le mie risposte).
La domanda è questa: sono tenuta a rispondere all'istanza di annullamento in autotutela o posso evitare e la mancata risposta equivale a diniego, pertanto l'atto resta valido?
Ringrazio e porgo cordiali saluti
A seguito di ciò c'è stata una fitta corrispondenza informale via e mail (ma in ogni caso ogni risposta è stata da me protocollata) con la quale ho spiegato le motivazioni dell'atto e ho respinto alcune richieste. Sembrava tutto pacifico ma il contribuente ha fatto pervenire al protocollo, istanza di annullamento in autotutela riportando le stesse motivazioni alle quali avevo già risposto con posta ordinaria (e infatti nell'istanza, il contribuente cita e richiama le mie risposte).
La domanda è questa: sono tenuta a rispondere all'istanza di annullamento in autotutela o posso evitare e la mancata risposta equivale a diniego, pertanto l'atto resta valido?
Ringrazio e porgo cordiali saluti
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