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Banca dati quesiti

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05 marzo 2024

Richiamo il quesito n. 12435 per integrare la richiesta. La logistica ha presentato istanza di riesame in autotutela a seguito di invio di sollecito di pagamento tari.
Chiedono la totale esclusione dalla tassa citando la risposta prot. 38997 del 9/10/2014 del dipartimento delle finanze e dalla risoluzione ministeriale n. 2/df del 09/12/2014 secondo la quale i comuni non possono applicare la tari ai magazzini e alle aree che sono funzionalmente ed esclusivamente collegate all'attività produttiva ed in particolare nel secondo documento si legge che i magazzini intermedi di produzione e quelli adibiti allo stoccaggio dei prodotti finiti devono essere considerati intassabili in quanto produttivi di rifiuti speciali anche a prescindere dai regolamenti comunali. Loro sostengono l'esclusione dalla tari in quanto essa non si applica alle aree che producono rifiuti speciali che le imprese devono smaltire per conto proprio. Ora mi chiedo, questa logistica produce imballaggi. Essi sono considerati rifiuti speciali? E' vero che per quantità , loro devono smaltire con propria ditta, ma noi da regolamento offriamo un rimborso in base alla quantità di imballaggi destinati al recupero. Noi pensavamo di trattare su mq, ossia concedere un abbattimento delle metrature dei locali dove sono presenti le scaffalature, ma loro vogliono proprio l'esclusione totale. E' legittima la loro richiesta? Ringrazio e porgo i più cordiali saluti
Caterina Del Prete - Comune di Tavazzano
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05 marzo 2024

L'Agenzia delle Entrate Riscossione è legittimata a trattenere alla fonte l'aggio di riscossione del 1% sui ruoli coattivi che le sono stati da noi affidati successivamente alla data del 01/01/2022?
Cordiali saluti
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05 marzo 2024

Buongiorno un contribuente ha presentato richiesta di rimborso Imu dal 2018 al 2022, richiamando le sentenze n. 11694 del 11/05/2017 e nr 10735/2013 della Corte di Cassazione e motivando che la stessa Imposta, che è stata versata come area fabbricabile, non è dovuto in quanto il fabbricato, identificato catastalmente come F3, si trova nello stesso stabile dove ci sono immobili con rendita catastale. Da precisare che lui è proprietario del solo F3 mentre gli altri immobili, con rendita catastale, sono di altri proprietari. E' legittima la richiesta di rimborso o si può negare e in quel caso come dobbiamo giustificare il diniego. Cordialmente Cristina M. Russello
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05 marzo 2024

Buongiorno
Ad oggi riceviamo richiesta di riversamento ad altro Comune per imu 2018. Accertato che effettivamente il contribuente ha sbagliato nell'effettuare il pagamento scrivendo un codice catastale errato, può essere effettuato il riversamento? o i termini per la restituzione del credito sono scaduti?
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05 marzo 2024

Nella Delibera IMU per l'anno 2020 l'Ente ha indicato per le unità immobiliari ad uso PRODUTTIVO del gruppo catastale D l'aliquota dello 0,86 a fronte di un'aliquota ordinaria di 0,93. A seguito dell'emissione degli avvisi di accertamento per suddetto anno una Banca (proprietaria di 2 immobili Cat. D5, per i quali ha applicato l'aliquota dello 0,86) ha presentato ricorso. L’Ufficio può considerare suddetti immobili Categoria D5 come non “Produttivi” e quindi suscettibili di applicazione dell’aliquota ordinaria dello 0,93? Oppure deve ritenersi fondato suddetto ricorso, tendente a far ricadere i D5 nell’aliquota dello 0,86? Grazie
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01 marzo 2024

Un contribuente presenta istanza pe l'annullamento di avviso di accertamento IMU anno 2020 (emesso per mancato pagamento su immobile Cat. F2, valutato ai fini IMU come area fabbricabile sulla base dei valori €/mq previsti per i terreni ricadenti in zona edificabile del PUC), adducendo come motivazione il fatto di essere immobile in Cat. F2 e quindi privo di rendita (come era da considerare fino al 2019).
Sulla base delle ultime disposizioni ministeriali ecc. l'Ufficio deve procedere all'accoglimento di suddetta istanza o confermare l'avviso di accertamento?
Grazie
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01 marzo 2024

Buongiorno, in merito alla nota in oggetto e alla proroga al 30/4/2024, posso far uscire gli accertamenti esecutivi IMU 2021 pronti ma fermi in attesa di disposizioni? Quali i riferimenti normativi che devo assolutamente riportare nella parte narrativa (intendo solo quelli inerenti le ultime novità?) . Il reclamo -mediazione, devo comunque toglierlo dal mio documento base? Ringrazio
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29 febbraio 2024

Un contribuente è stato accertato per omessa dichiarazione IMU anno 2013 e 2014.
1) Gli atti 2013 e 2014 sono stati notificati in data 16/04/2019 con messo comunale. Gli atti sono stati impugnati con ricorso in commissione tributaria di primo grado con sentenza che confermava la regolarità della notifica per gli anni 2013 e 2014
2) in data 28/07/2020 sono stati iscritti a ruolo gli avvisi di accertamento IMU 2013 e 2014
3) in data 27/07/2023 è stata notificata al contribuente da parte dell’Agenzia delle Entrate riscossioni cartella relativa all’accertamento IMU 2013 e 2014 ;
4) in data 21/09/2023 il contribuente tramite il suo avvocato presenta a questo Ufficio Tributi ricorso con istanza di reclamo contro l’Agenzia entrate riscossione chiedendo l’annullamento della cartella di pagamento contenente l’avviso di accertamento IMU 2013 e 2014:
- il contribuente eccepisce la decadenza del potere accertativo dell’Ufficio tributi del Comune per decorrenza del termine quinquiennale (art. 1 L. 161/2006 n. 296) per l’anno 2013
- in via subordinata chiede l’annullamento in quanto: l’immobile è totalmente privo dell’allaccio idrico per mancanza della rete idrica ; sostenendo che presupposto delle imposte IMU /TASI è il possesso di un immobile , ma di converso l’ente è obbligato a fornire i servizi essenziali ed imprescindibili quali la rete idrica.
In data 28/10/2023 il Comune convocava il contribuente per la mediazione e con verbale si confermava la correttezza della notifica degli accertamenti per gli anni 2013 e 2014 .
In data 10 aprile 2024 è previsto il giudizio presso la Corte di Giustizia Tributaria di 1° grado in seguito all'impugnazione della cartella contenente gli avvisi di accertamento IMU 2013 e 2014.
Come si deve comportare il Comune?
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26 febbraio 2024

Buon pomeriggio, un contribuente iscritto nel 2018 come I.A.P. che con dichiarazione imu 2019 chiese il beneficio art. 1 c. 741 lettera d L.160/19 in quanto utilizzava l'area fabbricabile per le attività agro silvo pastorali inerenti al suo status IAP, chiede l'estensione del beneficio ai rispettivi contitolari che non risultano avere lo stesso titolo IAP o status di coltivatori diretti, può essere esteso il beneficio? Grazie
Cordiali Saluti

ps. ci sono novità dal Ministero per il contradditorio? Grazie
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26 febbraio 2024

Buongiorno,
consiglia di approvare entro marzo il regolamento comunale per l’applicazione dello statuto dei diritti del contribuente predisposto da IFEL?
Ringrazio e porgo cordiali saluti

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23 febbraio 2024

Negli anni passati abbiamo emesso parecchi avvisi di accertamento nei confronti di contribuenti che non avevano versato l'IMU per aree edificabili. La valutazione di tali aree era stata fatta sulla base delle delibere di Giunta Comunale e delle relazioni dell'ufficio tecnico.
Ora ci ritroviamo nuovamente a dover emettere accertamenti per omesso versamento nei confronti degli stessi contribuenti per le stesse aree accertate in passato.
Trattandosi di valutazioni di aree edificabili è necessario procedere al contradditorio preventivo oppure avendo già emesso accertamenti nei confronti di tali contribuenti e visto che il valore delle aree è uguale a quello accertato negli anni precedenti, possiamo dirrettamente emettere l'atto senza contradditorio?
Grazie
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23 febbraio 2024

E’ stato emesso avviso di accertamento IMU per un immobile per omesso versamento, il proprietario fa istanza sostenendo che l’immobile nell'anno in questione era inagibile , chiedendo quindi il ricalcolo dell’avviso, la documentazione prodotta è:
- Richiesta di riduzione IMU per immobile inagibile , corredato da foto;
- Dichiarazione Imu su mod ministeriale dove però non è stato barrata la casella :inagibile/storico, riportando nelle noto che con altra istanza si chiedeva la riduzione dell’imposta al 50%.
Abbiamo quindi riesaminato la documentazione e a nostro parere la richiesta di inagibilità non doveva essere “richiesta” ma dichiarata daL proprietario con apposita dichiarazione dello stato dell’immobile.
Il contribuente chiede inoltre lo sgravio delle sanzioni in quanto l’ufficio non ha mai risposto alla “richiesta” di inagibilità, ritenendosi quindi sospeso dal pagamento .
Per le vie brevi abbiamo spiegato la normativa dell’imposta IMU, chiedendo una vera e propria dichiarazione a corredo delle documentazione presentata anni prima, la risposta è stata una nota dove confermavano quanto già trasmesso.
Si chiede se: l’avviso emesso al 100% è da rettificare al 50% per le motivazioni su esposte?
Oppure, l’avviso è confermato in quanto non è pervenuta tutta la documentazione nei modi richiamati dal Regolamento IMU.
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Banca dati quesiti pubblici
Quesiti resi pubblici
Accedendo al portale è possibile consultare oltre 3.000 risposte a quesiti che gli Uffici tributi hanno posto a Finanza Locale, con modalità di ricerca, anche per tematiche, semplici e immediate.
Quando la normativa genera più quesiti su una particolare fattispecie o quando il quesito sollevato è ritenuto di specifico interesse per il tema affrontato, Finanza Locale rende pubblico il quesito e  il relativo parere.
Le domande sono rese pubbliche in forma spersonalizzata senza, quindi, indicare il comune che ha posto il quesito.
Finanza Locale Management S.r.l.

Sede Legale: Via Giosuè Carducci, 62  - 56010 San Giuliano Terme (PI) - Tel. 050/877143 - [email protected]  - Capitale Sociale Euro 100.000,00 i.v. - C.F. e P. IVA 01541190508 e iscrizione nel Registro delle Imprese di Pisa n. 135501

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