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12 giugno 2025

Un contribuente Ta.Ri. (celibe), deceduto lo scorso mese di ottobre e residente nell’immobile di proprietà di una sorella (residente fuori regione), risulta che non abbia assolto al pagamento della tassa relativa alle annualità 2023 e 2024.
A seguito dell’attività di sollecito è emerso che la stessa sorella e proprietaria del’u.i.u., dopo il decesso del fratello, abbia tramite studio notarile fatto rinuncia all’eredità del fratello.
Considerato che la Tassa compete all’occupante o al “detentore” dell’immobile si chiede di conoscere se, nonostante l’avvenuta rinuncia all’eredità, la tassa dovuta per il 2023 e 2024 deve/possa essere assolta dalla sorella proprietaria quest’ultima dell’immobile.
Grazie
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06 giugno 2025

Buongiorno
abbiamo emesso avviso di accertamento per parziale pagamento IMU 2020 per un contribuente che aveva affittato l'immobile in oggetto con contratto a canone concordato, omettendo di dichiararlo; il contribuente ha provveduto subito al pagamento con atteggiamento di collaborazione nei confronti del Comune, salvo poi approfondire e verificare, come da voi ribadito in più quesiti, che in questi casi la dichiarazione IMU non è obbligatoria.
Si chiede quale sia il comportamento da tenere nei confronti del cittadino che attende un chiarimento.
cordiali saluti
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05 giugno 2025

Egr. Dott. Cava, vorrei sottoporre alla sua attenzione il seguente quesito:
Il titolare di un esercizio pubblico (bar) ha presentato domanda di occupazione temporanea del suolo pubblico per posizionare sedie e tavolini lungo la sede stradale prospiciente l’attività per un periodo pari a tre mesi.
L’occupazione interessa sia il suolo comunale (per la parte limitata al marciapiede), sia parte della strada provinciale che attraversa il paese (il nostro è un comune sotto i 10.000 abitanti).
Come dovremmo comportarci? Chiedere il nulla osta alla provincia per l’occupazione della sede stradale provinciale e successivamente rilasciare un'unica autorizzazione comprensiva anche del suolo di proprietà del Comune?
Il canone va pagato ad entrambi gli enti per la quota di competenza?
Ed ancora, è necessario aprire una pratica tramite lo sportello SUAPE per le occupazioni superiori ai 15 gg? (così come ci è stato comunicato in via del tutto informale da incaricati della provincia).
Cordiali saluti
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03 giugno 2025

Buongiorno,
dal 2022 è previsto nel nostro comune che la riscossione della tari venga effettuata direttamente dal Comune, attraverso l’emissione di un atto formale di richiesta di pagamento da notificarsi al contribuente tramite raccomandata e/o Pec.
Per il 2025 la riscossione della tari passa attraverso un doppio invio uno in acconto con le tariffe 2024 e l’altro a saldo con le tariffe approvate per il 2025, il che comporterebbe, per il contribuente l’applicazione della doppia imposizione delle spese di notifica sugli atti di richiesta di pagamento: onde evitare quanto enunciato al punto precedente, si può procedere all’invio dell’avviso tari 2025 in acconto attraverso posta ordinaria e al saldo attraverso posta raccomandata con ricevuta di ritorno considerando il saldo effettivamente l'atto formale di richiesta di pagamento per il 2025?. Cordiali Saluti
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03 giugno 2025

Buongiorno, una domanda sulle tempistiche. Ho notificato degli schemi di atto. Ho avuto le controdeduzioni da parte delle società in questione (prima della scadenza del 60esimo giorno). Posso generare gli atti "personalizzati" anche se non sono ancora trascorsi i 60 gg dalla notifica dello schema? In realtà io considero come data di notifica quella che è scritta sulla cartolina di ritorno della raccomandata perché se invece guardo la tata e il protocollo del documento, allora è già scaduto. Non mi è mai parso corretto considerare la data dell'accertamento/schema di atto in quanto dalla numerazione e protocollazione del documento al momento della postalizzazione c'è sempre un tempo tecnico di lavorazione. Qual è la modalità corretta? Ringrazio e porgo cordiali saluti
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28 maggio 2025

Gentilissimo Dott. Cava, scusi se ritorno sull'argomento ma, dovendo liquidare il progetto per le violazioni IMU-TARI 2024 si chiede se è corretto effettuare il calcolo considerando anche per questa annualità le riscossioni da ravvedimento.
la ringrazio
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26 maggio 2025

Buongiorno Dott. Cava.
L'Ufficio Tributi ha ricevuto un ricorso in opposizione ad una cartella ADER di intimazione al pagamento e contestuale comunicazione di iscrizione ipotecaria. La suddetta comunicazione riguarda diverse cartelle tra le quali una relativa ad un accertamento emesso da noi, ufficio tributi del Comune di Orosei.
Le altre cartelle sono riferite ad IVA e ad altre imposte che non ci competono.
Il ricorrente contesta i termini di notifica della comunicazione, ma non quello delle singole cartelle.
Considerato che il ricorso è stato proposto anche contro il comune di Orosei, individuato come resistente, dobbiamo provvedere all'elaborazione di una risposta per quanto di nostra competenza, ovvero la notifica dell'avviso di accertamento? O rilevato che oggetto di contenzioso è il termine di notifica dell'intimazione elaborato da Ader, non siamo tenuti a predisporre una risposta? Grazie
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23 maggio 2025

Buongiorno Dott. Cava,
in data 07.05.2025 il nostro regolamento incentivi, già vigente dall'anno 2022, è stato integrato con l'art.1 comma 1091/bis della L.207/2024 relativamente ai chiarimenti per il calcolo della percentuale comprendendo anche le somme incassate con ravvedimento. Si chiede se, trattandosi di un chiarimento su una norma già in vigore, si possono considerare tra le somme riscosse per accertamenti emessi nell'anno 2024 anche quelle riscosse tramite ravvedimento operoso nel medesimo anno.
Saluti
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23 maggio 2025

Desidero sottoporre alla Vostra attenzione il seguente caso al fine di ricevere conferma in merito al corretto trattamento ai fini IMU.
Una contribuente è proprietaria di un immobile nel quale ha stabilito la propria residenza anagrafica e che fino al 31/12/2024 era censito al Catasto Fabbricati con categoria A/2. In relazione a tale immobile ha sempre beneficiato dell’esenzione IMU in quanto abitazione principale.
A decorrere dal 01/01/2025, l’immobile ha subito una variazione catastale, passando alla categoria A/10 (uffici e studi privati), pur continuando ad essere l’unica abitazione della contribuente, che mantiene lì la propria residenza anagrafica.

Si chiede cortesemente di confermare se, a seguito della variazione catastale in A/10, venga meno il requisito oggettivo per beneficiare dell’esenzione IMU come abitazione principale, nonostante la presenza della residenza anagrafica della proprietaria.
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20 maggio 2025

Buonasera,
il Comune vorrebbe approvare un regolamento per le attività produttive che preveda la verifica della regolarità tributi locali ai sensi art. 15 ter DL 34/2019. Vorremmo prevedere che, al verificarsi di irregolarità gravi (superiori a 500 euro) e definitivamente accertate , l'Uff. competente: nega rilascio nuove licenze autorizzazioni ecc, o sospende le attività iniziate con nuova scia nei tempi utili per il controllo della stessa. Ci chiediamo se il regolamento può legittimare l'ufficio a sospendere e revocare attività già iniziate da anni (provvedimento espresso di licenza, autorizzazione ecc) con un procedimento che preveda un preavviso e dei tempi congrui per regolarizzarsi.
Abbiamo visto vari regolamenti che prevedono tale possibilità ma ora abbiamo il dubbio sulla legittimità in base alla sentenza del Consiglio di Giustizia Amm.va Reg. Sicilia n.338/2025. Grazie
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20 maggio 2025

Buongiorno,
ho emesso due accertamenti esecutivi imu a due fratelli che hanno ereditato il 50% ciascuno di due immobili a seguito del decesso del loro padre. Gli accertamenti sono stati emessi per una differenza di imposta in quanto avevano versato imu solo su uno dei due immobili. Ricevuti gli accertamenti li hanno pagati subito. Ora però chiedono il rimborso degli accertamenti pagati perchè sostengono di non aver pagato l'IMU sull'immobile dove attualmente risiede la mamma coniuge superstite che però non ha nessuna quota di possesso su questo immobile (infatti in catasto non esiste). Mi chiedo, ma non era necessaria una dichiarazione per questa casistica? Come avrei potuto sapere che una persona non proprietaria che occupa un immobile che catastalmente appartiene a due persone sia un coniuge superstite?. Posso negare il rimborso dell'accertamento IMU del 2022 già pagato e far valere questa denuncia come tardiva che avrà valore per gli anni successivi a quello dell'accertamento emesso?
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20 maggio 2025

Buongiorno,
la presente per chiedere informazioni sulla procedura corretta da seguire nel caso di fallimento avvenuto nel 2008 di una società proprietaria di diversi immobili categoria D successivamente venduti nel 2023: dalla data di vendita naturalmente sono passati più di tre mesi, e la curatela non ha ancora versato all'ente l'Imu dovuta per il maxi periodo fallimentare motivando questo inadempimento con il fatto che l'imu è un debito in prededuzione al quale si applica la disciplina dell'art. 111 bis comma 3 L.F. e che l'attivo disponibile non era al momento sufficiente al pagamento di tutte le spese in prededuzione; ad oggi la curatela comunica di aver venduto l'ultimo immobile di cat. D e chiede di essere aiutata a quantificare l'imu per tutti gli immobili e per l'intero periodo fallimentare.
La mia domanda è : Per gli immobili cat D. venduti nel 2023 sono legittimata a emettere avviso di accertamento imu la cui imposta vada tutta al comune (dato che la curatela non ha provveduto a versare l'imu nei tre mesi successivi al decreto di trasferimento )?
La curatela chiede inoltre di effettuare un unico bonifico all'ente per l'intero periodo? Dovrà poi l'ente riversare allo stato la quota di propria spettanza? . Scusi e grazie
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Banca dati quesiti pubblici
Quesiti resi pubblici
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Quando la normativa genera più quesiti su una particolare fattispecie o quando il quesito sollevato è ritenuto di specifico interesse per il tema affrontato, Finanza Locale rende pubblico il quesito e  il relativo parere.
Le domande sono rese pubbliche in forma spersonalizzata senza, quindi, indicare il comune che ha posto il quesito.
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